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Efesini INTRODUZIONE ALLA LETTERA DI PAOLO AI CRISTIANI DI EFESO

INTRODUZIONE ALLA LETTERA DI PAOLO AI CRISTIANI DI EFESO
Caratteristiche principali
La lettera presenta un ampio discorso cristiano che abbraccia le dimensioni del cosmo. Il misterioso progetto di Dio è iniziato prima della creazione del mondo (1,4). Esso coinvolge e raduna tutte le cose del cielo e della terra sotto il potere di Cristo unico capo (1,10.21) e abolisce la distinzione tra Ebrei e non Ebrei per creare un unico popolo (2,13-22). La chiesa è una realtà profondamente unitaria: un corpo dove Cristo è il capo, un edificio dove Cristo è la pietra principale; ed è paragonata a una donna amata e resa santa da Cristo, che l’ha fatta sua sposa. La seconda parte della lettera sviluppa varie esortazioni: i credenti sono invitati a vivere la nuova vita soprattutto nei rapporti familiari e sociali.
Primi lettori
Due fatti non permettono di sostenere con certezza che l’autore si sia rivolto alla comunità cristiana di Efeso: innanzi tutto perché in molti antichi manoscritti l’indirizzo è più generico e più breve di quello tradizionale («ai fratelli… che credono in Cristo Gesù») e non contiene la parola Efeso; inoltre, perché la lettera stessa non fa pensare che mittente e destinatari si siano già incontrati (1,15; 3,2). Forse questa lettera, all’origine, era uno scritto inviato a un intero gruppo di comunità dell'Asia Minore, mentre poi nella tradizione successiva si è conservato solo il nome di Efeso. In ogni caso, si tratta di un ambiente formato prevalentemente da cristiani non Ebrei, la cui fede era ancora poco matura, esposta alle suggestioni di una mentalità filosofico-religiosa tipicamente pagana, curiosa di meditare il misterioso influsso di vari esseri superiori nelle vicende del mondo.
Autore
Sappiamo dal libro degli Atti che Paolo trascorse a Efeso un lungo periodo, due o tre anni (vedi Atti 19,8-10; 20,31) dove raccolse buoni frutti, anche se non mancarono le difficoltà, i pericoli, le persecuzioni (1 Corinzi 15,32; 2 Corinzi 1,8-10).
Malgrado siano certi i rapporti dell'apostolo con questa città, non tutti gli studiosi ritengono che la lettera sia stata scritta proprio da lui: una notevole differenza rispetto alla lingua, allo stile e al pensiero delle altre, combinata con una strana somiglianza con la lettera ai Colossesi, fa pensare che forse l’autore effettivo possa essere stato un discepolo di Paolo. Molti però giudicano insufficienti tali dubbi e continuano a sostenere che la lettera fu spedita dalla prigione di Cesarèa o da quella di Roma, poco prima o poco dopo l’anno 60.
Schema
La lettera ha una struttura abbastanza chiara: la distinzione tra una prima e una seconda parte è particolarmente netta.
Prima parte 1,1–3,21
— Indirizzo, saluto, benedizione e preghiera 1,1-23
— Meditazione sull’unità tra Ebrei e pagani 2,1-22
— Paolo apostolo dei non Ebrei 3,1-21
Seconda parte 4,1–6,24
— Esortazione all’unità e alla vita nuova 4,1-32
— Esortazione a nuovi rapporti familiari 5,1–6,9
— Esortazione al combattimento; conclusione 6,10-24
LETTERA AGLI EFESINI

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