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Deuteronomio 31:1-22

Deuteronomio 31:1-22 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

Mosè rivolse ancora queste parole a tutto Israele. Disse loro: «Io ho oggi centovent’anni; non posso più andare e venire, e il SIGNORE mi ha detto: “Tu non passerai questo Giordano”. Il SIGNORE, il tuo Dio, sarà colui che passerà davanti a te e distruggerà, dinanzi a te, quelle nazioni e tu possederai il loro paese; e Giosuè passerà davanti a te, come il SIGNORE ha detto. Il SIGNORE tratterà quelle nazioni come trattò Sicon e Og, re degli Amorei, che egli distrusse con il loro paese. Il SIGNORE le darà in vostro potere e voi le tratterete secondo tutti gli ordini che vi ho dati. Siate forti e coraggiosi, non temete e non vi spaventate di loro, perché il SIGNORE, il tuo Dio, è colui che cammina con te; egli non ti lascerà e non ti abbandonerà». Poi Mosè chiamò Giosuè e, in presenza di tutto Israele, gli disse: «Sii forte e coraggioso, poiché tu entrerai con questo popolo nel paese che il SIGNORE giurò ai loro padri di dar loro e tu glielo darai in possesso. Il SIGNORE cammina egli stesso davanti a te; egli sarà con te; non ti lascerà e non ti abbandonerà; non temere e non perderti d’animo». Mosè scrisse questa legge e la diede ai sacerdoti figli di Levi, che portavano l’arca del patto del SIGNORE, e a tutti gli anziani d’Israele. Mosè diede loro quest’ordine: «Alla fine di ogni settennio, al tempo dell’anno del condono, alla festa delle Capanne, quando tutto Israele verrà a presentarsi davanti al SIGNORE Dio tuo, nel luogo che egli avrà scelto, leggerai questa legge davanti a tutto Israele, in modo che egli la oda. Radunerai il popolo; uomini, donne, bambini, con lo straniero che abita nelle tue città, affinché odano, imparino a temere il SIGNORE, il vostro Dio, e abbiano cura di mettere in pratica tutte le parole di questa legge. E i loro figli, che non ne avranno ancora avuto conoscenza, la udranno e impareranno a temere il SIGNORE, il vostro Dio, tutto il tempo che vivrete nel paese del quale voi andate a prendere possesso passando il Giordano». Il SIGNORE disse a Mosè: «Ecco, il giorno della tua morte si avvicina; chiama Giosuè e presentatevi nella tenda di convegno perché io gli dia i miei ordini». Mosè e Giosuè dunque andarono e si presentarono nella tenda di convegno. Il SIGNORE apparve nella tenda in una colonna di nuvola e la colonna di nuvola si fermò sopra l’ingresso della tenda. Il SIGNORE disse a Mosè: «Ecco, tu stai per addormentarti con i tuoi padri; e questo popolo andrà a prostituirsi seguendo gli dèi stranieri del paese nel quale sta per entrare; mi abbandonerà e violerà il patto che io ho stabilito con lui. In quel giorno la mia ira si infiammerà contro di lui; e io li abbandonerò, nasconderò loro il mio volto e saranno divorati. Molti mali e molte angosce piomberanno loro addosso; perciò in quel giorno diranno: “Questi mali non ci sono forse caduti addosso perché il nostro Dio non è in mezzo a noi?” In quel giorno io nasconderò del tutto il mio volto, a causa di tutto il male che avranno fatto rivolgendosi ad altri dèi. Scrivetevi dunque questo cantico e insegnatelo ai figli d’Israele; mettetelo loro in bocca, affinché questo cantico mi serva di testimonianza contro i figli d’Israele. Quando li avrò introdotti nel paese che promisi ai loro padri con giuramento, paese dove scorrono il latte e il miele, ed essi avranno mangiato, si saranno saziati e ingrassati e si saranno rivolti ad altri dèi per servirli, e avranno disprezzato me e violato il mio patto, e quando molti mali e molte angosce saranno piombati loro addosso, allora questo cantico testimonierà contro di loro, poiché esso non sarà dimenticato, e rimarrà sulle labbra dei loro discendenti. Infatti io conosco quali sono i pensieri che essi concepiscono, anche ora, prima che io li abbia introdotti nel paese che giurai di dar loro». Così Mosè scrisse quel giorno questo cantico e lo insegnò ai figli d’Israele.

