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GEREMIA 18:1-13

GEREMIA 18:1-13 DB1885

LA parola che fu dal Signore indirizzata a Geremia, dicendo: Levati, e scendi in casa di un vasellaio, e quivi ti farò intender le mie parole. Io adunque scesi in casa di un vasellaio, ed ecco, egli faceva il suo lavorio in su la ruota. E il vasello ch'egli faceva si guastò, come l'argilla suol guastarsi in man del vasellaio; ed egli da capo ne fece un altro vasello, come a lui vasellaio parve bene di fare. Allora la parola del Signore mi fu indirizzata dicendo: Non posso io fare a voi, o casa d'Israele, come ha fatto questo vasellaio? dice il Signore; ecco, siccome l'argilla è in man del vasellaio, così voi, o casa d'Israele, siete in mano mia. In uno stante io parlerò contro ad una nazione, o contro ad un regno, per divellere, per diroccare, e per distruggere. Ma se quella nazione, contro alla quale io avrò parlato, si converte dalla sua malvagità, io altresì mi pentirò del male che io avea pensato di farle. In uno stante parimente, parlerò in favore di una nazione, o di un regno, per piantare, e per edificare. Ma se quel regno, o nazione fa quel che mi dispiace, non ascoltando la mia voce, io altresì mi pentirò del bene che io avea detto di fargli. Ora dunque, parla pure agli uomini di Giuda, ed agli abitanti di Gerusalemme, dicendo: Così ha detto il Signore: Ecco, io formo contro a voi del male, e penso de' pensieri contro a voi; convertasi ora ciascun di voi dalla sua via malvagia, ed ammendate le vostre vie, ed i vostri fatti. Ed essi dissero: Non vi è rimedio; perciocchè noi andremo dietro a' nostri pensieri, e faremo ciascuno secondo la durezza del cuor suo malvagio. Perciò, così ha detto il Signore: Deh! domandate fra le genti; chi ha mai udite cotali cose? la vergine d'Israele ha fatta una cosa molto brutta.