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Amos 7:1-17

Amos 7:1-17 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

Il Signore, DIO, mi fece vedere questo: egli formava delle locuste al primo spuntare dell’erba tenera, quella che spunta dopo la falciatura per il re. Quando esse ebbero finito di divorare l’erba della terra, io dissi: «Signore, DIO, perdona! Come potrà sopravvivere Giacobbe, piccolo com’è?» Il SIGNORE si pentì di questo. «Ciò non accadrà», disse il SIGNORE. Il Signore, DIO, mi fece vedere questo: il Signore, DIO, annunciava di voler difendere la sua causa mediante il fuoco: il fuoco divorò il grande abisso e divorò la campagna. Allora io dissi: «Signore, DIO, fèrmati! Come potrà sopravvivere Giacobbe, piccolo com’è?» Il SIGNORE si pentì di questo. «Neppure ciò accadrà», disse il Signore, DIO. Egli mi fece vedere questo: il Signore stava sopra un muro e aveva in mano un filo a piombo. Il SIGNORE mi disse: «Amos, che cosa vedi?» Io risposi: «Un filo a piombo». E il Signore disse: «Ecco, io metto il filo a piombo in mezzo al mio popolo, Israele; io non lo risparmierò più; saranno devastati gli alti luoghi d’Isacco, i santuari d’Israele saranno distrutti, e io mi leverò con la spada contro la casa di Geroboamo». Allora Amasia, sacerdote di Betel, mandò a dire a Geroboamo, re d’Israele: «Amos congiura contro di te in mezzo alla casa d’Israele; il paese non può sopportare tutte le sue parole. Amos, infatti, ha detto: “Geroboamo morirà di spada e Israele sarà condotto in esilio lontano dal suo paese”». Poi Amasia disse ad Amos: «Veggente, vattene, fuggi nel paese di Giuda; mangia il tuo pane laggiù e là profetizza; ma a Betel non profetizzare più, perché è santuario del re e residenza reale». Allora Amos rispose: «Io non sono profeta, né figlio di profeta; sono un mandriano e coltivo i sicomori. Il SIGNORE mi prese mentre ero dietro al gregge e mi disse: “Va’, profetizza al mio popolo, a Israele”. Ora ascolta la parola del SIGNORE. Tu dici: “Non profetizzare contro Israele e non predicare contro la casa d’Isacco!” Ebbene, così dice il SIGNORE: “Tua moglie si prostituirà nella città, i tuoi figli e le tue figlie saranno uccisi con la spada, il tuo paese sarà spartito con la cordicella, tu stesso morirai su terra impura e Israele sarà certamente condotto in esilio, lontano dal suo paese”».

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Amos 7:1-17 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

Il Signore, Dio, mi fece vedere questo: Egli formava delle *locuste al primo spuntare dell'erba tenera, quella che spunta dopo la falciatura per il re. Quando esse ebbero finito di divorare l'erba della terra, io dissi: «Signore, Dio, perdona! Come potrà sopravvivere *Giacobbe, piccolo com'è?» Il Signore si pentí di questo. «Ciò non accadrà», disse il Signore. Il Signore, Dio, mi fece vedere questo: Il Signore, Dio, annunciava di voler difendere la sua causa mediante il fuoco: il fuoco divorò il grande abisso e divorò la campagna. Allora io dissi: «Signore, Dio, férmati! Come potrà sopravvivere Giacobbe, piccolo com'è?» Il Signore si pentí di questo. «Neppure ciò accadrà», disse il Signore, Dio. Egli mi fece vedere questo: Il Signore stava sopra un muro e aveva in mano un filo a piombo. Il Signore mi disse: «*Amos, che cosa vedi?» Io risposi: «Un filo a piombo». E il Signore disse: «Ecco, io metto il filo a piombo in mezzo al mio popolo, *Israele; io non lo risparmierò piú; saranno devastati gli alti luoghi d'*Isacco, i *santuari d'Israele saranno distrutti, e io mi leverò con la spada contro la casa di Geroboamo». Allora Amasia, *sacerdote di *Betel, mandò a dire a Geroboamo, re d'Israele: «Amos congiura contro di te in mezzo alla casa d'Israele; il paese non può sopportare tutte le sue parole. Amos, infatti, ha detto: “Geroboamo morirà di spada e Israele sarà condotto in esilio lontano dal suo paese”». Poi Amasia disse ad Amos: «*Veggente, vattene, fuggi nel paese di Giuda; mangia il tuo pane laggiú e là profetizza; ma a Betel non profetizzare piú, perché è santuario del re e residenza reale». Allora Amos rispose: «Io non sono *profeta, né figlio di profeta; sono un mandriano e coltivo i sicomori. Il Signore mi prese mentre ero dietro al gregge e mi disse: “Va', profetizza al mio popolo, a Israele”. Ora ascolta la parola del Signore. Tu dici: “Non profetizzare contro Israele e non predicare contro la casa d'Isacco!” Ebbene, cosí dice il Signore: “Tua moglie si prostituirà nella città, i tuoi figli e le tue figlie saranno uccisi con la spada, il tuo paese sarà spartito con la cordicella, tu stesso morirai su terra impura e Israele sarà certamente condotto in esilio, lontano dal suo paese”».

