2 Tessalonicesi INTRODUZIONE ALLA SECONDA LETTERA DI PAOLO AI CRISTIANI DI TESSALONICA
INTRODUZIONE ALLA SECONDA LETTERA DI PAOLO AI CRISTIANI DI TESSALONICA
Caratteristiche principali
Nella lettera si insegna chiaramente a non considerare molto vicino il giorno del Signore: prima dovrà avvenire la ribellione finale; ma prima ancora si manifesterà l’uomo malvagio che tenterà di opporsi a Dio e a Cristo. La misteriosa potenza del male è già in atto, ma per ora è come frenata e impedita. Intanto i credenti devono continuare a progredire nella fede e nell’amore con forza e con fiducia nel Signore che li ha scelti e certamente li protegge, perché egli è fedele.
Primi lettori
I cristiani di Tessalonica si erano lasciati prendere da una specie di fanatismo religioso: trascuravano i loro impegni di lavoro e vivevano disordinatamente, perché erano convinti che il ritorno del Signore doveva essere ormai prossimo; essi fondavano le loro certezze su pretese rivelazioni o su scritti attribuiti a Paolo (2,1-2; 3,6; 3,11).
Autore
Questa lettera sembra scritta da Paolo poco dopo la prima, forse in seguito a ulteriori notizie circa la situazione e l’atteggiamento dei Tessalonicesi. Alcuni studiosi moderni, invece, hanno interpretato diversamente il rapporto tra le due. Notano infatti frasi molto simili o uguali, ma anche un insegnamento abbastanza diverso circa il giorno del Signore. Ciò potrebbe far pensare a un discepolo di Paolo, il quale per correggere convinzioni errate di alcuni che pretendevano di richiamarsi al pensiero dell'apostolo, lo avrebbe precisato scrivendo una nuova lettera. Di conseguenza, questa lettera sarebbe «di Paolo» soltanto molto indirettamente e rispecchierebbe una situazione di qualche anno più tardi.
Se preferiamo l’opinione tradizionale, dobbiamo ammettere che l’atmosfera della comunità di Tessalonica mutò in breve tempo.
Schema
Le frasi centrali, che stanno a indicare i misteriosi avvenimenti che precederanno il momento finale, costituiscono la sezione più ampia di questa breve lettera.
— Indirizzo, saluto, ringraziamento 1,1-4
— Il giorno del giudizio 1,5-12
— Insegnamento sulla manifestazione del Signore 2,1-12
— Esortazioni alla preghiera e al lavoro 2,13–3,15
— Benedizione e saluti 3,16-18
SECONDA LETTERA AI TESSALONICESI
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“Parola del Signore - la Bibbia Interconfessionale in lingua corrente”, terza edizione
© 1985, 2008, 2014 Editrice Elledici, and United Bible Societies.
2 Tessalonicesi INTRODUZIONE ALLA SECONDA LETTERA DI PAOLO AI CRISTIANI DI TESSALONICA
INTRODUZIONE ALLA SECONDA LETTERA DI PAOLO AI CRISTIANI DI TESSALONICA
Caratteristiche principali
Nella lettera si insegna chiaramente a non considerare molto vicino il giorno del Signore: prima dovrà avvenire la ribellione finale; ma prima ancora si manifesterà l’uomo malvagio che tenterà di opporsi a Dio e a Cristo. La misteriosa potenza del male è già in atto, ma per ora è come frenata e impedita. Intanto i credenti devono continuare a progredire nella fede e nell’amore con forza e con fiducia nel Signore che li ha scelti e certamente li protegge, perché egli è fedele.
Primi lettori
I cristiani di Tessalonica si erano lasciati prendere da una specie di fanatismo religioso: trascuravano i loro impegni di lavoro e vivevano disordinatamente, perché erano convinti che il ritorno del Signore doveva essere ormai prossimo; essi fondavano le loro certezze su pretese rivelazioni o su scritti attribuiti a Paolo (2,1-2; 3,6; 3,11).
Autore
Questa lettera sembra scritta da Paolo poco dopo la prima, forse in seguito a ulteriori notizie circa la situazione e l’atteggiamento dei Tessalonicesi. Alcuni studiosi moderni, invece, hanno interpretato diversamente il rapporto tra le due. Notano infatti frasi molto simili o uguali, ma anche un insegnamento abbastanza diverso circa il giorno del Signore. Ciò potrebbe far pensare a un discepolo di Paolo, il quale per correggere convinzioni errate di alcuni che pretendevano di richiamarsi al pensiero dell'apostolo, lo avrebbe precisato scrivendo una nuova lettera. Di conseguenza, questa lettera sarebbe «di Paolo» soltanto molto indirettamente e rispecchierebbe una situazione di qualche anno più tardi.
Se preferiamo l’opinione tradizionale, dobbiamo ammettere che l’atmosfera della comunità di Tessalonica mutò in breve tempo.
Schema
Le frasi centrali, che stanno a indicare i misteriosi avvenimenti che precederanno il momento finale, costituiscono la sezione più ampia di questa breve lettera.
— Indirizzo, saluto, ringraziamento 1,1-4
— Il giorno del giudizio 1,5-12
— Insegnamento sulla manifestazione del Signore 2,1-12
— Esortazioni alla preghiera e al lavoro 2,13–3,15
— Benedizione e saluti 3,16-18
SECONDA LETTERA AI TESSALONICESI
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