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Primo libro dei Re 18:30-46

Primo libro dei Re 18:30-46 NR94

Allora Elia disse a tutto il popolo: «Avvicinatevi a me!» Tutto il popolo si avvicinò a lui; ed Elia riparò l'altare del Signore che era stato demolito. Prese dodici pietre, secondo il numero delle tribú dei figli di *Giacobbe, al quale il Signore aveva detto: «Il tuo nome sarà Israele». Con quelle pietre costruí un altare al nome del Signore, e fece intorno all'altare un fosso, della capacità di due *misure di grano. Poi vi sistemò la legna, fece a pezzi il toro e lo pose sopra la legna. E disse: «Riempite quattro vasi d'acqua, e versatela sull'olocausto e sulla legna». Poi disse: «Fatelo una seconda volta». E quelli lo fecero una seconda volta. E disse ancora: «Fatelo per la terza volta». E quelli lo fecero per la terza volta. L'acqua correva attorno all'altare, ed egli riempí d'acqua anche il fosso. All'ora in cui si offriva l'offerta, il profeta Elia si avvicinò e disse: «Signore, Dio d'*Abraamo, d'*Isacco e d'Israele, fa' che oggi si conosca che tu sei Dio in Israele, che io sono tuo servo, e che ho fatto tutte queste cose per ordine tuo. Rispondimi, Signore, rispondimi, affinché questo popolo riconosca che tu, o Signore, sei Dio, e che tu sei colui che converte il loro cuore!» Allora cadde il fuoco del Signore, e consumò l'olocausto, la legna, le pietre e la polvere, e prosciugò l'acqua che era nel fosso. Tutto il popolo, veduto ciò, si gettò con la faccia a terra, e disse: «Il Signore è Dio! Il Signore è Dio!» Elia disse loro: «Prendete i profeti di Baal; neppure uno ne scampi!» Quelli li presero, ed Elia li fece scendere al torrente Chison, e laggiú li sgozzò. Poi Elia disse ad Acab: «Risali, mangia e bevi, poiché già si ode un rumore di grande pioggia». Acab risalí per mangiare e bere; ma Elia salí in vetta al Carmelo; e, gettatosi a terra, si mise la faccia tra le ginocchia, e disse al suo servo: «Ora va' su, e guarda dalla parte del mare!» Quegli andò su, guardò, e disse: «Non c'è nulla». Elia gli disse: «Ritornaci sette volte!» E la settima volta, il servo disse: «Ecco una nuvoletta grossa come la palma della mano, che sale dal mare». Allora Elia ordinò: «Sali e di' ad Acab: Attacca i cavalli al carro e scendi, perché la pioggia non ti fermi». In un momento il cielo si oscurò di nuvole, il vento si scatenò, e cadde una gran pioggia. Acab montò sul suo carro, e se ne andò a Izreel. La mano del Signore fu sopra Elia, il quale si cinse i fianchi, e corse davanti ad Acab fino all'ingresso di Izreel.

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