Atti degli Apostoli 20:6-12
Atti degli Apostoli 20:6-12 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Trascorsi i giorni degli Azzimi partimmo da Filippi e, dopo cinque giorni, li raggiungemmo a Troas, dove ci trattenemmo sette giorni. Il primo giorno della settimana, mentre eravamo riuniti per spezzare il pane, Paolo, dovendo partire il giorno seguente, parlava ai discepoli, e prolungò il discorso fino a mezzanotte. Nella sala di sopra, dove eravamo riuniti, c’erano molte lampade; un giovane di nome Eutico, che stava seduto sul davanzale della finestra, fu colto da un sonno profondo, poiché Paolo tirava in lungo il suo dire; egli, sopraffatto dal sonno, precipitò giù dal terzo piano e venne raccolto morto. Ma Paolo scese, si gettò su di lui e, abbracciatolo, disse: «Non vi turbate, perché la sua anima è in lui». Poi risalì, spezzò il pane e prese cibo; e dopo aver ragionato lungamente sino all’alba, partì. Il giovane fu ricondotto vivo, ed essi ne furono oltremodo consolati.
Atti degli Apostoli 20:6-12 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Trascorsi i giorni degli Azzimi, partimmo da *Filippi e, dopo cinque giorni, li raggiungemmo a Troas, dove ci trattenemmo sette giorni. Il primo giorno della settimana, mentre eravamo riuniti per spezzare il pane, Paolo, dovendo partire il giorno seguente, parlava ai discepoli, e prolungò il discorso fino a mezzanotte. Nella sala di sopra, dov'eravamo riuniti, c'erano molte lampade; un giovane di nome Eutico, che stava seduto sul davanzale della finestra, fu colto da un sonno profondo, poiché Paolo tirava in lungo il suo dire; egli, sopraffatto dal sonno, precipitò giú dal terzo piano, e venne raccolto morto. Ma Paolo scese, si gettò su di lui, e, abbracciatolo, disse: «Non vi turbate, perché la sua anima è in lui». Poi risalí, spezzò il pane e prese cibo; e dopo aver ragionato lungamente sino all'alba, partí. Il giovane fu ricondotto vivo, ed essi ne furono oltremodo consolati.
Atti degli Apostoli 20:6-12 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Noi invece lasciammo Filippi dopo le feste pasquali. Con cinque giorni di viaggio li raggiungemmo a Tròade. Qui restammo per una settimana. Il primo giorno della settimana ci riunimmo per la celebrazione della Cena del Signore, e Paolo rimase a parlare con i *discepoli. Siccome il giorno dopo doveva partire, continuò a parlare fino a mezzanotte. La stanza dove c’eravamo riuniti si trovava al piano superiore della casa ed era molto illuminata. Mentre Paolo continuava a parlare, un ragazzo di nome Éutico, che si era seduto sul davanzale della finestra, si addormentò. A un certo punto cadde giù dal terzo piano e fu raccolto morto. Paolo allora scese, si piegò su di lui, lo prese nelle sue braccia e disse: «Calma e coraggio. Éutico è vivo!». Poi risalì nella sala, spezzò il pane e lo mangiò con gli altri. Parlò ancora a lungo e quando spuntò il sole partì. Intanto quel ragazzo era stato portato a casa sano e salvo, con gran sollievo di tutti.
Atti degli Apostoli 20:6-12 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
E noi, dopo i giorni degli azzimi, partimmo da Filippi, e in capo di cinque giorni arrivammo a loro in Troas, dove dimorammo sette giorni. E nel primo giorno della settimana, essendo i discepoli raunati per rompere il pane, Paolo, dovendo partire il giorno seguente, fece loro un sermone, e distese il ragionamento sino a mezzanotte. Or nella sala, ove eravamo raunati, vi erano molte lampane. Ed un certo giovanetto, chiamato per nome Eutico, sedendo sopra la finestra, sopraffatto da profondo sonno, mentre Paolo tirava il suo ragionamento in lungo, traboccato dal sonno, cadde giù dal terzo solaio, e fu levato morto. Ma Paolo, sceso a basso, si gettò sopra lui, e l'abbracciò, e disse: Non tumultuate; perciocchè l'anima sua è in lui. Poi, essendo risalito, ed avendo rotto il pane, e preso cibo, dopo avere ancora lungamente ragionato sino all'alba, si dipartì così. Or menarono quivi il fanciullo vivente, onde furono fuor di modo consolati.