Seconda lettera di Pietro 1:1-21
Seconda lettera di Pietro 1:1-21 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Simon Pietro, servo e apostolo di Gesù Cristo, a coloro che hanno ottenuto una fede preziosa quanto la nostra nella giustizia del nostro Dio e Salvatore Gesù Cristo: grazia e pace vi siano moltiplicate nella conoscenza di Dio e di Gesù, il nostro Signore. La sua potenza divina ci ha donato tutto ciò che riguarda la vita e la pietà mediante la conoscenza di colui che ci ha chiamati con la propria gloria e virtù. Attraverso queste ci sono state elargite le sue preziose e grandissime promesse perché per mezzo di esse voi diventaste partecipi della natura divina, dopo essere sfuggiti alla corruzione che è nel mondo a causa della concupiscenza. Voi, per questa stessa ragione, mettendoci da parte vostra ogni impegno, aggiungete alla vostra fede la virtù, alla virtù la conoscenza, alla conoscenza l’autocontrollo, all’autocontrollo la pazienza, alla pazienza la pietà, alla pietà l’affetto fraterno e all’affetto fraterno l’amore. Perché se queste cose si trovano e abbondano in voi, non vi renderanno né pigri, né sterili nella conoscenza del nostro Signore Gesù Cristo. Ma colui che non ha queste cose è cieco oppure miope, avendo dimenticato di essere stato purificato dei suoi vecchi peccati. Perciò, fratelli, impegnatevi sempre di più a rendere sicura la vostra vocazione ed elezione, perché, così facendo, non inciamperete mai. In questo modo infatti vi sarà ampiamente concesso l’ingresso nel regno eterno del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo. Perciò avrò cura di ricordarvi continuamente queste cose, benché le conosciate e siate saldi nella verità che è presso di voi. E ritengo che sia giusto, finché sono in questa tenda, di tenervi desti ricordandovele. So che presto dovrò lasciare questa mia tenda, come il Signore nostro Gesù Cristo mi ha fatto sapere. Ma mi impegnerò affinché dopo la mia partenza abbiate sempre modo di ricordarvi di queste cose. Infatti vi abbiamo fatto conoscere la potenza e la venuta del nostro Signore Gesù Cristo, non perché siamo andati dietro a favole abilmente inventate, ma perché siamo stati testimoni oculari della sua maestà. Egli, infatti, ricevette da Dio Padre onore e gloria quando la voce giunta a lui dalla magnifica gloria gli disse: «Questi è il mio diletto Figlio, nel quale mi sono compiaciuto». E noi l’abbiamo udita questa voce che veniva dal cielo, quando eravamo con lui sul monte santo. Abbiamo inoltre la parola profetica più salda: farete bene a prestarle attenzione, come a una lampada splendente in luogo oscuro, fino a quando spunti il giorno e la stella mattutina sorga nei vostri cuori. Sappiate prima di tutto questo: che nessuna profezia della Scrittura proviene da un’interpretazione personale; infatti nessuna profezia venne mai dalla volontà dell’uomo, ma degli uomini hanno parlato da parte di Dio, perché sospinti dallo Spirito Santo.
