Logo YouVersion
Icona Cerca

EVANGELO DI S. GIOVANNI 12:20-50

EVANGELO DI S. GIOVANNI 12:20-50 DB1885

OR v'erano certi Greci, di quelli che salivano per adorar nella festa. Costoro adunque, accostatisi a Filippo, ch' era di Betsaida, città di Galilea, lo pregarono, dicendo: Signore, noi vorremmo veder Gesù. Filippo venne, e lo disse ad Andrea; e di nuovo Andrea e Filippo lo dissero a Gesù. E Gesù rispose loro, dicendo: L'ora è venuta, che il Figliuol dell'uomo ha da esser glorificato. In verità, in verità, io vi dico che, se il granel del frumento, caduto in terra, non muore, riman solo; ma, se muore, produce molto frutto. Chi ama la sua vita la perderà, e chi odia la sua vita in questo mondo la conserverà in vita eterna. Se alcun mi serve, seguitimi; ed ove io sarò, ivi ancora sarà il mio servitore; e se alcuno mi serve, il Padre l'onorerà. Ora è turbata l'anima mia; e che dirò? Padre, salvami da quest'ora; ma, per questo sono io venuto in quest'ora. Padre, glorifica il tuo nome. Allora venne una voce dal cielo, che disse: E l'ho glorificato, e lo glorificherò ancora. Laonde la moltitudine, ch'era quivi presente, ed avea udita la voce, diceva essersi fatto un tuono. Altri dicevano: Un angelo gli ha parlato. E Gesù rispose, e disse: Questa voce non si è fatta per me, ma per voi. Ora è il giudicio di questo mondo; ora sarà cacciato fuori il principe di questo mondo. Ed io, quando sarò levato in su dalla terra, trarrò tutti a me. Or egli diceva questo, significando di qual morte egli morrebbe. La moltitudine gli rispose: Noi abbiamo inteso dalla legge che il Cristo dimora in eterno; come dunque dici tu che convien che il Figliuol dell'uomo sia elevato ad alto? chi è questo Figliuol dell'uomo? Gesù adunque disse loro: Ancora un poco di tempo la Luce è con voi; camminate, mentre avete la luce, che le tenebre non vi colgano; perciocchè, chi cammina nelle tenebre non sa dove si vada. Mentre avete la Luce, credete nella Luce, acciocchè siate figliuoli di luce. Queste cose ragionò Gesù; e poi se ne andò, e si nascose da loro. E, benchè avesse fatti cotanti segni davanti a loro, non però credettero in lui; acciocchè la parola che il profeta Isaia ha detta s'adempiesse: Signore, chi ha creduto alla nostra predicazione? ed a cui è stato rivelato il braccio del Signore? Per tanto non potevano credere, perciocchè Isaia ancora ha detto: Egli ha accecati loro gli occhi, ed ha indurato loro il cuore, acciocchè non veggano con gli occhi, e non intendano col cuore, e non si convertano, ed io non li sani. Queste cose disse Isaia, quando vide la gloria d'esso, e d'esso parlò. Pur nondimeno molti, eziandio dei principali, credettero in lui; ma, per tema de' Farisei, non lo confessavano, acciocchè non fossero sbanditi dalla sinagoga. Perciocchè amarono più la gloria degli uomini, che la gloria di Dio. Or Gesù gridò, e disse: Chi crede in me non crede in me, ma in colui che mi ha mandato. E chi vede me vede colui che mi ha mandato. Io, che son la Luce, son venuto nel mondo, acciocchè chiunque crede in me non dimori nelle tenebre. E se alcuno ode le mie parole, e non crede, io non lo giudico; perciocchè io non son venuto a giudicare il mondo, anzi a salvare il mondo. Chi mi sprezza, e non riceve le mie parole, ha chi lo giudica; la parola che io ho ragionata sarà quella che lo giudicherà nell'ultimo giorno. Perciocchè io non ho parlato da me medesimo; ma il Padre che mi ha mandato è quello che mi ha ordinato ciò ch'io debbo dire e parlare. Ed io so che il suo comandamento è vita eterna; le cose adunque ch'io ragiono, così le ragiono come il Padre mi ha detto.