Deuteronomio 31:1-22 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

*Mosè rivolse ancora queste parole a tutto *Israele. Disse loro: «Io ho oggi centovent'anni; non posso piú andare e venire, e il Signore mi ha detto: “Tu non passerai questo *Giordano”. Il Signore, il tuo Dio, sarà colui che passerà davanti a te e distruggerà, dinanzi a te, quelle nazioni e tu possederai il loro paese; e *Giosuè passerà davanti a te, come il Signore ha detto. Il Signore tratterà quelle nazioni come trattò Sicon e Og, re degli *Amorei, che egli distrusse con il loro paese. Il Signore le darà in vostro potere e voi le tratterete secondo tutti gli ordini che vi ho dati. Siate forti e coraggiosi, non temete e non vi spaventate di loro, perché il Signore, il tuo Dio, è colui che cammina con te; egli non ti lascerà e non ti abbandonerà». Poi Mosè chiamò Giosuè e, in presenza di tutto Israele, gli disse: «Sii forte e coraggioso, poiché tu entrerai con questo popolo nel paese che il Signore giurò ai loro padri di dar loro e tu glielo darai in possesso. Il Signore cammina egli stesso davanti a te; egli sarà con te; non ti lascerà e non ti abbandonerà; non temere e non perderti di animo». Mosè scrisse questa legge e la diede ai *sacerdoti figli di *Levi che portavano l'*arca del patto del Signore, e a tutti gli *anziani d'Israele. Mosè diede loro quest'ordine: «Alla fine di ogni settennio, al tempo dell'anno del condono, alla *festa delle Capanne, quando tutto Israele verrà a presentarsi davanti al Signore Dio tuo, nel luogo che egli avrà scelto, leggerai questa legge davanti a tutto Israele, in modo che egli la oda. Radunerai il popolo; uomini, donne, bambini, con lo straniero che abita nelle tue città, affinché odano, imparino a temere il Signore, il vostro Dio, e abbiano cura di mettere in pratica tutte le parole di questa legge. E i loro figli, che non ne avranno ancora avuto conoscenza, la udranno e impareranno a temere il Signore, il vostro Dio, tutto il tempo che vivrete nel paese del quale voi andate a prendere possesso passando il Giordano». Il Signore disse a Mosè: «Ecco, il giorno della tua morte si avvicina; chiama Giosuè e presentatevi nella *tenda di convegno perché io gli dia i miei ordini». Mosè e Giosuè dunque andarono e si presentarono nella tenda di convegno. Il Signore apparve nella tenda in una colonna di nuvola e la colonna di nuvola si fermò sopra l'ingresso della tenda. Il Signore disse a Mosè: «Ecco, tu stai per addormentarti con i tuoi padri; e questo popolo andrà a prostituirsi seguendo gli dèi stranieri del paese nel quale sta per entrare; mi abbandonerà e violerà il patto che io ho stabilito con lui. In quel giorno la mia ira si infiammerà contro di lui; e io li abbandonerò, nasconderò loro il mio volto e saranno divorati. Molti mali e molte angosce piomberanno loro addosso; perciò in quel giorno diranno: “Questi mali non ci sono forse caduti addosso perché il nostro Dio non è in mezzo a noi?”. In quel giorno io nasconderò del tutto il mio volto, a causa di tutto il male che avranno fatto rivolgendosi ad altri dèi. Scrivetevi dunque questo cantico, e insegnatelo ai figli d'Israele; mettetelo loro in bocca, affinché questo cantico mi serva di testimonianza contro i figli d'Israele. Quando li avrò introdotti nel paese che promisi ai loro padri con giuramento, paese dove scorre il latte e il miele, ed essi avranno mangiato, si saranno saziati e ingrassati e si saranno rivolti ad altri dèi per servirli, e avranno disprezzato me e violato il mio patto, e quando molti mali e molte angosce saranno piombati loro addosso, allora questo cantico testimonierà contro di loro, poiché esso non sarà dimenticato, e rimarrà sulle labbra dei loro discendenti. Infatti io conosco quali sono i pensieri che essi concepiscono, anche ora, prima che io li abbia introdotti nel paese che giurai di dar loro». Cosí Mosè scrisse quel giorno questo cantico e lo insegnò ai figli d'Israele.

