Atti degli Apostoli 27:21-26
Atti degli Apostoli 27:21-26 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Dopo che furono rimasti per lungo tempo senza mangiare, Paolo si alzò in mezzo a loro e disse: «Uomini, bisognava darmi ascolto e non partire da Creta, per evitare questo pericolo e questa perdita. Ora però vi esorto a stare di buon animo, perché non vi sarà perdita della vita per nessuno di voi ma solo della nave. Poiché un angelo del Dio al quale appartengo, e che io servo, mi è apparso questa notte, dicendo: “Paolo, non temere; bisogna che tu compaia davanti a Cesare, ed ecco, Dio ti ha dato tutti quelli che navigano con te”. Perciò, uomini, state di buon animo, perché ho fede in Dio che avverrà come mi è stato detto. Dovremo però essere gettati sopra un’isola».
Atti degli Apostoli 27:21-26 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Dopo che furono rimasti per lungo tempo senza mangiare, Paolo si alzò in mezzo a loro, e disse: «Uomini, bisognava darmi ascolto e non partire da Creta, per evitare questo pericolo e questa perdita. Ora però vi esorto a stare di buon animo, perché non vi sarà perdita della vita per nessuno di voi ma solo della nave. Poiché un angelo del Dio, al quale appartengo e che io servo, mi è apparso questa notte, dicendo: “Paolo, non temere; bisogna che tu compaia davanti a *Cesare, ed ecco, Dio ti ha dato tutti quelli che navigano con te”. Perciò, uomini, state di buon animo, perché ho fede in Dio che avverrà come mi è stato detto. Dovremo però essere gettati sopra un'isola».
Atti degli Apostoli 27:21-26 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Da molto tempo nessuno più mangiava. Allora Paolo si alzò in mezzo ai passeggeri e disse: «Amici, se mi davate ascolto e non partivamo da Creta, avremmo evitato questo pericolo e questo danno. Ora però vi raccomando di avere coraggio. Soltanto la nave andrà perduta: ma nessuno di noi morirà. Questa notte, infatti, mi è apparso un *angelo di quel Dio che io servo e al quale io appartengo. Egli mi ha detto: “Non temere, Paolo! Tu dovrai comparire davanti all’imperatore e Dio, nella sua bontà, ti dona anche la vita dei tuoi compagni di viaggio”. Perciò fatevi coraggio, amici! Ho fiducia in Dio: sono sicuro che accadrà come mi è stato detto. Andremo a finire su qualche isola».
Atti degli Apostoli 27:21-26 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
Ora, dopo che furono stati lungamente senza prender pasto, Paolo si levò in mezzo di loro, e disse: Uomini, ben conveniva credermi, e non partir di Creti; e risparmiar quest'offesa, e questa perdita. Ma pure, al presente vi conforto a star di buon cuore, perciocchè non vi sarà perdita della vita d'alcun di voi, ma sol della nave. Perciocchè un angelo dell'Iddio, di cui sono, ed al qual servo, mi è apparito questa notte, dicendo: Paolo, non temere; ei ti conviene comparir davanti a Cesare; ed ecco, Iddio ti ha donati tutti coloro che navigan teco. Perciò, o uomini, state di buon cuore, perciocchè io ho fede in Dio che così avverrà, come mi è stato detto. Or ci bisogna percuotere in un'isola.