TOBIA 1
1
Sofferenza e preghiera di Tobi e di Sara
# 1,1 In diverse edizioni della Bibbia il libro ha come titolo il nome di Tobia (v. 9), figlio di Tobi (v. 1); la storia di Tobia infatti, occupa la maggior parte del racconto, dal capitolo 5 in poi. In altre edizioni, invece, il titolo del libro è dato dal nome del padre (Tobi). — Nèftali: per la localizzazione della regione, vedi nota a Giosuè 19,32. Titolo del libro
1Questo libro racconta la storia di Tobi. Suo padre era Tobièl, figlio di Ananièl, figlio di Aduèl, figlio di Gabaèl, figlio di Raffaele, figlio di Raguele. Erano discendenti di Asièl e appartenevano alla tribù di Nèftali.
2Al tempo di #1,2 Salmanàssar V fu re dell'Assiria nel 726-722 a.C. Secondo 2 Re 15,29 fu il suo predecessore Tiglat-Pileser a deportare gli abitanti della regione di Nèftali in Assiria.Salmanàssar, re di Assiria, Tobi fu deportato da Tisbe, una città nell’alta Galilea che si trova a sud di Kades di Nèftali, a ovest sopra Azor e a nord di Fogor.
Tobi racconta la sua vita
3 #
Dt 10,12; 19,9; 28,9; Sal 86,11; 119,30.
Tb 4,7-11; 12,8-9.
Gio 1,2+. # 1,3 Io, Tobi: il racconto è messo sulla bocca di Tobi fino a 3,6. Io, Tobi, sono stato un uomo onesto e leale, tutti i giorni della mia vita. Ho fatto molte opere di misericordia a quelli del mio popolo, deportati con me a Ninive.
4 #
Dt 12,5-11; 1 Re 11,13.32.36. # 1,4 I versi 4 e 5 richiamano il racconto riferito in 1 Re 12 e specialmente il termine del capitolo (1 Re 12,26-33). Quando ero giovane e vivevo ancora in patria, nella terra d'Israele, tutta la tribù del mio antenato Nèftali si era distaccata dalla dinastia di Davide e da Gerusalemme. Questa era la città scelta fra tutte le tribù, come l’unico posto dove gli Israeliti devono offrire sacrifici al Signore, e perciò vi era stato costruito e consacrato il tempio, che è la casa di Dio, per tutte le generazioni del futuro.
5I miei fratelli, come tutto il resto della tribù del mio antenato Nèftali, offrivano sacrifici su ogni montagna della Galilea. Essi adoravano la statua del vitello che il re d'Israele Geroboamo aveva fatto costruire a Dan. 6#Dt 16,16.Perciò spesso, in occasione delle feste, andavo da solo a Gerusalemme per il pellegrinaggio, perché io rimasi fedele alla legge che Mosè prescrive per sempre a tutto il popolo d'Israele.
Io mi affrettavo verso Gerusalemme e portavo con me i miei frutti dei campi, i primogeniti del bestiame, la decima parte del mio reddito e la prima lana che avevo tosato alle pecore. 7Al mio arrivo a Gerusalemme, li consegnavo ai sacerdoti, i discendenti di Aronne, per offrirli sull’ altare.
Portavo anche la decima parte di grano, di vino e di olio, delle melagrane, dei fichi e degli altri frutti. Consegnavo tutto ai leviti che prestavano servizio a Gerusalemme.
Per sei anni consecutivi vendevo un’altra decima parte dei miei averi e, ogni anno, spendevo il denaro ricavato a Gerusalemme.
8 # 1,8 La pratica delle tre decime, ricordata ai versi 6 e 8, si ispira alla legislazione di Deuteronomio 14,22-29. Una terza decima parte ancora la distribuivo agli orfani, alle vedove e ai pagani che si erano convertiti e abitavano in mezzo al popolo d'Israele. Portavo ad essi questa offerta ogni tre anni, e in quell’occasione la consumavo mangiando insieme a loro, come ha prescritto Mosè nella legge e come ci aveva raccomandato Dèbora, la madre di mio nonno Ananièl.
