I figli d’Israele continuarono a fare ciò che è male agli occhi del SIGNORE; così il SIGNORE rese forte Eglon, re di Moab, contro Israele, perché essi avevano fatto ciò che è male agli occhi del SIGNORE. Eglon radunò intorno a sé i figli di Ammon e di Amalec; poi marciò contro Israele, lo sconfisse e s’impadronì della città delle palme. I figli d’Israele furono servi di Eglon, re di Moab, per diciotto anni.
I figli d’Israele gridarono al SIGNORE ed egli fece sorgere per loro un liberatore: Eud, figlio di Ghera, beniaminita, che era mancino. I figli d’Israele mandarono per mezzo di lui un regalo a Eglon, re di Moab. Eud si fece una spada a due tagli, lunga un cubito, e la cinse sotto la sua veste, al fianco destro. Quindi offrì il regalo a Eglon, re di Moab, che era un uomo molto grasso. Quando ebbe finito la presentazione del regalo, rimandò la gente che l’aveva portato. Ma egli, giunto agli idoli che sono presso a Ghilgal, tornò indietro e disse: «O re, io ho qualcosa da dirti in segreto». Il re disse: «Silenzio!» Tutti quelli che gli stavano intorno, uscirono. Allora Eud si avvicinò al re, che stava seduto nella sala di sopra, riservata a lui solo, per prendervi il fresco, e gli disse: «Ho una parola da dirti da parte di Dio». Eglon si alzò dal suo seggio; ed Eud, stesa la mano sinistra, prese la spada dal suo fianco destro e gliela piantò nel ventre.