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GEREMIA 26:1-11

GEREMIA 26:1-11 DB1885

NEL principio del regno di Gioiachim, figliuolo di Giosia, re di Giuda, questa parola mi fu dal Signore indirizzata, dicendo: Così ha detto il Signore: Presentati nel cortile della Casa del Signore, e pronunzia a tutte le città di Giuda che vengono per adorar nella Casa del Signore, tutte le parole che io ti ho comandato di dir loro; non sottrarne nulla. Forse ubbidiranno, e si convertiranno ciascuno dalla sua via malvagia; ed io altresì mi pentirò del male, che penso di far loro per la malvagità de' lor fatti. Di' loro adunque: Così ha detto il Signore: Se voi non mi ubbidite, per camminar nella mia Legge, la quale io vi ho proposta; per ascoltar le parole dei miei servitori profeti, i quali io vi mando; a' quali, benchè io li abbia mandati del continuo per ogni mattina, voi non avete però ubbidito; io renderò questa Casa simile a Silo, e metterò questa città in maledizione appresso tutte le genti della terra. Or i sacerdoti, e i profeti, e tutto il popolo, udirono Geremia pronunziando queste parole nella Casa del Signore. Laonde, dopo che Geremia ebbe fornito di pronunziare tutto ciò che il Signore gli avea comandato di dire a tutto il popolo, i sacerdoti, i profeti, e tutto il popolo lo presero, dicendo: Del tutto tu morrai. Perchè hai tu profetizzato in Nome del Signore, dicendo: Questa Casa sarà come Silo, e questa città sarà deserta, senza abitatori? E tutto il popolo si adunò appresso di Geremia nella Casa del Signore. E i principi di Giuda, avendo intese queste cose, salirono dalla casa del re alla Casa del Signore, e sedettero all'entrata della porta nuova della Casa del Signore. E i sacerdoti, e i profeti parlarono a' principi di Giuda, ed a tutto il popolo, dicendo: Quest'uomo deve esser giudicato a morte; perciocchè ha profetizzato contro a questa città, come voi avete udito co' vostri propri orecchi.