Mio padre era morto e io ero rimasto orfano. 9#4,12+.Quando poi diventai adulto, mi sposai con #1,9 Anna: così secondo il testo corto e 10,4; 11,5; il testo lungo omette qui il nome della moglie.Anna, una donna della mia stessa parentela. Da lei ebbi un figlio e lo chiamai Tobia.
10Al tempo della deportazione in Assiria, anch’io fui fatto prigioniero e condotto a Ninive.
I miei fratelli e tutti quelli della mia stirpe si misero a mangiare cibi proibiti dalla legge, come i pagani. 11Io invece mi guardai bene #1,11 dal toccarli: vedi Giuditta 12,1-2; Daniele 1,8; Ester greco C,28.dal toccarli.
12Poiché restavo fedele al Signore con tutto il cuore, 13#Gn 39,4; 41,39-40; Dn 2,48.l’Altissimo mi fece prendere in simpatia dal re Salmanàssar. Egli mi incaricò di fargli tutti gli acquisti di cui aveva bisogno. 14#4,1.20; 5,6; 9,2; 10,2.Durante il suo regno io ero solito andare nella #1,14 regione della Media: è situata a est dell'Assiria, a sud del Mar Caspio.regione della Media, e là fare compere per conto del re. Così, in quella regione, depositai presso Gabaèl, il fratello di Gabri, trecentoquaranta chili d'argento contenuti in tanti sacchetti.
15Alla morte del re Salmanàssar, salì sul trono suo figlio #1,15 Sennàcherib: storicamente a Salmanàssar V (726-722 a.C.) successero Sargon II (721-705 a.C.) e poi Sennàcherib (704-681 a.C.).Sennàcherib. Allora l’Assiria perse il controllo delle strade che portano in Media, e perciò non potei più andarci.
16Ai tempi di Salmanàssar, io avevo fatto del bene ai miei connazionali. 17#4,16; Is 58,7; Ez 18,7; Gb 31,16-20; Mt 25,35-36.Davo il mio pane a chi aveva fame, e i miei mantelli a chi non aveva da vestirsi. #1,17 La mancanza di sepoltura era considerata una maledizione (vedi 2 Re 9,37; Geremia 8,2; 14,16; 22,18-19).Se vedevo il cadavere di qualcuno dei nostri gettato dietro le mura di Ninive, accorrevo a sotterrarlo.
18Un giorno, il re #1,18 Sennàcherib… in Giudea: vedi 2 Re 19,35-36.Sennàcherib fu sconfitto in Giudea, perché il re del cielo lo aveva punito per tutte le bestemmie che aveva detto. Furente d'ira, tornò in patria e fece uccidere molti Israeliti. Io andai a prendere i loro cadaveri e li seppellii. Sennàcherib li fece cercare, ma invano.
19Però una persona di Ninive andò dal re e lo informò che ero stato io a seppellirli.
Io mi ero nascosto, ma quando seppi che mi avevano denunziato al re ed ero ricercato per essere condannato a morte, ebbi paura. Allora fuggii.
20Tutti i miei beni mi furono confiscati e passarono nelle casse del re. Mi erano rimasti soltanto la moglie Anna e il figlio Tobia. 21#2,10; 11,19; 14,10.Dopo una quarantina di giorni, il re fu ucciso da due dei suoi figli, che poi fuggirono sui monti #1,21 Araràt: vedi 2 Re 19,37 e nota.Araràt. Al posto di Sennàcherib salì al trono suo figlio Assarhàddon. Egli affidò la responsabilità di tutte le finanze del regno ad Achikàr, il figlio di mio fratello Anaèl. Tutta l’amministrazione passò sotto il suo controllo.
22Achikàr intercedette per me, e così io potei tornare a Ninive. In realtà Achikàr era già stato gran coppiere, guardasigilli e capo dell'amministrazione delle finanze sotto Sennàcherib, re dell'Assiria, e Assarhàddon lo aveva soltanto riconfermato nelle sue funzioni.
Come ho detto, Achikàr faceva parte della mia parentela, dato che era mio nipote.
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“Parola del Signore - la Bibbia Interconfessionale in lingua corrente”, terza edizione
© 1985, 2008, 2014 Editrice Elledici, and United Bible Societies.