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Amos 7:1-17 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

Dio, il Signore, mi fece avere una visione: egli formava uno sciame di cavallette proprio quando l’erba ricominciava a crescere, dopo il primo taglio riservato ai greggi del re. Quando le cavallette ebbero divorato quasi tutta l’erba della regione, io dissi: — Signore Dio nostro, perdona i discendenti di Giacobbe! Come potrà resistere il tuo popolo? È così debole! Allora il Signore ritornò sulla sua decisione e disse: — Quel che hai visto non accadrà! Dio, il Signore, mi fece avere un’altra visione: egli stava per punire il suo popolo con un fuoco che consumava il grande oceano sotterraneo e stava per consumare i campi. E io dissi: — Signore Dio nostro, fermati! Come potrà resistere il tuo popolo? È così debole! Anche allora il Signore ritornò sulla sua decisione e disse: — Neanche questo accadrà. Il Signore mi fece avere ancora un’altra visione: stava vicino a un muro, alto e diritto, e teneva in mano un filo a piombo. Il Signore mi chiese: — Amos, che cosa vedi? — Un filo a piombo, — risposi. — Ho misurato con esso il mio popolo, — disse il Signore, — e non posso più risparmiarlo. I luoghi sacri dei discendenti di Isacco rimarranno deserti, i santuari d'Israele saranno distrutti e porrò fine con la spada alla dinastia del re Geroboamo. Amasia, sacerdote di Betel, fece pervenire al re Geroboamo questo messaggio: «Amos è qui nel regno d'Israele e congiura contro di te. La gente non sopporta più i suoi discorsi. Infatti egli dice: “Geroboamo morirà in battaglia, e la popolazione d'Israele sarà deportata, lontano dalla sua patria”». Allora Amasia disse ad Amos: — Visionario, vattene, ritorna nella terra di Giuda per guadagnarti il pane facendo là il profeta. Non tornare più a profetizzare a Betel. Questo è il santuario dei re, il tempio della nazione! Amos rispose: — Non sono un profeta, e non faccio parte di un gruppo di profeti. Sono un allevatore di bestiame e coltivo le piante di sicomoro. Ma il Signore mi ha chiamato mentre seguivo il gregge al pascolo, e mi ha ordinato di portare il suo messaggio a Israele. E ora tu vuoi che io non profetizzi più contro il popolo d'Israele, e che non parli più contro i discendenti di Isacco. Allora ascolta queste parole del Signore: «Tua moglie diventerà una donna di strada, i tuoi figli e le tue figlie saranno uccisi in guerra. La tua proprietà sarà divisa fra altre persone, tu stesso morirai in terra impura, e la popolazione d'Israele sarà deportata lontano dalla sua patria».

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Amos 7:1-17 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

IL Signore Iddio mi fece vedere una cotal visione: Ecco, egli formava delle locuste, in sul principio dello spuntar del guaime; ed ecco del guaime, dopo le segature del re. E come quelle finivano di mangiar l'erba della terra, io dissi: Deh! Signore Iddio, perdona; quale è Giacobbe, ch'egli possa risorgere? conciossiachè egli sia già tanto piccolo. Il Signore si pentì di ciò. Questo non avverrà, disse il Signore. Poi il Signore Iddio mi fece vedere una cotal visione: Ecco, il Signore bandiva di voler contendere col fuoco; e il fuoco consumò il grande abisso; consumò anche una parte del paese. Ed io dissi: Deh! Signore Iddio, resta; quale è Giacobbe, ch'egli possa risorgere? conciossiachè egli sia già tanto piccolo. Il Signore si pentì di ciò. Ancora questo non avverrà, disse il Signore. Poi egli mi fece vedere una cotal visione: Ecco, il Signore stava sopra un muro, fatto all'archipenzolo; ed avea in mano un archipenzolo. E il Signore mi disse: Che vedi, Amos? Ed io dissi: Un archipenzolo. E il Signore disse: Ecco, io pongo l'archipenzolo per mezzo il mio popolo Israele; io non glielo passerò più. E gli alti luoghi d'Isacco saranno distrutti, e i santuarii d'Israele saranno deserti; ed io mi leverò con la spada contro alla casa di Geroboamo. ALLORA Amasia, sacerdote di Betel, mandò a dire a Geroboamo, re d'Israele: Amos ha fatta congiura contro a te, in mezzo della casa d'Israele; il paese non potrà portare tutte le sue parole. Perciocchè, così ha detto Amos: Geroboamo morrà per la spada, e Israele sarà del tutto menato in cattività d'in su la sua terra. Poi Amasia disse ad Amos: Veggente, va', fuggitene nel paese di Giuda; e quivi mangia del pane, e quivi profetizza. E non profetizzar più in Betel; perciocchè è il santuario del re, ed una stanza reale. Ma Amos rispose, e disse ad Amasia: Io non era profeta, nè figliuol di profeta; anzi era mandriale, e andava cogliendo de' sicomori; e il Signore mi prese di dietro alla greggia, e mi disse: Va', profetizza al mio popolo Israele. Ora dunque, ascolta la parola del Signore. Tu dici: Non profetizzar contro ad Israele, e non istillar sopra la casa d'Isacco. Perciò, così ha detto il Signore: La tua moglie fornicherà nella città, e i tuoi figliuoli, e le tue figliuole caderanno per la spada; e la tua terra sarà spartita con la cordicella, e tu morrai in terra immonda, e Israele sarà del tutto menato in cattività, d'in su la sua terra.

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