Deuteronomio 31:1-22 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

Mosè rivolse a tutti gli Israeliti un nuovo discorso. Disse: «Ora ho centovent’anni e non sono più in grado di essere il vostro capo. Il Signore, inoltre, mi ha detto: “Tu non passerai al di là del Giordano!”. «Il Signore stesso, il vostro Dio, passerà il fiume davanti a voi, sconfiggerà questi popoli che vi stanno di fronte, e voi vi impadronirete della loro terra. Giosuè sarà alla vostra testa, come il Signore ha detto. Il Signore tratterà questi popoli come ha trattato Sicon e Og, re degli Amorrei, e le loro terre: li ha distrutti! Il Signore li metterà nelle vostre mani, e voi li tratterete esattamente come vi ho ordinato. Siate forti e coraggiosi; non spaventatevi e non abbiate paura davanti a quei popoli: il Signore, vostro Dio, vi accompagna, non vi lascerà e non vi abbandonerà!». Mosè chiamò Giosuè e, davanti a tutti gli Israeliti, gli disse: «Sii forte e coraggioso, perché insieme a questo popolo entrerai nella terra che il Signore ha promesso di dare ai loro padri, e la darai loro in proprietà. Il Signore sarà con te e ti guiderà; non ti lascerà e non ti abbandonerà. Non aver paura e non perderti di coraggio». Mosè scrisse queste istruzioni e le consegnò agli anziani degli Israeliti e ai sacerdoti discendenti di Levi, che portavano l’arca che conteneva il documento dell’alleanza con il Signore. Mosè diede loro quest’ordine: «Ogni sette anni, nell’anno del condono dei debiti, leggerete queste istruzioni durante la festa delle Capanne. Le leggerete ad alta voce davanti a tutti gli Israeliti, quando essi si presenteranno davanti al Signore, vostro Dio, nel luogo che egli avrà scelto. Riunirete tutto il popolo: uomini, donne, bambini, e anche gli stranieri che abitano con voi. Tutti dovranno ascoltare per imparare a rispettare il Signore, vostro Dio, e a mettere in pratica quel che è contenuto in queste istruzioni. Anche i loro figli, che non le conoscono ancora, le ascolteranno per imparare a rispettare il Signore, vostro Dio, per tutto il tempo che vivrete nella terra che avrete conquistato al di là del Giordano». Il Signore disse a Mosè: «Ormai si avvicina il momento della tua morte. Chiama Giosuè, e presentatevi alla tenda dell'incontro, così io gli comunicherò i miei ordini». Mosè e Giosuè andarono a presentarsi alla tenda dell'incontro. Il Signore si manifestò dalla tenda attraverso la colonna di nubi. Essa stava all’ingresso della tenda. Il Signore disse a Mosè: «Tu morirai tra poco. Dopo, questo popolo mi sarà infedele e mi abbandonerà. Essi romperanno l’alleanza che ho fatto con loro, e seguiranno divinità straniere: quelle del territorio dove stanno per andare. Allora andrò in collera contro di loro e li abbandonerò; mi nasconderò da loro e saranno distrutti. Molte disgrazie insopportabili li colpiranno. Allora capiranno che sono stati colpiti da queste disgrazie perché io, il loro Dio, non sono più in mezzo a loro. Mi terrò nascosto da loro a causa del male che hanno fatto, perché si sono rivolti ad altri dèi». Il Signore continuò: «Su, scrivetevi questo canto. Poi tu lo insegnerai agli Israeliti, perché lo imparino a memoria: questo canto sarà come un testimonio per me contro di loro. Infatti li conduco nella terra che ho promesso ai loro padri, dove scorre latte e miele. Mangeranno, si sazieranno e ingrasseranno; ma si rivolgeranno ad altri dèi e li adoreranno. Mi rifiuteranno e romperanno l’alleanza con me. Allora, quando saranno stati colpiti da molte disgrazie insopportabili, questo canto sarà un testimonio contro di loro, poiché i loro discendenti non lo avranno dimenticato. Conosco infatti i progetti che fanno già adesso, prima ancora che li abbia condotti nella terra che ho promesso». Quel giorno Mosè mise per iscritto questo canto e lo insegnò agli Israeliti.

