2 Pietro INTRODUZIONE ALLA SECONDA LETTERA DI PIETRO
INTRODUZIONE ALLA SECONDA LETTERA DI PIETRO
Caratteristiche principali
L’autore ricorda che attraverso Gesù Cristo è stata donata agli uomini la possibilità di una condotta saggia e coerente con la fede in Dio (1,3-11); dichiara che la Bibbia non deve essere compresa in maniera arbitraria, ma seguendo la testimonianza degli apostoli (1,12-21 e 3,2). Indica poi alcuni esempi di falsi maestri del passato e descrive molto severamente un simile atteggiamento tra i cristiani (2,1-22). Insegna infine che l’apparente ritardo del ritorno del Signore non li deve preoccupare perché è espressione della sua pazienza: un giorno, egli verrà, all’improvviso; allora…
Primi lettori
I destinatari della lettera sono indicati in modo generico: «Voi che… avete ricevuto una fede preziosa come la nostra». Dall’esame del testo, sembra che fossero cristiani di origine ebraica dispersi in un ambiente non poco influenzato dalla cultura greco-ellenistica. In mezzo a loro agivano cattivi maestri che cercavano di allontanare i credenti dalla fede genuina e proponevano interpretazioni molto personali dell'Antico Testamento (2,17-19). Altra caratteristica della loro situazione era una certa perplessità relativa al ritorno del Signore: avevano sperato di vederlo presto, e ora le loro attese erano derise (3,3-4).
Autore
Sin dall’inizio l’autore si presenta come «Simon Pietro»; tuttavia l’andamento dello scritto fa pensare a un «discorso d'addio» più che a una vera lettera. Inoltre, per vari motivi di stile, è quasi impossibile che una stessa persona abbia scritto le due lettere «di Pietro». Infine, argomenti relativi al contenuto suggeriscono una data abbastanza tardiva, nella prima parte del secondo secolo. Perciò è probabile che l’effettivo autore sia stato un cristiano che raccolse la tradizione degli insegnamenti di Pietro e li espose nella forma di un discorso. Dicendo di essere Pietro egli voleva soltanto esprimere il fatto che l’autorità delle cose qui contenute risaliva al primo degli apostoli.
Schema
— Saluto 1,1-2
— La scelta di Dio e la risposta dell'uomo 1,3-11
— La parola dell'apostolo e la parola dei profeti 1,12-21
— Falsi maestri del passato e del presente 2,1-22
— Il giorno del Signore 3,1-10
— Esortazioni 3,11-18
SECONDA LETTERA DI PIETRO
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“Parola del Signore - la Bibbia Interconfessionale in lingua corrente”, terza edizione
© 1985, 2008, 2014 Editrice Elledici, and United Bible Societies.
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Caratteristiche principali
L’autore ricorda che attraverso Gesù Cristo è stata donata agli uomini la possibilità di una condotta saggia e coerente con la fede in Dio (1,3-11); dichiara che la Bibbia non deve essere compresa in maniera arbitraria, ma seguendo la testimonianza degli apostoli (1,12-21 e 3,2). Indica poi alcuni esempi di falsi maestri del passato e descrive molto severamente un simile atteggiamento tra i cristiani (2,1-22). Insegna infine che l’apparente ritardo del ritorno del Signore non li deve preoccupare perché è espressione della sua pazienza: un giorno, egli verrà, all’improvviso; allora…
Primi lettori
I destinatari della lettera sono indicati in modo generico: «Voi che… avete ricevuto una fede preziosa come la nostra». Dall’esame del testo, sembra che fossero cristiani di origine ebraica dispersi in un ambiente non poco influenzato dalla cultura greco-ellenistica. In mezzo a loro agivano cattivi maestri che cercavano di allontanare i credenti dalla fede genuina e proponevano interpretazioni molto personali dell'Antico Testamento (2,17-19). Altra caratteristica della loro situazione era una certa perplessità relativa al ritorno del Signore: avevano sperato di vederlo presto, e ora le loro attese erano derise (3,3-4).
Autore
Sin dall’inizio l’autore si presenta come «Simon Pietro»; tuttavia l’andamento dello scritto fa pensare a un «discorso d'addio» più che a una vera lettera. Inoltre, per vari motivi di stile, è quasi impossibile che una stessa persona abbia scritto le due lettere «di Pietro». Infine, argomenti relativi al contenuto suggeriscono una data abbastanza tardiva, nella prima parte del secondo secolo. Perciò è probabile che l’effettivo autore sia stato un cristiano che raccolse la tradizione degli insegnamenti di Pietro e li espose nella forma di un discorso. Dicendo di essere Pietro egli voleva soltanto esprimere il fatto che l’autorità delle cose qui contenute risaliva al primo degli apostoli.
Schema
— Saluto 1,1-2
— La scelta di Dio e la risposta dell'uomo 1,3-11
— La parola dell'apostolo e la parola dei profeti 1,12-21
— Falsi maestri del passato e del presente 2,1-22
— Il giorno del Signore 3,1-10
— Esortazioni 3,11-18
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