Atti degli Apostoli 22
22
Discorso di Paolo ai Giudei
At 9:1-30; 26:9-21; 1 Ti 1:12-17
1«Fratelli e padri, ascoltate ciò che ora vi dico a mia difesa».
2Quand'ebbero udito che egli parlava loro in lingua ebraica, fecero ancor piú silenzio. Poi disse:
3«Io sono un giudeo, nato a *Tarso di Cilicia, ma allevato in questa città, educato ai piedi di Gamaliele nella rigida osservanza della legge dei padri; sono stato zelante per la causa di Dio, come voi tutti siete oggi; 4perseguitai a morte questa Via#Vd. nota 9:2., legando e mettendo in prigione uomini e donne, 5come me ne sono testimoni il sommo sacerdote e tutto il collegio degli *anziani; avute da loro delle lettere per i fratelli, mi recavo a *Damasco per condurre legati a *Gerusalemme anche quelli che erano là, perché fossero puniti.
6Mentre ero per strada e mi avvicinavo a Damasco, verso mezzogiorno, improvvisamente dal cielo mi sfolgorò intorno una gran luce. 7Caddi a terra e udii una voce che mi disse: “*Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?” 8Io risposi: “Chi sei, Signore?” Ed egli mi disse: “Io sono Gesú il Nazareno, che tu perseguiti”. 9Coloro che erano con me videro sí la luce, ma non intesero la voce di colui che mi parlava. 10Allora dissi: “Signore, che devo fare?” E il Signore mi disse: “Àlzati, va' a Damasco, e là ti saranno dette tutte le cose che ti è ordinato di fare”. 11E siccome non ci vedevo piú a causa del fulgore di quella luce, fui condotto per mano da quelli che erano con me; e, cosí, giunsi a Damasco.
12 Un certo Anania, uomo pio secondo la legge, al quale tutti i Giudei che abitavano là rendevano buona testimonianza, 13venne da me, e, accostatosi, mi disse: “Fratello Saulo, ricupera la vista”. E in quell'istante riebbi la vista e lo guardai. 14Egli soggiunse: “Il Dio dei nostri padri ti ha destinato a conoscere la sua volontà, a vedere il Giusto e ad ascoltare una parola dalla sua bocca. 15Perché tu gli sarai testimone davanti a tutti gli uomini delle cose che hai viste e udite. 16E ora, perché indugi? Àlzati, sii battezzato e lavato dei tuoi peccati, invocando il suo nome”.
17 Dopo il mio ritorno a Gerusalemme, mentre pregavo nel *tempio fui rapito in estasi, 18e vidi Gesú#Vidi Gesú, lett. lo vidi. che mi diceva: “Affrèttati, esci presto da Gerusalemme, perché essi non riceveranno la tua testimonianza su di me”. 19E io dissi: “Signore, essi sanno che io incarceravo e flagellavo nelle *sinagoghe quelli che credevano in te; 20quando si versava il sangue di *Stefano, tuo testimone, anch'io ero presente e approvavo, e custodivo i vestiti di coloro che lo uccidevano”. 21Ma egli mi disse: “Va' perché io ti manderò lontano, tra i popoli”».
At 16:22, 23, 35-39; 25:16
22 Lo ascoltarono fino a questa parola; poi alzarono la voce, dicendo: «Togli via dal mondo un uomo simile; perché non è degno di vivere». 23Com'essi gridavano e gettavano via i loro vestiti e lanciavano polvere in aria, 24il *tribuno comandò che *Paolo fosse condotto nella fortezza e che venisse interrogato mediante tortura, allo scopo di sapere per quale motivo gridassero cosí contro di lui. 25Quando lo ebbero disteso e legato con le cinghie, Paolo disse al *centurione che era presente: «Vi è lecito flagellare un cittadino romano, che non è stato ancora condannato?» 26Il centurione, udito questo, andò a riferirlo al tribuno, dicendo: «Che stai per fare? Quest'uomo è romano!» 27Il tribuno andò da Paolo, e gli chiese: «Dimmi, sei romano?» Ed egli rispose: «Sí». 28Il tribuno replicò: «Io ho acquistato questa cittadinanza per una grande somma di denaro». E Paolo disse: «Io, invece, l'ho di nascita». 29Allora quelli che stavano per sottoporlo a interrogatorio, si ritirarono subito da lui; e anche il tribuno, sapendo che egli era romano, ebbe paura perché l'aveva fatto legare.
Paolo davanti al sinedrio
At 23:28 (Mt 23:27, 28; 10:16) (Sl 37:32, 33; Gs 1:9)
30 Il giorno seguente, volendo sapere con certezza di che cosa egli fosse accusato dai Giudei, gli tolse le catene e ordinò ai capi dei *sacerdoti e a tutto il *sinedrio di radunarsi; e, condotto giú Paolo, lo fece comparire davanti a loro.
