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I RE 7:1-22

I RE 7:1-22 DB1885

POI Salomone, nello spazio di tredici anni, edificò la sua casa, e la compiè interamente. Edificò ancora la casa del Bosco del Libano, di lunghezza di cento cubiti, e di larghezza di cinquanta, e d'altezza di trenta; ed era posta sopra quattro ordini di colonne di cedro, sopra le quali vi era una travatura di cedro. E la casa era coperta di cedro di sopra, cioè sopra i palchi, ch'erano posti sopra quarantacinque colonne, a quindici per ordine. E vi erano tre ordini di finestre, il cui aspetto rispondeva l'uno all'altro triplicatamente. E tutti i vani e gli stipiti erano di figura quadra; e l'uno aspetto era dirincontro all'altro triplicatamente. Fece eziandio il portico a quelle colonne, di lunghezza di cinquanta cubiti, e di larghezza di trenta; e questo portico era davanti a quelle; talchè in fronte di esse vi erano colonne e travatura. Fece ancora il portico del trono, sopra il quale egli teneva ragione, nominato: Il Portico del giudicio; ed esso fu coperto di cedro, dal suolo fino al solaio. E nella sua casa, dove egli dimorava, vi era un altro cortile, dentro del portico, di simil lavoro a questo. Salomone fece ancora una casa per la figliuola di Faraone, la quale egli avea presa per moglie, somigliante a quel portico. Tutte queste fabbriche, di dentro e di fuori, dal fondamento fino agli sporti delle cornici, e di fuori fino al cortil grande, erano di pietre fine, segate con la sega, della medesima misura che le pietre pulite. Il fondamento ancora era di pietre fine, di pietre grandi, di pietre di dieci e di otto cubiti. Parimente al disopra vi erano delle pietre fine, della medesima misura delle pietre pulite; ed una fabbrica di legname di cedro. Similmente il cortile grande d'ogn'intorno era a tre solai di pietre pulite, ed un solaio di travi di cedro; come il cortile di dentro della Casa del Signore, e il portico della Casa. ORA il re Salomone mandò a prender di Tiro Hiram, figliuolo di una donna vedova, della tribù di Neftali; ma suo padre era un Tirio, fabbro di rame, e compiuto in industria, ed intendimento, e scienza, da far qualunque lavorio di rame. Ed egli venne al re Salomone, e fece tutto il suo lavorio. E gettò le due colonne di rame, delle quali ciascuna avea di altezza diciotto cubiti; ed un filo di dodici cubiti circondava l'una e l'altra. Fece eziandio due capitelli di rame di getto, per porre in cima delle colonne: de' quali ciascuno avea cinque cubiti di altezza. I capitelli, ch'erano in cima delle colonne, aveano certe reti di lavoro intralciato di cordoni fatti in forma di catene; erano a sette a sette in ciascun capitello. Ed avendo fatte le colonne, fece ancora due ordini di melegrane d'intorno, presso a ciascuna di quelle reti, per coprire di melegrane i capitelli ch'erano in cima delle colonne. Ed i capitelli ch'erano in cima delle colonne nel portico, erano fatti in forma di gigli, di quattro cubiti. E vi erano delle corone su le due colonne, al disopra, presso al ventre che era all'orlo dell'intralciatura; e vi erano dugento melegrane a più ordini d'ogn'intorno, su la seconda corona. Salomone rizzò le colonne nel portico del Tempio; una a man destra, e le pose nome Iachin; e l'altra a man sinistra, e le pose nome Boaz. E mise il lavoro fatto in forma di giglio in cima delle colonne. E così fu compiuto il lavoro delle colonne.

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