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EVANGELO DI S. MARCO 15:1-29

EVANGELO DI S. MARCO 15:1-29 DB1885

E SUBITO la mattina, i principali sacerdoti, con gli anziani, e gli Scribi, e tutto il concistoro, tenuto consiglio, legarono Gesù, e lo menarono, e lo misero in man di Pilato. E Pilato gli domandò: Sei tu il Re de' Giudei? Ed egli, rispondendo, gli disse: Tu lo dici. E i principali sacerdoti l'accusavano di molte cose; ma egli non rispondeva nulla. E Pilato da capo lo domandò, dicendo: Non rispondi tu nulla? vedi quante cose costoro testimoniano contro a te. Ma Gesù non rispose nulla di più, talchè Pilato se ne maravigliava. Or ogni festa egli liberava loro un prigione, qualunque chiedessero. Or vi era colui, ch'era chiamato Barabba, ch'era prigione co' suoi compagni di sedizione, i quali avean fatto omicidio nella sedizione. E la moltitudine, gridando, cominciò a domandare che facesse come sempre avea lor fatto. E Pilato rispose loro, dicendo: Volete che io vi liberi il Re de' Giudei? (Perciocchè riconosceva bene che i principali sacerdoti glielo aveano messo nelle mani per invidia). Ma i principali sacerdoti incitarono la moltitudine a chieder che più tosto liberasse loro Barabba. E Pilato, rispondendo, da capo disse loro: Che volete adunque che io faccia di colui che voi chiamate Re de' Giudei? Ed essi di nuovo gridarono: Crocifiggilo. E Pilato disse loro: Ma pure, che male ha egli fatto? Ed essi vie più gridavano: Crocifiggilo. Pilato adunque, volendo soddisfare alla moltitudine, liberò loro Barabba. E dopo aver flagellato Gesù, lo diede loro in mano, per esser crocifisso. Allora i soldati lo menarono dentro alla corte, che è il Pretorio, e raunarono tutta la schiera. E lo vestirono di porpora; e contesta una corona di spine, gliela misero intorno al capo. Poi presero a salutarlo, e a dire: Ben ti sia, Re de' Giudei. E gli percotevano il capo con una canna, e gli sputavano addosso; e postisi inginocchioni, l'adoravano. E dopo che l'ebbero schernito, lo spogliarono della porpora, e lo rivestirono de' suoi propri vestimenti, e lo menarono fuori, per crocifiggerlo. ED angariarono a portar la croce di esso, un certo passante, detto Simon Cireneo, padre di Alessandro e di Rufo, il qual tornava da' campi. E menarono Gesù al luogo detto Golgota; il che, interpretato, vuol dire: Il luogo del teschio. E gli dieder da bere del vino condito con mirra; ma egli non lo prese. E dopo averlo crocifisso, spartirono i suoi vestimenti, tirando la sorte sopra essi, per saper ciò che ne torrebbe ciascuno. Or era l'ora di terza, quando lo crocifissero. E la soprascritta del maleficio che gli era apposto era scritta di sopra a lui, in questa maniera: IL RE DE' GIUDEI. Crocifissero ancora con lui due ladroni, l'un dalla sua destra, e l'altro dalla sinistra. E si adempiè la scrittura che dice: Ed egli è stato annoverato fra i malfattori. E coloro che passavano ivi presso l'ingiuriavano, scotendo il capo, e dicendo: Eia! tu che disfai il tempio, ed in tre giorni lo riedifichi