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Atti degli Apostoli 22: NR94
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1994 Società Biblica di Ginevra
Atti degli Apostoli 22
22
Discorso di Paolo ai Giudei
At 9:1-30; 26:9-21; 1 Ti 1:12-17
1«Fratelli e padri, ascoltate ciò che ora vi dico a mia difesa».
2Quand'ebbero udito che egli parlava loro in lingua ebraica, fecero ancor piú silenzio. Poi disse:
3«Io sono un giudeo, nato a *Tarso di Cilicia, ma allevato in questa città, educato ai piedi di Gamaliele nella rigida osservanza della legge dei padri; sono stato zelante per la causa di Dio, come voi tutti siete oggi; 4perseguitai a morte questa Via#Vd. nota 9:2., legando e mettendo in prigione uomini e donne, 5come me ne sono testimoni il sommo sacerdote e tutto il collegio degli *anziani; avute da loro delle lettere per i fratelli, mi recavo a *Damasco per condurre legati a *Gerusalemme anche quelli che erano là, perché fossero puniti.
6Mentre ero per strada e mi avvicinavo a Damasco, verso mezzogiorno, improvvisamente dal cielo mi sfolgorò intorno una gran luce. 7Caddi a terra e udii una voce che mi disse: “*Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?” 8Io risposi: “Chi sei, Signore?” Ed egli mi disse: “Io sono Gesú il Nazareno, che tu perseguiti”. 9Coloro che erano con me videro sí la luce, ma non intesero la voce di colui che mi parlava. 10Allora dissi: “Signore, che devo fare?” E il Signore mi disse: “Àlzati, va' a Damasco, e là ti saranno dette tutte le cose che ti è ordinato di fare”. 11E siccome non ci vedevo piú a causa del fulgore di quella luce, fui condotto per mano da quelli che erano con me; e, cosí, giunsi a Damasco.
12 Un certo Anania, uomo pio secondo la legge, al quale tutti i Giudei che abitavano là rendevano buona testimonianza, 13venne da me, e, accostatosi, mi disse: “Fratello Saulo, ricupera la vista”. E in quell'istante riebbi la vista e lo guardai. 14Egli soggiunse: “Il Dio dei nostri padri ti ha destinato a conoscere la sua volontà, a vedere il Giusto e ad ascoltare una parola dalla sua bocca. 15Perché tu gli sarai testimone davanti a tutti gli uomini delle cose che hai viste e udite. 16E ora, perché indugi? Àlzati, sii battezzato e lavato dei tuoi peccati, invocando il suo nome”.
17 Dopo il mio ritorno a Gerusalemme, mentre pregavo nel *tempio fui rapito in estasi, 18e vidi Gesú#Vidi Gesú, lett. lo vidi. che mi diceva: “Affrèttati, esci presto da Gerusalemme, perché essi non riceveranno la tua testimonianza su di me”. 19E io dissi: “Signore, essi sanno che io incarceravo e flagellavo nelle *sinagoghe quelli che credevano in te; 20quando si versava il sangue di *Stefano, tuo testimone, anch'io ero presente e approvavo, e custodivo i vestiti di coloro che lo uccidevano”. 21Ma egli mi disse: “Va' perché io ti manderò lontano, tra i popoli”».
At 16:22, 23, 35-39; 25:16
22 Lo ascoltarono fino a questa parola; poi alzarono la voce, dicendo: «Togli via dal mondo un uomo simile; perché non è degno di vivere». 23Com'essi gridavano e gettavano via i loro vestiti e lanciavano polvere in aria, 24il *tribuno comandò che *Paolo fosse condotto nella fortezza e che venisse interrogato mediante tortura, allo scopo di sapere per quale motivo gridassero cosí contro di lui. 25Quando lo ebbero disteso e legato con le cinghie, Paolo disse al *centurione che era presente: «Vi è lecito flagellare un cittadino romano, che non è stato ancora condannato?» 26Il centurione, udito questo, andò a riferirlo al tribuno, dicendo: «Che stai per fare? Quest'uomo è romano!» 27Il tribuno andò da Paolo, e gli chiese: «Dimmi, sei romano?» Ed egli rispose: «Sí». 28Il tribuno replicò: «Io ho acquistato questa cittadinanza per una grande somma di denaro». E Paolo disse: «Io, invece, l'ho di nascita». 29Allora quelli che stavano per sottoporlo a interrogatorio, si ritirarono subito da lui; e anche il tribuno, sapendo che egli era romano, ebbe paura perché l'aveva fatto legare.
Paolo davanti al sinedrio
At 23:28 (Mt 23:27, 28; 10:16) (Sl 37:32, 33; Gs 1:9)
30 Il giorno seguente, volendo sapere con certezza di che cosa egli fosse accusato dai Giudei, gli tolse le catene e ordinò ai capi dei *sacerdoti e a tutto il *sinedrio di radunarsi; e, condotto giú Paolo, lo fece comparire davanti a loro.
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1994 Società Biblica di Ginevra