Salmi 144
144
Preghiera per la liberazione del popolo
Sl 18; 65:4, ecc.; 33:12
1Salmo di *Davide.Benedetto sia il Signore, la mia ròcca, che addestra le mie mani al combattimento e le mie dita alla battaglia;
2egli è il mio benefattore e la mia fortezza, il mio alto riparo e il mio liberatore, il mio scudo, colui nel quale mi rifugio, che mi rende soggetto il mio popolo.
3Signore, che cos'è l'uomo, perché te ne prenda cura? O il figlio dell'uomo perché tu ne tenga conto?
4L'uomo è simile a un soffio, i suoi giorni son come l'ombra che passa.
5Signore, abbassa i tuoi cieli e scendi; tocca i monti e fa' che fumino.
6Fa' guizzare il lampo e disperdi i miei nemici. Lancia le tue frecce e mettili in fuga.
7Tendi le tue mani dall'alto, salvami e liberami dalle grandi acque, dalla mano degli stranieri,
8la cui bocca dice menzogne e la cui destra giura il falso.
9O Dio, ti canterò un nuovo cantico; sul saltèrio a dieci corde salmeggerò a te,
10 che dai la vittoria ai re, che liberi il tuo servo Davide dalla spada micidiale.
11 Salvami e liberami dalla mano degli stranieri, la cui bocca dice menzogne e la cui destra giura il falso.
12 I nostri figli, nella loro gioventú, siano come piante novelle che crescono, e le nostre figlie come colonne scolpite per adornare un palazzo.
13 I nostri granai siano pieni e forniscano ogni specie di beni. Le nostre greggi moltiplichino a migliaia e a decine di migliaia nelle nostre campagne.
14 Le nostre giovenche siano feconde; e non vi sia breccia, né fuga, né grido nelle nostre piazze.
15 Beato il popolo che è in tale stato, beato il popolo il cui Dio è il Signore.
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Salmi 144: NR94
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1994 Società Biblica di Ginevra
Salmi 144
144
Preghiera per la liberazione del popolo
Sl 18; 65:4, ecc.; 33:12
1Salmo di *Davide.Benedetto sia il Signore, la mia ròcca, che addestra le mie mani al combattimento e le mie dita alla battaglia;
2egli è il mio benefattore e la mia fortezza, il mio alto riparo e il mio liberatore, il mio scudo, colui nel quale mi rifugio, che mi rende soggetto il mio popolo.
3Signore, che cos'è l'uomo, perché te ne prenda cura? O il figlio dell'uomo perché tu ne tenga conto?
4L'uomo è simile a un soffio, i suoi giorni son come l'ombra che passa.
5Signore, abbassa i tuoi cieli e scendi; tocca i monti e fa' che fumino.
6Fa' guizzare il lampo e disperdi i miei nemici. Lancia le tue frecce e mettili in fuga.
7Tendi le tue mani dall'alto, salvami e liberami dalle grandi acque, dalla mano degli stranieri,
8la cui bocca dice menzogne e la cui destra giura il falso.
9O Dio, ti canterò un nuovo cantico; sul saltèrio a dieci corde salmeggerò a te,
10 che dai la vittoria ai re, che liberi il tuo servo Davide dalla spada micidiale.
11 Salvami e liberami dalla mano degli stranieri, la cui bocca dice menzogne e la cui destra giura il falso.
12 I nostri figli, nella loro gioventú, siano come piante novelle che crescono, e le nostre figlie come colonne scolpite per adornare un palazzo.
13 I nostri granai siano pieni e forniscano ogni specie di beni. Le nostre greggi moltiplichino a migliaia e a decine di migliaia nelle nostre campagne.
14 Le nostre giovenche siano feconde; e non vi sia breccia, né fuga, né grido nelle nostre piazze.
15 Beato il popolo che è in tale stato, beato il popolo il cui Dio è il Signore.
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1994 Società Biblica di Ginevra