Deuteronomio 31:1-22 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

POI Mosè andò, e tenne questi ragionamenti a tutto Israele, e disse loro: Io sono oggi d'età di centovent'anni; io non posso più andare e venire; oltre a ciò, il Signore mi ha detto: Tu non passerai questo Giordano. Il Signore Iddio tuo sarà quel che passerà davanti a te; esso distruggerà d'innanzi a te queste nazioni, e tu possederai il lor paese; Giosuè sarà quel che passerà davanti a voi, come il Signore ne ha parlato. E il Signore farà a quelle, come ha fatto a Sihon, e ad Og, re degli Amorrei, e al lor paese, i quali egli ha distrutti. E il Signore le metterà in vostro potere, e voi farete loro interamente secondo il comandamento che io v'ho dato. Siate valenti, e fortificatevi; non temete, e non vi spaventate di loro; perciocchè il Signore Iddio vostro è quel che cammina teco; egli non ti lascerà, e non ti abbandonerà. Poi Mosè chiamò Giosuè, e gli disse in presenza di tutto Israele: Sii valente, e fortificati; perciocchè tu sei quel che entrerai con questo popolo nel paese, del quale il Signore giurò a' lor padri ch'egli lo darebbe loro; e tu lo metterai in possessione di esso. E il Signore è quel che cammina davanti a te; egli sarà teco, egli non ti lascerà, e non ti abbandonerà; non temere, e non ispaventarti. POI Mosè scrisse questa legge, e la diede a' sacerdoti, figliuoli di Levi, i quali portano l'Arca del Patto del Signore; e a tutti gli Anziani d'Israele. E Mosè comandò, e disse loro: In capo d'ogni settimo anno, nel termine dell'anno della remissione, nella festa de' Tabernacoli; quando tutto Israele sarà venuto per comparir davanti alla faccia del Signore Iddio vostro, nel luogo ch'egli avrà scelto, leggi questa Legge davanti a tutto Israele, sì ch'egli l'oda; avendo raunato il popolo, gli uomini, e le donne, e i piccoli fanciulli, e il tuo forestiere che sarà dentro alle tue porte; acciocchè odano, e imparino, e temano il Signore Iddio vostro, e osservino di mettere in opera tutte le parole di questa Legge; e che i lor figliuoli, i quali non hanno ancora alcuna conoscenza, odano, e imparino a temere il Signore Iddio vostro, tutto il tempo che voi viverete in su la terra, nella quale, passato il Giordano, voi entrate per possederla. E IL Signore disse a Mosè: Ecco, il tempo della tua morte è vicino; chiama Giosuè, e presentatevi nel Tabernacolo della convenenza; ed io gli comanderò ciò ch'egli ha da fare. Mosè adunque e Giosuè andarono, e si presentarono nel Tabernacolo della convenenza. E il Signore apparve nel Tabernacolo, nella colonna della nuvola; e la colonna della nuvola si fermò in su l'entrata del Tabernacolo. E il Signore disse a Mosè: Ecco tu sei per giacer in breve co' tuoi padri; e questo popolo si leverà, e fornicherà dietro agl'iddii stranieri del paese, nel quale egli entra; e mi abbandonerà, e romperà il mio patto che io ho fatto con lui. E in quel giorno l'ira mia si accenderà contro a lui, e io l'abbandonerò, e nasconderò da lui la mia faccia, e sarà consumato; e gran mali ed angosce gli avverranno; e in quel giorno egli dirà: Questi mali non mi sono eglino avvenuti perchè il Signore non è nel mezzo di me? E io nasconderò del tutto la mia faccia in quel giorno, per tutto il male ch'egli avrà fatto; perciocchè si sarà rivolto ad altri dii. Ora dunque, scrivetevi questo Cantico, ed insegnatelo a' figliuoli d'Israele, mettendolo loro in bocca; acciocchè questo Cantico mi sia per testimonio contro a' figliuoli d'Israele. Perciocchè io l'introdurrò nella terra, la quale io giurai a' suoi padri, terra stillante latte e miele; ed egli mangerà, e sarà saziato, e ingrassato; ed egli si rivolgerà ad altri dii, e servirà loro, e mi dispetterà, e romperà il mio patto. Onde, quando gran mali ed angosce gli saranno avvenute, questo Cantico testimonierà contro a lui in faccia; perciocchè non sarà dimenticato per non esser più nella bocca della sua progenie; conciossiachè io conosca la sua natura, ciò ch'egli fa oggi, innanzi ch'io l'abbia introdotto nel paese, ch'io ho giurato. Mosè adunque scrisse questo Cantico in quel giorno, e l'insegnò a' figliuoli d'Israele.