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Ezechiele 31:1-9

Ezechiele 31:1-9 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

AVVENNE, eziandio, nell'anno undecimo, nel primo giorno del terzo mese, che la parola del Signore mi fu indirizzata, dicendo: Figliuol d'uomo, di' a Faraone, re di Egitto, ed alla sua moltitudine: A chi sei tu simile nella tua grandezza? Ecco l'Assirio; egli era un cedro nel Libano, bello di frondi, ed ombroso di rami, e alto di tronco; e la sua cima era fra rami folti. Le acque l'aveano fatto crescere, l'abisso l'avea fatto divenir alto; esso, co' suoi fiumi, andava d'intorno alla sua pianta, e rimandava i suoi condotti a tutti gli alberi della campagna. Perciò, la sua altezza si era elevata sopra tutti gli alberi della campagna, ed i suoi rami erano moltiplicati, e i suoi ramoscelli si erano allungati, per la copia delle acque, che l'aveano adacquato, mentre metteva. Tutti gli uccelli del cielo si annidavano ne' suoi rami, e tutte le bestie della campagna figliavano sotto a' suoi ramoscelli; e tutte le gran nazioni dimoravano all'ombra sua. Egli era adunque bello nella sua grandezza, nella lunghezza de' suoi rami; perciocchè la sua radice era presso a grandi acque. I cedri non gli facevano ombra nel giardin di Dio; gli abeti non eran simili pure a' suoi rami; ed i platani non eran pur come i suoi ramoscelli; niun albero, nel giardino del Signore, lo pareggiava di bellezza. Io l'avea fatto bello nella moltitudine de' suoi rami; e tutti gli alberi di Eden, ch'erano nel giardino di Dio, l'invidiavano.