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Ezechiele 38:8-23

Ezechiele 38:8-23 ICL00D

Tra molti anni riceverai l’ordine di invadere il territorio d'Israele. I suoi abitanti, sopravvissuti alla guerra, dopo aver lasciato i paesi stranieri dove si trovavano, si raduneranno sulle montagne d'Israele abbandonate da tanto tempo. Là vivranno in tutta sicurezza, lontani dalle altre nazioni. Ma tu, il tuo esercito e i tuoi numerosi alleati, li attaccherete con la furia di una tempesta, e invaderete il paese come una nube che copre la terra. «Ora io, Dio, il Signore, dichiaro che in quel momento ti verranno in mente tante idee ed elaborerai un progetto malvagio. Deciderai d'invadere un territorio indifeso. I suoi abitanti, gente pacifica, vivono tranquilli in città dove non ci sono né mura, né porte sbarrate. Farai razzie e saccheggi tra gente che abita città una volta in rovina. Questo popolo, dopo aver lasciato nazioni straniere, si è di nuovo riunito, ha acquistato bestiame e altri beni. Vivono al centro del mondo. I commercianti di Tarsis, gli abitanti di Saba e di Dedan e delle località vicine ti chiederanno: “Hai riunito il tuo esercito per saccheggiare e fare razzie? Sei venuto per prenderti tutto questo bottino: argento, oro, bestiame e beni?”. «Perciò, Ezechiele, ti ordino di riferire a Gog quel che io, Dio, il Signore, dichiaro: Quando Israele vivrà in pace, tu ti metterai in marcia. Partirai dal tuo paese all’estremo nord, alla testa delle tue truppe composte da soldati di diversi popoli. Voi sarete tutti a cavallo e formerete un grande esercito. Attaccherai Israele, il mio popolo, invaderai la sua terra come una nube copre la terra. Quando arriverà quel lontano momento, ti farò venire contro la mia terra per far sapere alle nazioni che io sono Dio, il Santo. Lo dimostrerò attraverso di te, Gog. «Io, Dio, il Signore, dichiaro che sei tu quello di cui parlavo tanto tempo fa, quando ordinai ai miei servi, i profeti d'Israele, di annunziare per anni che avrei mandato qualcuno ad attaccare Israele». «In quel giorno, quando Gog invaderà Israele, la mia collera si scatenerà. Lo dico io, Dio, il Signore. Per la violenza e l’ardore del mio furore giuro che in quel giorno un terribile terremoto scuoterà la terra d'Israele. I pesci nel mare, gli uccelli nel cielo, gli animali selvatici, i serpenti che strisciano per terra e gli uomini che vivono sulla terra, tremeranno tutti di paura davanti a me. Le montagne e le pareti rocciose sprofonderanno, le mura crolleranno. Io manderò la guerra contro Gog sulle mie montagne; lo affermo io, Dio, il Signore. I suoi soldati si uccideranno fra di loro. Lo punirò con la peste e con massacri. Riverserò su di lui, sul suo esercito, sui suoi numerosi alleati torrenti di pioggia, di grandine, con fulmini e zolfo. Mostrerò a tutte le nazioni che io sono il Dio grande e santo. Allora riconosceranno che io sono il Signore».