Levitico INTRODUZIONE
INTRODUZIONE
AL LIBRO DEL LEVITICO
Levitico (= relativo ai Leviti) è il titolo che fu dato al libro quando fu tradotto in greco. Esso va inteso però in senso generico: per leviti si intendono qui in pratica i sacerdoti. Il libro infatti parla molto poco dei Leviti, mentre contiene una serie di norme che riguardano i sacrifici, i sacerdoti e più in generale il culto e la vita religiosa d'Israele.
Il primo versetto del Levitico mostra Dio che dalla tenda dell'incontro chiama Mosè per parlargli. Lungo tutto il libro Dio comunica a Mosè un gran numero di leggi e di norme destinate agli Israeliti, con la promessa che «chiunque le mette in pratica vivrà» (18,5).
Dio spiega — agli Israeliti — come eliminare quello che ostacola la comunione con lui; come agire perché la tenda sia davvero un luogo di incontro tra Dio e il popolo:
— quelli che offrono sacrifici devono farlo secondo le regole date da Dio (capitoli 1-7);
— i sacerdoti devono essere rispettati e devono comportarsi con dignità (capitoli 8-10);
— ciascun membro del popolo deve evitare, nella misura del possibile, le impurità fisiche (capitoli 11-16) e le infedeltà morali e liturgiche (capitoli 17-27).
Il Dio santo, il Dio dell'amore, il Dio della vita vuol far partecipare tutto il popolo alla sua santità (19,2) perché diventi, a sua volta, portatore di vita e di amore.
È con questo spirito che egli dona agli Israeliti il comandamento di cui Gesù ricorderà il valore fondamentale: «Ciascuno di voi deve amare il suo prossimo come se stesso» (19,18; vedi Matteo 22,39).
Autore e ambiente storico
Come per tutto il Pentateuco, secondo alcuni studiosi, non è possibile parlare, in senso stretto, di un autore del Levitico. Certamente Mosè ha avuto un grande influsso come legislatore anche del culto. Tuttavia questo libro è nato dalla riflessione dei sacerdoti che hanno voluto raccogliere in un’unica opera tutta la legislazione religiosa, sociale e morale d'Israele.
È forse opera di molte mani che, attraverso i secoli, hanno rielaborato le leggi mosaiche adattandole ai tempi. Siccome è pieno dello spirito del Sinai, il Levitico può essere posto in stretta relazione con Mosè, nel senso che quest’ultimo ne rappresenta la fonte ispiratrice. Alcune sue parti, pur lontane dalla sensibilità religiosa dell'uomo moderno, ricordano che la comunione con Dio è una necessità fondamentale per l’uomo.
Schema
— Regole per i sacrifici 1,1–7,38
— Consacrazione dei sacerdoti 8,1–10,20
— Istruzioni su quello che è puro e su quello che è impuro 11,1–15,33
— Il grande giorno del perdono dei peccati 16,1-34
— La santità d'Israele 17,1–22,33
— Calendario delle feste d'Israele 23,1-44
— Prescrizioni varie 24,1–26,46
— Aggiunta 27,1-34
LEVITICO
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“Parola del Signore - la Bibbia Interconfessionale in lingua corrente”, terza edizione
© 1985, 2008, 2014 Editrice Elledici, and United Bible Societies.
Levitico INTRODUZIONE
INTRODUZIONE
AL LIBRO DEL LEVITICO
Levitico (= relativo ai Leviti) è il titolo che fu dato al libro quando fu tradotto in greco. Esso va inteso però in senso generico: per leviti si intendono qui in pratica i sacerdoti. Il libro infatti parla molto poco dei Leviti, mentre contiene una serie di norme che riguardano i sacrifici, i sacerdoti e più in generale il culto e la vita religiosa d'Israele.
Il primo versetto del Levitico mostra Dio che dalla tenda dell'incontro chiama Mosè per parlargli. Lungo tutto il libro Dio comunica a Mosè un gran numero di leggi e di norme destinate agli Israeliti, con la promessa che «chiunque le mette in pratica vivrà» (18,5).
Dio spiega — agli Israeliti — come eliminare quello che ostacola la comunione con lui; come agire perché la tenda sia davvero un luogo di incontro tra Dio e il popolo:
— quelli che offrono sacrifici devono farlo secondo le regole date da Dio (capitoli 1-7);
— i sacerdoti devono essere rispettati e devono comportarsi con dignità (capitoli 8-10);
— ciascun membro del popolo deve evitare, nella misura del possibile, le impurità fisiche (capitoli 11-16) e le infedeltà morali e liturgiche (capitoli 17-27).
Il Dio santo, il Dio dell'amore, il Dio della vita vuol far partecipare tutto il popolo alla sua santità (19,2) perché diventi, a sua volta, portatore di vita e di amore.
È con questo spirito che egli dona agli Israeliti il comandamento di cui Gesù ricorderà il valore fondamentale: «Ciascuno di voi deve amare il suo prossimo come se stesso» (19,18; vedi Matteo 22,39).
Autore e ambiente storico
Come per tutto il Pentateuco, secondo alcuni studiosi, non è possibile parlare, in senso stretto, di un autore del Levitico. Certamente Mosè ha avuto un grande influsso come legislatore anche del culto. Tuttavia questo libro è nato dalla riflessione dei sacerdoti che hanno voluto raccogliere in un’unica opera tutta la legislazione religiosa, sociale e morale d'Israele.
È forse opera di molte mani che, attraverso i secoli, hanno rielaborato le leggi mosaiche adattandole ai tempi. Siccome è pieno dello spirito del Sinai, il Levitico può essere posto in stretta relazione con Mosè, nel senso che quest’ultimo ne rappresenta la fonte ispiratrice. Alcune sue parti, pur lontane dalla sensibilità religiosa dell'uomo moderno, ricordano che la comunione con Dio è una necessità fondamentale per l’uomo.
Schema
— Regole per i sacrifici 1,1–7,38
— Consacrazione dei sacerdoti 8,1–10,20
— Istruzioni su quello che è puro e su quello che è impuro 11,1–15,33
— Il grande giorno del perdono dei peccati 16,1-34
— La santità d'Israele 17,1–22,33
— Calendario delle feste d'Israele 23,1-44
— Prescrizioni varie 24,1–26,46
— Aggiunta 27,1-34
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