Seconda lettera di Pietro 1:1-21 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
*Simon *Pietro, servo e *apostolo di Gesú Cristo, a coloro che hanno ottenuto una fede preziosa quanto la nostra nella giustizia del nostro Dio e Salvatore Gesú Cristo: grazia e pace vi siano moltiplicate nella conoscenza di Dio e di Gesú, il nostro Signore. La sua potenza divina ci ha donato tutto ciò che riguarda la vita e la pietà mediante la conoscenza di colui che ci ha chiamati con la propria gloria e virtú. Attraverso queste ci sono state elargite le sue preziose e grandissime promesse perché per mezzo di esse voi diventaste partecipi della natura divina dopo essere sfuggiti alla corruzione che è nel mondo a causa della concupiscenza. Voi, per questa stessa ragione, mettendoci da parte vostra ogni impegno, aggiungete alla vostra fede la virtú; alla virtú la conoscenza; alla conoscenza l'autocontrollo; all'autocontrollo la pazienza; alla pazienza la pietà; alla pietà l'affetto fraterno; e all'affetto fraterno l'amore. Perché se queste cose si trovano e abbondano in voi, non vi renderanno né pigri, né sterili nella conoscenza del nostro Signore Gesú Cristo. Ma colui che non ha queste cose, è cieco oppure miope, avendo dimenticato di essere stato purificato dei suoi vecchi peccati. Perciò, fratelli, impegnatevi sempre di piú a render sicura la vostra vocazione ed elezione; perché, cosí facendo, non inciamperete mai. In questo modo infatti vi sarà ampiamente concesso l'ingresso nel regno eterno del nostro Signore e Salvatore Gesú Cristo. Perciò avrò cura di ricordarvi continuamente queste cose, benché le conosciate e siate saldi nella verità che è presso di voi. E ritengo che sia giusto, finché sono in questa tenda, di tenervi desti con le mie esortazioni. So che presto dovrò lasciare questa mia tenda, come il Signore nostro Gesú Cristo mi ha fatto sapere. Ma mi impegnerò affinché dopo la mia partenza abbiate sempre modo di ricordarvi di queste cose. Infatti vi abbiamo fatto conoscere la potenza e la venuta del nostro Signore Gesú Cristo, non perché siamo andati dietro a favole abilmente inventate, ma perché siamo stati testimoni oculari della sua maestà. Egli, infatti, ricevette da Dio Padre onore e gloria quando la voce giunta a lui dalla magnifica gloria gli disse: «Questi è il mio diletto Figlio, nel quale mi sono compiaciuto». E noi l'abbiamo udita questa voce che veniva dal cielo, quando eravamo con lui sul monte santo. Abbiamo inoltre la parola *profetica piú salda: farete bene a prestarle attenzione, come a una lampada splendente in luogo oscuro, fino a quando spunti il giorno e la stella mattutina sorga nei vostri cuori. Sappiate prima di tutto questo: che nessuna profezia della Scrittura proviene da un'interpretazione personale; infatti nessuna profezia venne mai dalla volontà dell'uomo, ma degli uomini hanno parlato da parte di Dio, perché sospinti dallo Spirito Santo.
Seconda lettera di Pietro 1:1-21 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Io, Simon Pietro, servo e *apostolo di Gesù *Cristo, scrivo a voi che dalla generosità di Gesù Cristo, nostro Dio e nostro Salvatore, avete ricevuto una fede preziosa come la nostra. La grazia e la pace siano date a voi con abbondanza, mediante la conoscenza di Dio e di Gesù nostro Signore. La divina potenza di Cristo ci ha dato tutto ciò che è necessario per vivere santamente. Perché egli ci ha fatto conoscere Dio, il quale ci ha chiamati con la sua gloria e la sua potenza. Egli ci ha donato quelle cose grandi e preziose che erano state promesse, perché anche voi, fuggendo la corruzione dei vizi di questo mondo, diventiate partecipi della natura di Dio. Quindi fate ogni sforzo perché accanto alla vostra fede vi sia una vita virtuosa, e accanto alla vita virtuosa vi sia la conoscenza di Dio. E chi conosce Dio impari a controllarsi, a sopportare coraggiosamente le difficoltà e ad adorare il Signore. Infine, amatevi fraternamente gli uni gli altri. Se questi doni si trovano in voi con abbondanza, non vivrete nell’ozio e avanzerete nella conoscenza di Gesù Cristo nostro Signore. Chi non li possiede, invece, è come un cieco; non sa dove va, è incapace di vedere, dimentica che Dio lo ha liberato dai suoi peccati di un tempo. Dunque, fratelli, cercate di non dimenticare mai che Dio vi ha scelti e vi ha chiamati. Così facendo, non potrete cadere nel male. Anzi, sarà ampiamente aperta per voi la porta del *regno eterno di Gesù Cristo, nostro Signore e nostro Salvatore. Perciò io vi ricorderò sempre queste cose, anche se voi già le sapete e rimanete fermi nella verità che avete ricevuto. Penso che sia giusto tenervi svegli con le mie esortazioni, finché sono ancora in vita. So che tra poco tempo dovrò lasciare questa vita terrena: il nostro Signore Gesù Cristo me lo ha fatto capire. Ma farò in modo che anche dopo la mia morte voi possiate ricordarvi di queste cose. Infatti quando vi abbiamo parlato di Gesù Cristo nostro Signore venuto in questo mondo e della sua grande potenza, non ci siamo serviti di storie inventate con astuzia. Noi abbiamo visto proprio con i nostri occhi la sua grandezza. Egli ha davvero ricevuto onore e gloria da Dio Padre. E noi abbiamo udito la voce di Dio onnipotente, mentre eravamo con lui sulla montagna santa. Diceva: «Questo è il Figlio mio: io lo amo e l’ho mandato». Inoltre, abbiamo le parole dei *profeti, degne di fiducia ancor più di prima. E voi farete bene a considerarle con attenzione. Esse sono come una lampada che brilla in un luogo oscuro, fino a quando non comincerà il giorno, e la stella del mattino illuminerà i vostri cuori. Soprattutto sappiate una cosa: gli antichi profeti non parlavano mai di loro iniziativa, ma furono uomini guidati dallo *Spirito Santo, e parlarono in nome di Dio. Perciò nessuno può spiegare con le sue sole forze le profezie che ci sono nella Bibbia.
