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Primo libro dei Re 18:17-40

Primo libro dei Re 18:17-40 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

Appena Acab vide Elia, gli disse: «Sei tu colui che mette scompiglio in Israele?» Elia rispose: «Non sono io che metto scompiglio in Israele, ma tu e la casa di tuo padre, perché avete abbandonato i comandamenti del SIGNORE, e tu sei andato dietro ai Baal. Adesso fa’ radunare tutto Israele presso di me sul monte Carmelo, insieme ai quattrocentocinquanta profeti di Baal e ai quattrocento profeti di Astarte che mangiano alla mensa di Izebel». Acab mandò a chiamare tutti i figli d’Israele e radunò quei profeti sul monte Carmelo. Allora Elia si avvicinò a tutto il popolo e disse: «Fino a quando zoppicherete dai due lati? Se il SIGNORE è Dio, seguitelo; se invece lo è Baal, seguite lui». Il popolo non gli rispose nulla. Allora Elia disse al popolo: «Sono rimasto io solo dei profeti del SIGNORE, mentre i profeti di Baal sono in quattrocentocinquanta. Dateci dunque due tori; quelli ne scelgano uno per loro, lo facciano a pezzi e lo mettano sulla legna, senz’appiccarvi il fuoco; io pure preparerò l’altro toro, lo metterò sulla legna e non vi appiccherò il fuoco. Quindi invocate voi il nome del vostro dio, e io invocherò il nome del SIGNORE; il dio che risponderà mediante il fuoco, lui è Dio». Tutto il popolo rispose dicendo: «Ben detto!» Allora Elia disse ai profeti di Baal: «Sceglietevi uno dei tori; preparatelo per primi, poiché siete i più numerosi; e invocate il nome del vostro dio, ma non appiccate il fuoco. Quelli presero il loro toro e lo prepararono; poi invocarono il nome di Baal dalla mattina fino a mezzogiorno, dicendo: «Baal, rispondici!», ma non si udì né voce né risposta; e saltavano intorno all’altare che avevano fatto. A mezzogiorno Elia cominciò a beffarsi di loro dicendo: «Gridate forte; poiché egli è dio, ma sta meditando, oppure è indaffarato, o è in viaggio; può anche darsi che si sia addormentato, e si risveglierà». E quelli si misero a gridare più forte, e a farsi delle incisioni addosso, secondo il loro costume, con spade e lance, finché grondavano di sangue. E passato che fu il mezzogiorno, quelli profetizzarono fino all’ora in cui si offriva l’offerta. Ma non si udì voce o risposta, e nessuno diede loro retta. Allora Elia disse a tutto il popolo: «Avvicinatevi a me!» Tutto il popolo si avvicinò a lui; ed Elia riparò l’altare del SIGNORE che era stato demolito. Prese dodici pietre, secondo il numero delle tribù dei figli di Giacobbe, al quale il SIGNORE aveva detto: «Il tuo nome sarà Israele». Con quelle pietre costruì un altare al nome del SIGNORE, e fece intorno all’altare un fosso della capacità di due misure di grano. Poi vi sistemò la legna, fece a pezzi il toro e lo pose sopra la legna. E disse: «Riempite quattro vasi d’acqua e versatela sull’olocausto e sulla legna». Poi disse: «Fatelo una seconda volta». E quelli lo fecero una seconda volta. E disse ancora: «Fatelo per la terza volta». E quelli lo fecero per la terza volta. L’acqua correva attorno all’altare, ed egli riempì d’acqua anche il fosso. All’ora in cui si offriva l’offerta, il profeta Elia si avvicinò e disse: «SIGNORE, Dio di Abraamo, d’Isacco e d’Israele, fa’ che oggi si conosca che tu sei Dio in Israele, che io sono tuo servo e che ho fatto tutte queste cose per ordine tuo. Rispondimi, SIGNORE, rispondimi, affinché questo popolo riconosca che tu, o SIGNORE, sei Dio e che tu sei colui che converte il loro cuore!» Allora cadde il fuoco del SIGNORE e consumò l’olocausto, la legna, le pietre e la polvere, e prosciugò l’acqua che era nel fosso. Tutto il popolo, veduto ciò, si gettò con la faccia a terra e disse: «Il SIGNORE è Dio! Il SIGNORE è Dio!» Elia disse loro: «Prendete i profeti di Baal; neppure uno ne scampi!» Quelli li presero, ed Elia li fece scendere al torrente Chison, e laggiù li sgozzò.

