Secondo libro di Samuele 16:11-12
Secondo libro di Samuele 16:11-12 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Poi Davide disse ad Abisai e a tutti i suoi servitori: «Ecco, mio figlio, uscito dalle mie viscere, cerca di togliermi la vita! Quanto più lo può fare ora questo Beniaminita! Lasciate che egli maledica, perché gliel’ha ordinato il SIGNORE. Forse il SIGNORE avrà riguardo alla mia afflizione e mi farà del bene in cambio delle maledizioni di oggi».
Secondo libro di Samuele 16:11-12 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Poi Davide disse ad Abisai e a tutti i suoi servitori: «Ecco, mio figlio, uscito dalle mie viscere, cerca di togliermi la vita! Quanto piú lo può fare ora questo *Beniaminita! Lasciate che egli maledica, perché gliel'ha ordinato il Signore. Forse il Signore avrà riguardo alla mia afflizione e mi farà del bene in cambio delle maledizioni di oggi».
Secondo libro di Samuele 16:11-12 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Rivolto ad Abisai e a tutti i suoi, Davide aggiunse: — Perfino un mio figlio, che io ho messo al mondo, cerca di togliermi la vita. Perché vi meravigliate di questo Beniaminita? Lasciate che mi maledica, il Signore gliel’ha ordinato. E forse il Signore vedrà il mio dolore e un giorno mi darà felicità in cambio della sua maledizione di oggi.
Secondo libro di Samuele 16:11-12 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
Davide, oltre a ciò, disse ad Abisai, e a tutti i suoi servitori: Ecco, il mio figliuolo, ch'è uscito delle mie interiora, cerca di tormi la vita; quanto più ora lo può fare un Beniaminita? lasciatelo, ch'egli maledica pure; perciocchè il Signore glielo ha detto. Forse il Signore riguarderà alla mia afflizione, e mi renderà del bene, in luogo della maledizione, della quale costui oggi mi maledice.