Il SIGNORE udì le vostre parole, si adirò gravemente e giurò dicendo: “Certo, nessuno degli uomini di questa malvagia generazione vedrà il buon paese che ho giurato di dare ai vostri padri, salvo Caleb, figlio di Gefunne. Egli lo vedrà. A lui e ai suoi figli darò la terra sulla quale egli ha camminato, perché ha pienamente seguito il SIGNORE”. Anche contro di me il SIGNORE si adirò per causa vostra, e disse: “Neanche tu vi entrerai. Giosuè, figlio di Nun, che ti serve, vi entrerà; fortificalo, perché egli metterà Israele in possesso di questo paese. I vostri bambini, dei quali avete detto: ‘Diventeranno una preda!’, i vostri figli, che oggi non conoscono né il bene né il male, sono quelli che vi entreranno; a loro darò il paese e saranno essi che lo possederanno. Ma voi tornate indietro e avviatevi verso il deserto, in direzione del mar Rosso”.
Allora voi rispondeste: “Abbiamo peccato contro il SIGNORE! Noi saliremo e combatteremo come il SIGNORE, il nostro Dio, ci ha ordinato”. Ognuno di voi prese le armi, pronti a salire verso i monti. Il SIGNORE mi disse: “Di’ loro: ‘Non salite e non combattete, perché io non sono in mezzo a voi; voi sareste sconfitti davanti ai vostri nemici’”. Io ve lo dissi, ma voi non mi deste ascolto; anzi, foste ribelli all’ordine del SIGNORE, foste presuntuosi e vi metteste a salire verso i monti. Allora gli Amorei, che abitano quella zona montuosa, uscirono contro di voi, vi inseguirono come fanno le api, e vi batterono da Seir fino a Corma. Voi tornaste e piangeste davanti al SIGNORE, ma il SIGNORE non diede ascolto alla vostra voce e non vi porse orecchio.
Così rimaneste in Cades molti giorni; voi sapete bene quanti giorni vi siete rimasti.