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Terza lettera di Giovanni 1:1-14

Terza lettera di Giovanni 1:1-14 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

L’anziano al carissimo Gaio, che io amo nella verità. Carissimo, io prego che in ogni cosa tu prosperi e goda buona salute, come prospera l’anima tua. Mi sono rallegrato molto quando sono venuti alcuni fratelli che hanno reso testimonianza della verità che è in te, del modo in cui tu cammini nella verità. Non ho gioia più grande di questa: sapere che i miei figli camminano nella verità. Carissimo, tu agisci fedelmente in tutto ciò che fai in favore dei fratelli, per di più stranieri. Questi hanno reso testimonianza del tuo amore davanti alla chiesa; e farai bene a provvedere al loro viaggio in modo degno di Dio, perché sono partiti per amore del nome di Cristo, senza prendere niente dai pagani. Noi dobbiamo perciò accogliere tali persone, per collaborare in favore della verità. Ho scritto qualcosa alla chiesa; ma Diotrefe, che aspira ad avere il primato tra di loro, non ci riceve. Perciò, se vengo, io ricorderò le opere che fa, sparlando contro di noi con parole maligne; e non contento di questo, non solo non riceve egli stesso i fratelli, ma a quelli che vorrebbero riceverli impedisce di farlo, e li caccia fuori dalla chiesa. Carissimo, non imitare il male, ma il bene. Chi fa il bene è da Dio; chi fa il male non ha visto Dio. A Demetrio è stata resa testimonianza da tutti e dalla stessa verità; e anche noi gli rendiamo testimonianza e tu sai che la nostra testimonianza è vera. Avrei molte cose da scriverti, ma non voglio farlo con inchiostro e penna, poiché spero di vederti presto, e allora parleremo a voce.

Terza lettera di Giovanni 1:1-14 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

L'*anziano al carissimo Gaio, che io amo nella verità. Carissimo, io prego che in ogni cosa tu prosperi e goda buona salute, come prospera l'anima tua. Mi sono rallegrato molto quando sono venuti alcuni fratelli che hanno reso testimonianza della verità che è in te, del modo in cui tu cammini nella verità. Non ho gioia piú grande di questa: sapere che i miei figli camminano nella verità. Carissimo, tu agisci fedelmente in tutto ciò che fai in favore dei fratelli, per di piú stranieri. Questi hanno reso testimonianza del tuo amore, davanti alla chiesa; e farai bene a provvedere al loro viaggio in modo degno di Dio; perché sono partiti per amore del nome di Cristo, senza prender niente dai pagani. Noi dobbiamo perciò accogliere tali persone, per collaborare in favore della verità. Ho scritto qualcosa alla chiesa; ma Diotrefe, che aspira ad avere il primato tra di loro, non ci riceve. Perciò, se vengo, io ricorderò le opere che fa, sparlando contro di noi con parole maligne; e non contento di questo, non solo non riceve egli stesso i fratelli, ma a quelli che vorrebbero riceverli impedisce di farlo, e li caccia fuori dalla chiesa. Carissimo, non imitare il male, ma il bene. Chi fa il bene è da Dio; chi fa il male non ha visto Dio. A Demetrio è stata resa testimonianza da tutti e dalla stessa verità; e anche noi gli rendiamo testimonianza e tu sai che la nostra testimonianza è vera. Avrei molte cose da scriverti, ma non voglio farlo con inchiostro e penna. Poiché spero di vederti presto, e allora parleremo a voce.

Terza lettera di Giovanni 1:1-14 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

Il vecchio discepolo del Signore scrive al carissimo amico Gaio. Carissimo, so che stai bene spiritualmente, e mi auguro che anche la tua salute sia buona e tutto ti vada bene. Sono venuti alcuni nostri fratelli e hanno raccontato che tu ami la verità e vivi nella verità. Questo mi ha fatto un grandissimo piacere, perché la mia gioia più grande è di sentire che i miei figli vivono nella verità. Carissimo, tu ti comporti bene quando sei ospitale con i fratelli, anche con quelli che non conosci. Essi hanno parlato alla nostra comunità della tua affettuosa accoglienza. Faresti bene ad aiutarli a proseguire la loro missione in modo degno di Dio. Infatti sono partiti al servizio del Signore, senza accettare niente dai pagani. Pertanto, abbiamo l’obbligo di sostenerli, così saremo anche noi collaboratori della verità. Ho scritto una lettera alla vostra comunità. Ma Diòtrefe non mi dà retta, perché gli piace avere sempre il primo posto. Perciò, quando vengo, gli rinfaccerò quello che fa, e le calunnie che diffonde contro di me. Ma non si contenta di questo: rifiuta anche di accogliere i fratelli di passaggio e cerca di impedire ad altri di farlo, minacciando di scacciarli dalla comunità. Carissimo, imita chi fa il bene e non chi fa il male! Chi fa il bene è stato rinnovato da Dio. Chi fa il male non conosce Dio per niente. Tutti parlano bene di Demetrio; anche la verità che egli diffonde è una testimonianza a suo favore. E noi lo confermiamo; tu sai che la nostra testimonianza è vera. Avrei molte cose da scriverti, ma non voglio farlo per lettera. Spero di vederti presto, e allora parleremo direttamente.

Terza lettera di Giovanni 1:1-14 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

L'ANZIANO al diletto Gaio, il quale io amo in verità. Diletto, io desidero che tu prosperi in ogni cosa e stii sano, siccome l'anima tua prospera. Perciocchè io mi son grandemente rallegrato, quando son venuti i fratelli, ed hanno reso testimonianza della tua verità, secondo che tu cammini in verità. Io non ho maggiore allegrezza di questa, d'intendere che i miei figliuoli camminano in verità. Diletto, tu fai da vero fedele, in ciò che tu operi inverso i fratelli, e inverso i forestieri. I quali hanno reso testimonianza della tua carità nel cospetto della chiesa; i quali farai bene d'accomiatar degnamente, secondo Iddio. Poichè si sono dipartiti da' Gentili per lo suo nome, senza prender nulla; noi adunque dobbiamo accoglier que' tali, acciocchè siamo aiutatori alla verità. IO ho scritto alla chiesa; ma Diotrefe, il qual procaccia il primato fra loro, non ci riceve. Perciò, se io vengo, ricorderò le opere ch'egli fa, cianciando di noi con malvage parole; e, non contento di questo, non solo egli non riceve i fratelli, ma ancora impedisce coloro che li vogliono ricevere, e li caccia fuor della chiesa. Diletto, non imitare il male, ma il bene; chi fa bene è da Dio; ma chi fa male non ha veduto Iddio. A Demetrio è resa testimonianza da tutti, e dalla verità stessa; ed ancora noi ne testimoniamo, e voi sapete che la nostra testimonianza è vera. Io avea molte cose da scrivere, ma non voglio scrivertele con inchiostro, e con penna. Ma spero di vederti tosto, ed allora ci parleremo a bocca.