Seconda lettera di Pietro 1:1-21 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
SIMON PIETRO, servitore ed apostolo di Gesù Cristo, a coloro che hanno ottenuta fede di pari prezzo che noi, nella giustizia dell'Iddio e Salvator nostro, Gesù Cristo; grazia e pace vi sia moltiplicata nella conoscenza di Dio, e di Gesù, nostro Signore. SICCOME la sua potenza divina ci ha donate tutte le cose, che appartengono alla vita ed alla pietà, per la conoscenza di colui che ci ha chiamati per la sua gloria e virtù; per le quali ci son donate le preziose e grandissime promesse; acciocchè per esse voi siate fatti partecipi della natura divina, essendo fuggiti dalla corruzione in concupiscenza, che è nel mondo; voi ancora simigliantemente, recando a questo stesso ogni studio, sopraggiungete alla fede vostra la virtù, e alla virtù la conoscenza; e alla conoscenza la continenza, e alla continenza la sofferenza, e alla sofferenza la pietà; e alla pietà l'amor fraterno, e all'amor fraterno la carità. Perciocchè, se queste cose sono ed abbondano in voi, non vi renderanno oziosi, nè sterili nella conoscenza del Signor nostro Gesù Cristo. Poichè colui nel quale queste cose non sono, è cieco, di corta vista, avendo dimenticato il purgamento de' suoi vecchi peccati. Perciò, fratelli, vie più studiatevi di render ferma la vostra vocazione ed elezione; perciocchè, facendo queste cose, non v'intopperete giammai. Imperocchè così vi sarà copiosamente porta l'entrata all'eterno regno del Signor nostro Gesù Cristo. Perciò io non trascurerò di rammemorarvi del continuo queste cose; benchè siate già intendenti, e confermati nella presente verità. Or io stimo esser cosa ragionevole, che, mentre io sono in questa tenda, io vi risvegli per ricordo; sapendo che fra poco la mia tenda ha da essere posta giù; siccome ancora il Signor nostro Gesù Cristo me l'ha dichiarato. Ma io mi studierò che ancora, dopo la mia partenza, abbiate il modo di rammemorarvi frequentemente queste cose. Poichè non vi abbiamo data a conoscer la potenza e l'avvenimento del Signor nostro Gesù Cristo, andando dietro a favole artificiosamente composte; ma essendo stati spettatori della maestà di esso. Perciocchè egli ricevette da Dio Padre onore e gloria, essendogli recata una cotal voce dalla magnifica gloria: Questi è il mio diletto Figliuolo, nel quale io ho preso il mio compiacimento. E noi udimmo questa voce recata dal cielo, essendo con lui sul monte santo. Noi abbiamo ancora la parola profetica più ferma, alla quale fate bene di attendere, come ad una lampana rilucente in un luogo scuro, finchè schiarisca il giorno, e che la stella mattutina sorga ne' cuori vostri; sapendo questo imprima, che alcuna profezia della scrittura non è di particolare interpretazione. Perciocchè la profezia non fu già recata per volontà umana; ma i santi uomini di Dio hanno parlato, essendo sospinti dallo Spirito Santo.