Primo libro di Samuele 1:12-20
Primo libro di Samuele 1:12-20 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
La sua preghiera davanti al SIGNORE si prolungava, ed Eli osservava la bocca di lei. Anna parlava in cuor suo e si muovevano soltanto le sue labbra, ma non si sentiva la sua voce; perciò Eli credette che fosse ubriaca, e le disse: «Quanto durerà questa tua ubriachezza? Va’ a smaltire il tuo vino!» Ma Anna rispose e disse: «No, mio signore, io sono una donna tribolata nello spirito e non ho bevuto vino né bevanda alcolica, ma stavo solo aprendo il mio cuore davanti al SIGNORE. Non prendere la tua serva per una donna da nulla; perché l’eccesso del mio dolore e della mia tristezza mi ha fatto parlare fino ad ora». Ed Eli replicò: «Va’ in pace e il Dio d’Israele esaudisca la preghiera che gli hai rivolta!» Lei rispose: «Possa la tua serva trovare grazia agli occhi tuoi!» Così la donna se ne andò per la sua via, mangiò, e il suo aspetto non fu più quello di prima. L’indomani lei e suo marito si alzarono di buon’ora e si prostrarono davanti al SIGNORE; poi partirono e ritornarono a casa loro, a Rama. Elcana si unì ad Anna, sua moglie, e il SIGNORE si ricordò di lei. Nel corso dell’anno Anna concepì e partorì un figlio, che chiamò Samuele, perché disse: «L’ho chiesto al SIGNORE».
Primo libro di Samuele 1:12-20 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
La sua preghiera davanti al Signore si prolungava, ed Eli osservava la bocca di lei. Anna parlava in cuor suo e si movevano soltanto le sue labbra, ma non si sentiva la sua voce; perciò Eli credette che fosse ubriaca e le disse: «Quanto durerà questa tua ubriachezza? Va' a smaltire il tuo vino!» Ma Anna rispose e disse: «No, mio signore, io sono una donna tribolata nello spirito e non ho bevuto vino né bevanda alcolica, ma stavo solo aprendo il mio cuore davanti al Signore. Non prendere la tua serva per una donna da nulla; perché l'eccesso del mio dolore e della mia tristezza mi ha fatto parlare fino ad ora». Ed Eli replicò: «Va' in pace e il Dio d'*Israele esaudisca la preghiera che gli hai rivolta!» Lei rispose: «Possa la tua serva trovare grazia agli occhi tuoi!» Cosí la donna se ne andò per la sua via, mangiò, e il suo aspetto non fu piú quello di prima. L'indomani lei e suo marito si alzarono di buon'ora e si prostrarono davanti al Signore; poi partirono e ritornarono a casa loro, a Rama. Elcana si uní ad Anna, sua moglie, e il Signore si ricordò di lei. Nel corso dell'anno, Anna concepí e partorí un figlio, che chiamò *Samuele; perché disse, l'ho chiesto al Signore.
Primo libro di Samuele 1:12-20 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Anna continuò a pregare il Signore per molto tempo, mentre Eli la guardava. Anna pregava in silenzio: muoveva le labbra ma la sua voce non si sentiva. Per questo Eli la prese per ubriaca e le disse: — Per quanto tempo ancora sarai ubriaca? Vai a smaltire il tuo vino! — Non ho bevuto né vino né bevande forti, — rispose Anna; — sono soltanto una donna infelice che ha aperto il cuore al Signore. Non considerarmi una donna da poco: ho pregato così a lungo per la tristezza e l’umiliazione. Allora Eli le disse: — Va’ in pace! Che il Dio d'Israele ti conceda quel che gli hai domandato. — E tu, — rispose Anna, — ti prego, sii ben disposto nei miei confronti. Poi se ne andò, e, finalmente, prese un po’ di cibo: la tristezza era scomparsa dal suo volto. Il giorno dopo Elkana e la sua famiglia si alzarono di buon mattino, si inchinarono davanti al Signore e fecero ritorno alla loro casa, a Rama. Elkana si unì a sua moglie Anna, e il Signore esaudì la preghiera che la donna aveva fatto. Anna restò incinta e, a suo tempo, diede alla luce un figlio. Lo chiamò Samuele, «perché — diceva — l’ho domandato al Signore».
Primo libro di Samuele 1:12-20 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
Ora, mentre ella moltiplicava in orazioni davanti al Signore, Eli pose mente alla bocca di essa. E Anna parlava entro a sè stessa, e le si movevano sol le labbra, e non si udiva la sua voce; onde Eli reputò che fosse ebbra; e le disse: Infino a quando farai l'ebbra? cacciati il tuo vino d'addosso. Ma Anna rispose, e disse: No, signor mio; io sono una donna tribolata nello spirito, e non ho bevuto nè vino, nè cervogia; anzi spando l'anima mia davanti al Signore. Non agguagliar la tua servente alle ree femmine; perciocchè per la gravezza del mio lamento, e del mio rammarico, io ho parlato infino ad ora. Ed Eli rispose, e disse: Vattene in pace; l'Iddio d'Israele ti conceda la richiesta che tu gli hai fatta. Ed ella gli disse: Trovi la tua servente grazia appo te. Poi quella donna se ne andò al suo cammino, e mangiò; e la sua faccia non fu più quale era prima. Poi Elcana, e i suoi, si levarono la mattina, e adorarono davanti al Signore; e se ne ritornarono, e vennero in casa loro, in Rama. Ed Elcana conobbe Anna sua moglie, e il Signore si ricordò di lei. E al termine del tempo, dopo che Anna ebbe conceputo, ella partorì un figliuolo, e gli pose nome Samuele; perciocchè disse ella, io l'ho chiesto al Signore.