Che ti farò, o Efraim? Che ti farò, o Giuda? La vostra bontà è come una nuvola del mattino, come la rugiada del mattino, che presto scompare. Per questo li faccio a pezzi mediante i profeti, li uccido con le parole della mia bocca, e il mio giudizio verrà fuori come la luce. Poiché io desidero bontà, non sacrifici, e la conoscenza di Dio più degli olocausti. Ma essi, come Adamo, hanno trasgredito il patto, si sono comportati perfidamente verso di me. Galaad è una città di malfattori, è piena di tracce di sangue. Come una banda di briganti attende in agguato la gente, così fa la congrega dei sacerdoti: assassinano sulla via di Sichem, commettono scelleratezze. Nella casa d’Israele ho visto cose orribili: là si è prostituito Efraim, là Israele si contamina! A te pure, o Giuda, una mietitura è assegnata, quando io ricondurrò dall’esilio il mio popolo.
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