Logo YouVersion
Icona Cerca

Geremia 12:9-17

Geremia 12:9-17 ICL00D

Ora il popolo che mi ero scelto è diventato una preda bella e desiderata: da ogni parte gli uccelli rapaci si precipitano su di lui. Venite, animali selvatici, venite anche voi a divorare la preda. Molti pastori stranieri hanno distrutto la mia vigna hanno calpestato i miei campi, hanno trasformato la mia terra prediletta in un deserto desolato. Sotto i miei occhi l’hanno ridotta in una condizione pietosa. Tutto è distrutto, è diventato un deserto e nessuno se ne prende cura. Da tutti i luoghi desolati del deserto spuntano predoni per saccheggiare: sono come una spada nelle mie mani. Essi distruggono ogni cosa da un capo all’altro del territorio. Non c’è scampo per nessuno. Il mio popolo ha seminato frumento e ha raccolto spine; ha lavorato duramente senza poi ricavare nulla; gli sono mancati i raccolti perché io ero adirato con lui». Così dice il signore: «Ho un messaggio per tutti i popoli malvagi vicini d'Israele. Essi hanno messo le mani sulla terra che avevo dato al mio popolo. Io li sradicherò dalla loro terra e libererò la gente di Giuda dalle loro mani. Ma poi avrò compassione di quei popoli: farò tornare ogni nazione alla sua terra e al suo paese di origine. Hanno insegnato a Israele a giurare per Baal. Ma se impareranno a comportarsi davvero secondo le leggi del mio popolo e a dire nei loro giuramenti: “Come è vero che il Signore vive…” potranno far parte del mio popolo e avere prosperità. Ma se qualche nazione non ubbidirà, la sradicherò definitivamente e la distruggerò». Così dice il Signore.