Secondo libro delle Cronache 16:12-14
Secondo libro delle Cronache 16:12-14 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Il trentanovesimo anno del suo regno Asa ebbe una malattia ai piedi. La sua malattia fu gravissima; tuttavia, nella sua malattia, non ricorse al SIGNORE, ma ai medici. Poi Asa si addormentò con i suoi padri; morì il quarantunesimo anno del suo regno e fu sepolto nella tomba che egli aveva fatto scavare per sé nella città di Davide. Fu steso sopra un letto pieno di profumi e di varie specie di aromi composti con arte di profumiere, e ne bruciarono una grandissima quantità in suo onore.
Secondo libro delle Cronache 16:12-14 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Il trentanovesimo anno del suo regno, Asa ebbe una malattia ai piedi; la sua malattia fu gravissima; e, tuttavia, nella sua malattia non ricorse al Signore, ma ai medici. Poi Asa si addormentò con i suoi padri; morí il quarantunesimo anno del suo regno, e fu sepolto nella tomba che egli aveva fatto scavare per sé nella *città di *Davide. Fu steso sopra un letto pieno di profumi e di varie specie d'aromi composti con arte di profumiere; e ne bruciarono una grandissima quantità in suo onore.
Secondo libro delle Cronache 16:12-14 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Nel trentanovesimo anno del suo regno, Asa fu colpito da una grave malattia ai piedi. Neppure in questa grave malattia egli cercò l’aiuto del Signore, preferì invece ricorrere solo ai medici. Asa morì nel quarantunesimo anno di regno. Lo seppellirono nella tomba che si era fatto scavare nella Città di Davide. Lo deposero su un giaciglio cosparso di vari profumi e di unguenti preparati con arte. Bruciarono in suo onore una grande quantità di profumi.
Secondo libro delle Cronache 16:12-14 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
Ed Asa, l'anno trentanovesimo del suo regno, infermò de' piedi, e la sua infermità fu strema, e pure ancora nella sua infermità egli non ricercò il Signore, anzi i medici. Ed Asa giacque co' suoi padri, e morì l'anno quarantunesimo del suo regno; e fu seppellito nella sua sepoltura, la quale egli si avea cavata nella Città di Davide; e fu posto in un cataletto che egli avea empiuto d'aromati, e d'odori composti per arte di profumiere; e gliene fu arsa una grandissima quantità.