Secondo libro delle Cronache 5:1-10
Secondo libro delle Cronache 5:1-10 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Così fu compiuta tutta l’opera che Salomone fece eseguire per la casa del SIGNORE. Salomone fece portare l’argento, l’oro e tutti gli utensili che Davide suo padre aveva consacrati, e li mise nei tesori della casa di Dio. Allora Salomone convocò a Gerusalemme gli anziani d’Israele e tutti i capi delle tribù, cioè i grandi delle famiglie patriarcali dei figli d’Israele, per portare su l’arca del patto del SIGNORE, dalla città di Davide, cioè da Sion. Tutti gli uomini d’Israele si radunarono presso il re per la festa che cadeva il settimo mese. Arrivati che furono tutti gli anziani d’Israele, i Leviti presero l’arca e portarono su l’arca, la tenda di convegno e tutti gli utensili sacri che erano nella tenda. I sacerdoti e i Leviti eseguirono il trasporto. Il re Salomone e tutta la comunità d’Israele, convocata presso di lui, si raccolsero davanti all’arca, e sacrificarono pecore e buoi in tal quantità da non potersi contare né calcolare. I sacerdoti portarono l’arca del patto del SIGNORE al luogo destinatole, nel santuario della casa, nel luogo santissimo, sotto le ali dei cherubini; poiché i cherubini avevano le ali spiegate sopra il posto dell’arca, e coprivano dall’alto l’arca e le sue stanghe. Le stanghe avevano una tale lunghezza che le loro estremità si vedevano sporgere dall’arca, davanti al santuario, ma non si vedevano dal di fuori. Esse sono rimaste là fino a oggi. Nell’arca non c’era altro se non le due tavole di pietra che Mosè vi aveva deposte sull’Oreb, quando il SIGNORE fece il patto con i figli d’Israele, dopo che questi furono usciti dal paese d’Egitto.
Secondo libro delle Cronache 5:1-10 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Cosí fu compiuta tutta l'opera che *Salomone fece eseguire per la casa del Signore. Salomone fece portare l'argento, l'oro e tutti gli utensili che *Davide suo padre aveva consacrati, e li mise nei tesori della casa di Dio. Allora Salomone convocò a *Gerusalemme gli *anziani d'*Israele e tutti i capi delle tribú, cioè i grandi delle famiglie patriarcali dei figli d'Israele, per portar su l'*arca del patto del Signore, dalla *città di Davide, cioè da *Sion. Tutti gli uomini d'Israele si radunarono presso il re per la *festa che cadeva il settimo mese. Arrivati che furono tutti gli anziani d'Israele, i *Leviti presero l'arca; e portarono su l'arca, la *tenda di convegno, e tutti gli utensili sacri che erano nella tenda. I *sacerdoti e i Leviti eseguirono il trasporto. Il re Salomone e tutta la comunità d'Israele, convocata presso di lui, si raccolsero davanti all'arca, e sacrificarono pecore e buoi in tal quantità da non potersi contare né calcolare. I sacerdoti portarono l'arca del patto del Signore al luogo destinatole, nel *santuario della casa, nel luogo santissimo, sotto le ali dei *cherubini; poiché i cherubini avevano le ali spiegate sopra il posto dell'arca, e coprivano dall'alto l'arca e le sue stanghe. Le stanghe avevano una tale lunghezza che le loro estremità si vedevano sporgere dall'arca, davanti al santuario, ma non si vedevano dal di fuori. Esse sono rimaste là fino a oggi. Nell'arca non c'era altro se non le due tavole di pietra che *Mosè vi aveva deposte sull'Oreb, quando il Signore fece il patto con i figli d'Israele, dopo che questi furono usciti dal paese d'Egitto.
Secondo libro delle Cronache 5:1-10 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Quando Salomone ebbe finito tutti i lavori per il tempio, fece trasportare quel che suo padre Davide aveva destinato al culto: l’argento, l’oro, e gli oggetti d'ogni genere, e li mise nel tesoro del tempio. Salomone convocò a Gerusalemme tutte le autorità d'Israele, i capi delle tribù e delle famiglie degli Israeliti. Si doveva infatti trasportare l’arca dell'alleanza del Signore dalla Città di Davide, chiamata anche Sion, al tempio. Tutti gli Israeliti si riunirono in presenza del re per la festa che si celebra nel settimo mese. Quando le autorità d'Israele furono presenti, i leviti sollevarono l’arca, e i sacerdoti leviti la trasportarono fino al tempio, con la tenda dell'incontro e con i suoi oggetti sacri. Il re Salomone e l’assemblea degli Israeliti si riunirono davanti all’arca e offrirono in sacrificio un numero incalcolabile di pecore e buoi. Quindi i sacerdoti introdussero l’arca dell'alleanza del Signore nel santuario del tempio, nel luogo santissimo, e la collocarono sotto le ali dei cherubini. Le ali aperte dei cherubini, infatti, coprivano l’arca e le stanghe che servivano a trasportarla. Esse erano molto lunghe. Chi stava nel luogo santo poteva vederne sporgere le estremità dall’arca, ma da altri punti non si vedevano. Ancor oggi tutto è come allora. L’arca conteneva solo le due tavole che Mosè vi aveva messo al monte Oreb. Erano le tavole dell’alleanza stabilita dal Signore con il popolo d'Israele quando uscì dall’Egitto.
Secondo libro delle Cronache 5:1-10 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
Ora, quando tutto il lavoro, che Salomone faceva fare per la Casa del Signore, fu compiuto, Salomone portò le cose consacrate da Davide, suo padre, e l'argento, e l'oro, e tutti i vasellamenti, ne' tesori della Casa di Dio. ALLORA Salomone adunò in Gerusalemme gli Anziani d'Israele, e tutti i capi delle tribù, i principali delle famiglie paterne de' figliuoli d'Israele, per trasportar l'Arca del Patto del Signore dalla città di Davide, che è Sion. E tutti gli uomini principali d'Israele furono adunati appresso del re, alla festa solenne, che è al settimo mese. Quando dunque tutti gli Anziani d'Israele furono venuti, i Leviti levarono l'Arca in su le loro spalle; e trasportarono l'Arca, e il Tabernacolo della convenenza, e tutti i sacri arredi ch'erano nel Tabernacolo. I sacerdoti e i Leviti trasportarono queste cose. Or il re Salomone, e tutta la raunanza degl'Israeliti, che si erano adunati appresso di lui, stavano davanti all'Arca, sacrificando pecore e buoi, in tanto numero, che non si potevano nè contare, nè annoverare. Ed i sacerdoti portarono l'Arca del Patto del Signore nel suo luogo, nell'Oracolo della Casa, nel luogo Santissimo, sotto alle ale de' Cherubini. E i Cherubini spandevano le ale sopra il luogo dell'Arca, e coprivano l'Arca, e le sue stanghe, disopra. Ed essi tirarono fuori le stanghe per tutta la lor lunghezza; talchè i capi di esse si vedevano fuor dell'Arca, nella parte d'innanzi dell'Oracolo; e non si videro più fuori; e sono restate quivi infino a questo giorno. Dentro all'Arca non vi era nulla, se non le due tavole che Mosè vi avea messe in Horeb, quando il Signore fece patto co' figliuoli d'Israele, dopo che furono usciti di Egitto.