Primo libro dei Re 18:17-40 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

Appena Acab vide Elia, gli disse: «Sei tu colui che mette scompiglio in *Israele?» Elia rispose: «Non sono io che metto scompiglio in Israele, ma tu e la casa di tuo padre, perché avete abbandonato i comandamenti del Signore, e tu sei andato dietro ai *Baali. Adesso, fa' radunare tutto Israele presso di me sul monte *Carmelo, insieme ai quattrocentocinquanta profeti di Baal e ai quattrocento profeti di *Astarte che mangiano alla mensa di Izebel». Acab mandò a chiamare tutti i figli d'Israele, e radunò quei profeti sul monte Carmelo. Allora Elia si avvicinò a tutto il popolo, e disse: «Fino a quando zoppicherete dai due lati? Se il Signore è Dio, seguitelo; se invece lo è Baal, seguite lui». Il popolo non gli rispose nulla. Allora Elia disse al popolo: «Sono rimasto io solo dei profeti del Signore, mentre i profeti di Baal sono in quattrocentocinquanta. Dateci dunque due tori; quelli ne scelgano uno per loro, lo facciano a pezzi e lo mettano sulla legna, senz'appiccarvi il fuoco; io pure preparerò l'altro toro, lo metterò sulla legna, e non vi appiccherò il fuoco. Quindi invocate voi il nome del vostro dio, e io invocherò il nome del Signore; il dio che risponderà mediante il fuoco, lui è Dio». Tutto il popolo rispose dicendo: «Ben detto!» Allora Elia disse ai profeti di Baal: «Sceglietevi uno dei tori; preparatelo per primi, poiché siete i piú numerosi; e invocate il nome del vostro dio, ma non appiccate il fuoco. Quelli presero il loro toro, e lo prepararono; poi invocarono il nome di Baal dalla mattina fino a mezzogiorno, dicendo: «Baal, rispondici!» Ma non si udí né voce né risposta; e saltavano intorno all'altare che avevano fatto. A mezzogiorno, Elia cominciò a beffarsi di loro dicendo: «Gridate forte; poich'egli è dio, ma sta meditando, oppure è indaffarato, o è in viaggio; può anche darsi che si è addormentato, e si risveglierà». E quelli si misero a gridare piú forte, e a farsi delle incisioni addosso, secondo il loro costume, con spade e lance, finché grondavano di sangue. E passato che fu il mezzogiorno, quelli profetizzarono fino all'ora in cui si offriva l'offerta. Ma non si udí voce o risposta, e nessuno diede loro retta. Allora Elia disse a tutto il popolo: «Avvicinatevi a me!» Tutto il popolo si avvicinò a lui; ed Elia riparò l'altare del Signore che era stato demolito. Prese dodici pietre, secondo il numero delle tribú dei figli di *Giacobbe, al quale il Signore aveva detto: «Il tuo nome sarà Israele». Con quelle pietre costruí un altare al nome del Signore, e fece intorno all'altare un fosso, della capacità di due *misure di grano. Poi vi sistemò la legna, fece a pezzi il toro e lo pose sopra la legna. E disse: «Riempite quattro vasi d'acqua, e versatela sull'olocausto e sulla legna». Poi disse: «Fatelo una seconda volta». E quelli lo fecero una seconda volta. E disse ancora: «Fatelo per la terza volta». E quelli lo fecero per la terza volta. L'acqua correva attorno all'altare, ed egli riempí d'acqua anche il fosso. All'ora in cui si offriva l'offerta, il profeta Elia si avvicinò e disse: «Signore, Dio d'*Abraamo, d'*Isacco e d'Israele, fa' che oggi si conosca che tu sei Dio in Israele, che io sono tuo servo, e che ho fatto tutte queste cose per ordine tuo. Rispondimi, Signore, rispondimi, affinché questo popolo riconosca che tu, o Signore, sei Dio, e che tu sei colui che converte il loro cuore!» Allora cadde il fuoco del Signore, e consumò l'olocausto, la legna, le pietre e la polvere, e prosciugò l'acqua che era nel fosso. Tutto il popolo, veduto ciò, si gettò con la faccia a terra, e disse: «Il Signore è Dio! Il Signore è Dio!» Elia disse loro: «Prendete i profeti di Baal; neppure uno ne scampi!» Quelli li presero, ed Elia li fece scendere al torrente Chison, e laggiú li sgozzò.