TOBIA 1
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Sofferenza e preghiera di Tobi e di Sara
# 1,1 In diverse edizioni della Bibbia il libro ha come titolo il nome di Tobia (v. 9), figlio di Tobi (v. 1); la storia di Tobia infatti, occupa la maggior parte del racconto, dal capitolo 5 in poi. In altre edizioni, invece, il titolo del libro è dato dal nome del padre (Tobi). — Nèftali: per la localizzazione della regione, vedi nota a Giosuè 19,32. Titolo del libro
1Questo libro racconta la storia di Tobi. Suo padre era Tobièl, figlio di Ananièl, figlio di Aduèl, figlio di Gabaèl, figlio di Raffaele, figlio di Raguele. Erano discendenti di Asièl e appartenevano alla tribù di Nèftali.
2Al tempo di #1,2 Salmanàssar V fu re dell'Assiria nel 726-722 a.C. Secondo 2 Re 15,29 fu il suo predecessore Tiglat-Pileser a deportare gli abitanti della regione di Nèftali in Assiria.Salmanàssar, re di Assiria, Tobi fu deportato da Tisbe, una città nell’alta Galilea che si trova a sud di Kades di Nèftali, a ovest sopra Azor e a nord di Fogor.
Tobi racconta la sua vita
3 #
Dt 10,12; 19,9; 28,9; Sal 86,11; 119,30.
Tb 4,7-11; 12,8-9.
Gio 1,2+. # 1,3 Io, Tobi: il racconto è messo sulla bocca di Tobi fino a 3,6. Io, Tobi, sono stato un uomo onesto e leale, tutti i giorni della mia vita. Ho fatto molte opere di misericordia a quelli del mio popolo, deportati con me a Ninive.
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Dt 12,5-11; 1 Re 11,13.32.36. # 1,4 I versi 4 e 5 richiamano il racconto riferito in 1 Re 12 e specialmente il termine del capitolo (1 Re 12,26-33). Quando ero giovane e vivevo ancora in patria, nella terra d'Israele, tutta la tribù del mio antenato Nèftali si era distaccata dalla dinastia di Davide e da Gerusalemme. Questa era la città scelta fra tutte le tribù, come l’unico posto dove gli Israeliti devono offrire sacrifici al Signore, e perciò vi era stato costruito e consacrato il tempio, che è la casa di Dio, per tutte le generazioni del futuro.
5I miei fratelli, come tutto il resto della tribù del mio antenato Nèftali, offrivano sacrifici su ogni montagna della Galilea. Essi adoravano la statua del vitello che il re d'Israele Geroboamo aveva fatto costruire a Dan. 6#Dt 16,16.Perciò spesso, in occasione delle feste, andavo da solo a Gerusalemme per il pellegrinaggio, perché io rimasi fedele alla legge che Mosè prescrive per sempre a tutto il popolo d'Israele.
Io mi affrettavo verso Gerusalemme e portavo con me i miei frutti dei campi, i primogeniti del bestiame, la decima parte del mio reddito e la prima lana che avevo tosato alle pecore. 7Al mio arrivo a Gerusalemme, li consegnavo ai sacerdoti, i discendenti di Aronne, per offrirli sull’ altare.
Portavo anche la decima parte di grano, di vino e di olio, delle melagrane, dei fichi e degli altri frutti. Consegnavo tutto ai leviti che prestavano servizio a Gerusalemme.
Per sei anni consecutivi vendevo un’altra decima parte dei miei averi e, ogni anno, spendevo il denaro ricavato a Gerusalemme.
8 # 1,8 La pratica delle tre decime, ricordata ai versi 6 e 8, si ispira alla legislazione di Deuteronomio 14,22-29. Una terza decima parte ancora la distribuivo agli orfani, alle vedove e ai pagani che si erano convertiti e abitavano in mezzo al popolo d'Israele. Portavo ad essi questa offerta ogni tre anni, e in quell’occasione la consumavo mangiando insieme a loro, come ha prescritto Mosè nella legge e come ci aveva raccomandato Dèbora, la madre di mio nonno Ananièl.
