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EVANGELO DI S. LUCA 9:37-62

EVANGELO DI S. LUCA 9:37-62 DB1885

OR avvenne il giorno seguente, che, essendo scesi dal monte, una gran moltitudine venne incontro a Gesù. Ed ecco, un uomo d'infra la moltitudine sclamò, dicendo: Maestro, io ti prego, riguarda al mio figliuolo; perciocchè egli mi è unico. Ed ecco, uno spirito lo prende, ed egli di subito grida; e lo spirito lo dirompe, ed egli schiuma; e quello a fatica si parte da lui, fiaccandolo. Ed io ho pregati i tuoi discepoli che lo cacciassero, ma non hanno potuto. E Gesù, rispondendo, disse: O generazione incredula e perversa, infino a quando omai sarò con voi, e vi comporterò? Mena qua il tuo figliuolo. E come egli era ancora tra via, il demonio lo diruppe, e lo straziò. Ma Gesù sgridò lo spirito immondo, e guarì il fanciullo, e lo rendè a suo padre. E tutti sbigottivano della grandezza di Dio. Ora, mentre tutti si maravigliavano di tutte le cose che Gesù faceva, egli disse a' suoi discepoli: Voi, riponetevi queste parole nelle orecchie; perciocchè il Figliuol dell'uomo sarà dato nelle mani degli uomini. Ma essi ignoravano quel detto, ed era loro nascosto; per modo che non l'intendevano, e temevano di domandarlo intorno a quel detto. POI si mosse fra loro una quistione: chi di loro fosse il maggiore. E Gesù, veduto il pensier del cuor loro, prese un piccol fanciullo, e lo fece stare appresso di sè. E disse loro: Chi riceve questo piccol fanciullo, nel nome mio, riceve me; e chi riceve me, riceve colui che mi ha mandato; perciocchè chi è il minimo di tutti voi, esso è grande. OR Giovanni gli fece motto, e disse: Maestro, noi abbiam veduto uno che cacciava i demoni nel nome tuo, e glielo abbiam divietato, perciocchè egli non ti seguita con noi. Ma Gesù gli disse: Non gliel divietate, perciocchè chi non è contro a noi è per noi. OR avvenne che, compiendosi il tempo ch'egli dovea essere accolto in cielo, egli si mise risolutamente in via per andare a Gerusalemme. E mandò davanti a sè de' messi, i quali essendo partiti, entrarono in un castello de' Samaritani, per apparecchiargli albergo. Ma que' del castello non lo voller ricevere, perciocchè al suo aspetto pareva ch'egli andasse in Gerusalemme. E Giacomo, e Giovanni, suoi discepoli, avendo ciò veduto, dissero: Signore, vuoi che diciamo che scenda fuoco dal cielo, e li consumi, come anche fece Elia? Ma egli, rivoltosi, li sgridò, e disse: Voi non sapete di quale spirito voi siete. Poichè il Figliuol dell'uomo non è venuto per perder le anime degli uomini, anzi per salvarle. E andarono in un altro castello. OR avvenne che mentre camminavano per la via, alcuno gli disse; Signore, io ti seguiterò dovunque tu andrai. E Gesù gli disse: Le volpi hanno delle tane, e gli uccelli del cielo de' nidi; ma il Figliuol dell'uomo non ha pure ove posi il capo. Ma egli disse ad un altro: Seguitami. Ed egli disse: Signore, permettimi che io prima vada, e seppellisca mio padre. Ma Gesù gli disse: Lascia i morti seppellire i lor morti; ma tu, va', ed annunzia il regno di Dio. Or ancora un altro gli disse: Signore, io ti seguiterò, ma permettimi prima d'accomiatarmi da que' di casa mia. Ma Gesù gli disse: Niuno, il quale, messa la mano all'aratro, riguarda indietro, è atto al regno di Dio.