Primo libro dei Re 18:17-40 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

Appena lo vide, gridò: — Sei tu la causa di tutte le disgrazie d'Israele! Elia rispose: — Non sono io! La causa delle disgrazie d'Israele siete voi, tu e la tua famiglia, perché avete smesso di osservare i comandamenti del Signore e avete adorato gli idoli di Baal! Ora fai riunire tutto il popolo d'Israele intorno a me sul monte Carmelo e convoca i quattrocentocinquanta profeti del dio Baal e i quattrocento della dea Asera, i protetti della regina Gezabele. Acab riunì gli Israeliti e i profeti sul monte Carmelo. Elia si avvicinò al popolo e cominciò a parlare: — Fino a quando ondeggerete senza decidervi? Se il Signore è Dio, servitelo; ma se il Dio è Baal, servite lui! Il popolo non disse una parola. Elia riprese a parlare: — Sono rimasto solo io, sono l’unico profeta del Signore, mentre quelli di Baal sono quattrocentocinquanta. Portateci due tori. I profeti di Baal ne sceglieranno uno, lo faranno a pezzi e lo metteranno sulla legna sopra l’altare, senza però darvi fuoco. Io preparerò l’altro, lo metterò anch’io sulla legna, ma non accenderò il fuoco. Voi invocherete il vostro dio e io invocherò il Signore. Il vero Dio sarà quello che risponderà mandando il fuoco! Il popolo rispose: — Siamo d'accordo! Elia disse ai profeti di Baal: — Scegliete un toro e cominciate voi per primi, perché siete più numerosi. Invocate il vostro dio, ma non accendete il fuoco. Essi presero il toro, lo prepararono e invocarono Baal, dal mattino fino a mezzogiorno. Gridavano: «Baal, ascoltaci»; ma la sola risposta fu il silenzio. Fecero anche delle danze sacre attorno all’altare che avevano costruito. Verso mezzogiorno, Elia cominciò a prenderli in giro: «Gridate più forte, perché Baal è un dio! È occupato! oppure ha dovuto assentarsi un momento! si è messo in viaggio! dorme! svegliatelo!». I profeti di Baal si misero a gridare più forte. Secondo il loro rituale, si fecero dei tagli sul corpo con spade e lance, fino a far uscire il sangue. Nel pomeriggio parlarono in estasi fino all’ora del sacrificio, ma non udirono nessuna voce e non ebbero alcun cenno di risposta. A quel punto Elia disse al popolo: «Avvicinatevi tutti». La gente si raccolse intorno a lui ed egli si mise a riparare l’altare del Signore che era stato distrutto. Prese dodici pietre, una per ogni tribù dei discendenti di Giacobbe (al quale il Signore aveva dato il nome di «Israele»). Con queste pietre ricostruì l’altare dedicato al Signore. Poi, tutt’intorno, scavò un fosso che poteva contenere circa quindici chili di granaglie. Collocò la legna sull’altare, tagliò il toro e lo depose sulla legna. Poi ordinò: «Riempite quattro vasi d'acqua e versatela sull’offerta e sulla legna». Lo ripeté per tre volte e per tre volte gli Israeliti eseguirono il suo ordine. L’acqua scorreva intorno all’altare e il fosso si riempì. All’ora del sacrificio pomeridiano, il profeta Elia si avvicinò all’altare e pregò: «Signore, Dio d'Abramo, d'Isacco e d'Israele! È venuto il momento! Fa’ vedere a tutti che tu sei Dio in Israele, che io sono il tuo servo e che ho fatto tutto questo per ordine tuo. Ascoltami, Signore! Così questo popolo capirà che tu solo, o Signore, sei Dio e che ora conduci di nuovo Israele a esserti fedele». Il Signore mandò un fuoco che consumò l’offerta, la legna, persino le pietre e la terra all’intorno, e prosciugò il fosso. Il popolo vide tutto questo. Si inchinarono con la faccia a terra e gridarono: «Il Signore è Dio! È lui il vero Dio». Elia ordinò: «Prendete i profeti di Baal! Non lasciatene scappare neppure uno!». Essi li presero, ed Elia li portò al torrente Kison e li sgozzò.