Mio padre era morto e io ero rimasto orfano. 9#4,12+.Quando poi diventai adulto, mi sposai con #1,9 Anna: così secondo il testo corto e 10,4; 11,5; il testo lungo omette qui il nome della moglie.Anna, una donna della mia stessa parentela. Da lei ebbi un figlio e lo chiamai Tobia.
10Al tempo della deportazione in Assiria, anch’io fui fatto prigioniero e condotto a Ninive.
I miei fratelli e tutti quelli della mia stirpe si misero a mangiare cibi proibiti dalla legge, come i pagani. 11Io invece mi guardai bene #1,11 dal toccarli: vedi Giuditta 12,1-2; Daniele 1,8; Ester greco C,28.dal toccarli.
12Poiché restavo fedele al Signore con tutto il cuore, 13#Gn 39,4; 41,39-40; Dn 2,48.l’Altissimo mi fece prendere in simpatia dal re Salmanàssar. Egli mi incaricò di fargli tutti gli acquisti di cui aveva bisogno. 14#4,1.20; 5,6; 9,2; 10,2.Durante il suo regno io ero solito andare nella #1,14 regione della Media: è situata a est dell'Assiria, a sud del Mar Caspio.regione della Media, e là fare compere per conto del re. Così, in quella regione, depositai presso Gabaèl, il fratello di Gabri, trecentoquaranta chili d'argento contenuti in tanti sacchetti.
15Alla morte del re Salmanàssar, salì sul trono suo figlio #1,15 Sennàcherib: storicamente a Salmanàssar V (726-722 a.C.) successero Sargon II (721-705 a.C.) e poi Sennàcherib (704-681 a.C.).Sennàcherib. Allora l’Assiria perse il controllo delle strade che portano in Media, e perciò non potei più andarci.
16Ai tempi di Salmanàssar, io avevo fatto del bene ai miei connazionali. 17#4,16; Is 58,7; Ez 18,7; Gb 31,16-20; Mt 25,35-36.Davo il mio pane a chi aveva fame, e i miei mantelli a chi non aveva da vestirsi. #1,17 La mancanza di sepoltura era considerata una maledizione (vedi 2 Re 9,37; Geremia 8,2; 14,16; 22,18-19).Se vedevo il cadavere di qualcuno dei nostri gettato dietro le mura di Ninive, accorrevo a sotterrarlo.
18Un giorno, il re #1,18 Sennàcherib… in Giudea: vedi 2 Re 19,35-36.Sennàcherib fu sconfitto in Giudea, perché il re del cielo lo aveva punito per tutte le bestemmie che aveva detto. Furente d'ira, tornò in patria e fece uccidere molti Israeliti. Io andai a prendere i loro cadaveri e li seppellii. Sennàcherib li fece cercare, ma invano.
19Però una persona di Ninive andò dal re e lo informò che ero stato io a seppellirli.
Io mi ero nascosto, ma quando seppi che mi avevano denunziato al re ed ero ricercato per essere condannato a morte, ebbi paura. Allora fuggii.
20Tutti i miei beni mi furono confiscati e passarono nelle casse del re. Mi erano rimasti soltanto la moglie Anna e il figlio Tobia. 21#2,10; 11,19; 14,10.Dopo una quarantina di giorni, il re fu ucciso da due dei suoi figli, che poi fuggirono sui monti #1,21 Araràt: vedi 2 Re 19,37 e nota.Araràt. Al posto di Sennàcherib salì al trono suo figlio Assarhàddon. Egli affidò la responsabilità di tutte le finanze del regno ad Achikàr, il figlio di mio fratello Anaèl. Tutta l’amministrazione passò sotto il suo controllo.
22Achikàr intercedette per me, e così io potei tornare a Ninive. In realtà Achikàr era già stato gran coppiere, guardasigilli e capo dell'amministrazione delle finanze sotto Sennàcherib, re dell'Assiria, e Assarhàddon lo aveva soltanto riconfermato nelle sue funzioni.
Come ho detto, Achikàr faceva parte della mia parentela, dato che era mio nipote.
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“Parola del Signore - la Bibbia Interconfessionale in lingua corrente”, terza edizione
© 1985, 2008, 2014 Editrice Elledici, and United Bible Societies.