Prima lettera ai Tessalonicesi 4:9-18
Prima lettera ai Tessalonicesi 4:9-18 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Quanto all’amore fraterno non avete bisogno che io ve ne scriva, poiché voi stessi avete imparato da Dio ad amarvi gli uni gli altri, e veramente lo fate verso tutti i fratelli che sono nell’intera Macedonia. Ma vi esortiamo, fratelli, ad abbondare in questo sempre di più, e a cercare di vivere in pace, di fare i fatti vostri e di lavorare con le vostre mani, come vi abbiamo ordinato di fare, affinché camminiate dignitosamente verso quelli di fuori e non abbiate bisogno di nessuno. Fratelli, non vogliamo che siate nell’ignoranza riguardo a quelli che dormono, affinché non siate tristi come gli altri che non hanno speranza. Infatti, se crediamo che Gesù morì e risuscitò, crediamo pure che Dio, per mezzo di Gesù, ricondurrà con lui quelli che si sono addormentati. Poiché questo vi diciamo mediante la parola del Signore: che noi viventi, i quali saremo rimasti fino alla venuta del Signore, non precederemo quelli che si sono addormentati; perché il Signore stesso, con un ordine, con voce d’arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e prima risusciteranno i morti in Cristo; poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo rapiti insieme con loro, sulle nuvole, a incontrare il Signore nell’aria; e così saremo sempre con il Signore. Consolatevi dunque gli uni gli altri con queste parole.
Prima lettera ai Tessalonicesi 4:9-18 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Quanto all'amore fraterno non avete bisogno che io ve ne scriva, giacché voi stessi avete imparato da Dio ad amarvi gli uni gli altri, e veramente lo fate verso tutti i fratelli che sono nell'intera Macedonia. Ma vi esortiamo, fratelli, ad abbondare in questo sempre di piú, e a cercare di vivere in pace, di fare i fatti vostri e di lavorare con le vostre mani, come vi abbiamo ordinato di fare, affinché camminiate dignitosamente verso quelli di fuori e non abbiate bisogno di nessuno. Fratelli, non vogliamo che siate nell'ignoranza riguardo a quelli che dormono, affinché non siate tristi come gli altri che non hanno speranza. Infatti, se crediamo che Gesú morí e risuscitò, crediamo pure che Dio, per mezzo di Gesú, ricondurrà con lui quelli che si sono addormentati. Poiché questo vi diciamo mediante la parola del Signore: che noi viventi, i quali saremo rimasti fino alla venuta del Signore, non precederemo quelli che si sono addormentati; perché il Signore stesso, con un ordine, con voce d'arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e prima risusciteranno i morti in Cristo; poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo rapiti insieme con loro, sulle nuvole, a incontrare il Signore nell'aria; e cosí saremo sempre con il Signore. Consolatevi dunque gli uni gli altri con queste parole.
Prima lettera ai Tessalonicesi 4:9-18 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Per quel che riguarda l’amore fraterno, non avete bisogno che io vi scriva nulla. Voi stessi, infatti, avete imparato da Dio ad amarvi gli uni gli altri e manifestate questo amore verso tutti i nostri fratelli che abitano nell’intera Macedonia. Ma io vi incoraggio a fare sempre meglio. Fate il possibile per vivere in pace; curate i vostri impegni e guadagnatevi da vivere con il vostro lavoro, come vi ho insegnato. Così, quelli che non sono cristiani, avranno rispetto del vostro modo di vivere, e voi non sarete di peso a nessuno. Fratelli, voglio che siate ben istruiti su ciò che riguarda i morti: non dovete continuare a essere tristi come gli altri, come quelli che non hanno nessuna speranza. Noi crediamo che Gesù è morto e poi è risuscitato. Allo stesso modo, crediamo che Dio riporterà alla vita, insieme con Gesù, quelli che sono morti credendo in lui. Come ci ha insegnato il Signore, io vi dico questo: noi che siamo vivi e che saremo ancora in vita quando verrà il Signore, non avremo alcun vantaggio su quelli che saranno già morti. Infatti in quel giorno sentiremo un ordine, la voce dell'arcangelo e il suono della tromba di Dio. Il Signore scenderà dal cielo, e allora quelli che sono morti credendo in lui risorgeranno per primi. Noi, che saremo ancora vivi, saremo portati in alto, tra le nubi, insieme con loro, per incontrare il Signore. E da quel momento saremo sempre con il Signore. Dunque, consolatevi a vicenda, con questi insegnamenti.
Prima lettera ai Tessalonicesi 4:9-18 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
Ora, quant'è all'amor fraterno, voi non avete bisogno ch'io ve ne scriva; perciocchè voi stessi siete insegnati da Dio ad amarvi gli uni gli altri. Perciocchè lo stesso fate voi ancora inverso tutti i fratelli, che sono in tutta la Macedonia; or vi esortiamo, fratelli, che in ciò vie più abbondiate. E procacciate studiosamente di vivere in quiete, e di fare i fatti vostri, e di lavorar colle proprie mani, siccome vi abbiamo ordinato. Acciocchè camminiate onestamente inverso que' di fuori, e non abbiate bisogno di cosa alcuna. ORA, fratelli, noi non vogliamo che siate in ignoranza intorno a quelli che dormono; acciocchè non siate contristati, come gli altri che non hanno speranza. Poichè, se crediamo che Gesù è morto, ed è risuscitato, Iddio ancora addurrà con lui quelli che dormono in Gesù. Perciocchè noi vi diciamo questo per parola del Signore: che noi viventi, che sarem rimasti fino alla venuta del Signore, non andremo innanzi a coloro che dormono. Perciocchè il Signore stesso, con acclamazion di conforto, con voce di arcangelo, e con tromba di Dio, discenderà dal cielo; e quelli che son morti in Cristo risusciteranno primieramente. Poi noi viventi, che saremo rimasti, saremo insieme con loro rapiti nelle nuvole, a scontrare il Signore nell'aria; e così saremo sempre col Signore. Consolatevi adunque gli uni gli altri con queste parole.