Primo libro dei Re 18:17-40 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

E come Achab ebbe veduto Elia, gli disse: Sei tu qui, tu, che conturbi Israele? Ma egli disse: Io non ho conturbato Israele; anzi tu, e la casa di tuo padre, l'avete conturbato, avendo voi lasciati i comandamenti del Signore, ed essendo tu andato dietro a' Baali. Ma ora, manda a far adunare appresso di me, in sul monte Carmel, tutto Israele, insieme co' quattrocencinquanta profeti di Baal, e i quattrocento profeti del bosco, che mangiano alla tavola d'Izebel. E Achab mandò a tutti i figliuoli d'Israele, e adunò que' profeti in sul monte Carmel. Allora Elia si accostò a tutto il popolo, e disse: Infino a quando zoppicherete de' due lati? Se il Signore è Dio, seguitatelo; se altresì Baal è Dio, seguitate lui. Ma il popolo non gli rispose nulla. Ed Elia disse al popolo: Io son restato solo profeta del Signore, ed i profeti di Baal sono quattrocencinquant'uomini. Or sienci dati due giovenchi, ed eleggansene essi uno, e taglinlo a pezzi, e ponganlo sopra delle legne, senza mettervi fuoco; io altresì appresterò l'altro giovenco, e lo porrò sopra delle legne, e non vi metterò fuoco. Poi invocate il nome de' vostri dii; ed io invocherò il Nome del Signore. E quel dio che risponderà per fuoco, sia Iddio. E tutto il popolo rispose, e disse: Ben dici. Ed Elia disse a' profeti di Baal: Sceglietevi uno de' giovenchi, e apprestatelo i primi; perciocchè voi siete in maggior numero; e invocate il nome de' vostri dii, ma non vi mettete fuoco. Essi adunque presero il giovenco ch'egli diede loro, e l'apprestarono; poi invocarono il nome di Baal, dalla mattina infino a mezzodì, dicendo: O Baal, rispondici. Ma non v'era nè voce, nè chi rispondesse; ed essi saltavano intorno all'altare che aveano fatto. E in sul mezzodì Elia li beffava, e diceva: Gridate con gran voce, poichè egli è dio; perciocchè egli è in alcun ragionamento, o in procaccio di qualche cosa, o in viaggio; forse anche dorme, e si risveglierà. Essi adunque gridavano con gran voce, e si facevano delle talgliature, secondo il lor costume, con coltelli, e con lancette, fino a spandersi il sangue addosso. E quando il mezzodì fu passato, ed essi ebbero profetizzato fino all'ora che si offerisce l'offerta, non essendovi nè voce, nè chi rispondesse, nè chi attendesse a ciò che facevano, Elia disse a tutto il popolo: Accostatevi a me. E tutto il popolo si accostò a lui. Ed egli racconciò l'altare del Signore ch'era stato disfatto. Poi Elia prese dodici pietre, secondo il numero delle tribù dei figliuoli di Giacobbe, al quale il Signore avea detto: Il tuo nome sarà Israele. E di quelle pietre edificò un altare al Nome del Signore, e fece d'intorno all'altare un condotto della capacità d'intorno a due staia di semenza. Poi ordinò le legne, e tagliò il giovenco a pezzi, e lo mise sopra le legne. E disse: empiete quattro vasi d'acqua, e spandetela sopra l'olocausto, e sopra le legne. Poi disse: Fatelo la seconda volta. Ed essi lo fecero la seconda volta. Poi disse: Fatelo la terza volta. Ed essi lo fecero la terza volta; talchè l'acqua andava intorno all'altare, ed anche empiè il condotto. E in su l'ora che si offerisce l'offerta, il profeta Elia si accostò, e disse: Signore Iddio d'Abrahamo, d'Isacco, e d'Israele, conoscasi oggi che tu sei Dio in Israele, e che io son tuo servitore, e che per la tua parola io ho fatte tutte queste cose. Rispondimi, Signore, rispondimi; acciocchè questo popolo conosca che tu, Signore, sei l'Iddio, e che tu hai rivolto il cuor loro indietro. Allora cadde fuoco del Signore, e consumò l'olocausto, e le legne, e le pietre, e la polvere, e lambì l'acqua che era nel condotto. E tutto il popolo, avendo ciò veduto, cadde sopra la sua faccia, e disse: Il Signore è l'Iddio, il Signore è l'Iddio. Ed Elia disse loro: Prendete i profeti di Baal, non iscampine alcuno. Ed essi li presero. Ed Elia li fece scendere al torrente Chison, e quivi li scannò.