Lettera agli Ebrei 2:10-11
Lettera agli Ebrei 2:10-11 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Infatti, per condurre molti figli alla gloria, era giusto che colui a causa del quale e per mezzo del quale sono tutte le cose rendesse perfetto, per via di sofferenze, l’autore della loro salvezza. Sia colui che santifica sia quelli che sono santificati provengono tutti da uno; per questo egli non si vergogna di chiamarli fratelli
Lettera agli Ebrei 2:10-11 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Infatti, per condurre molti figli alla gloria, era giusto che colui, a causa del quale e per mezzo del quale sono tutte le cose, rendesse perfetto, per via di sofferenze, l'autore della loro salvezza. Sia colui che santifica sia quelli che sono santificati, provengono tutti da uno; per questo egli non si vergogna di chiamarli fratelli
Lettera agli Ebrei 2:10-11 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Dio, che crea e conserva in vita tutte le cose, voleva portare molti figli a partecipare della sua gloria. Quindi era giusto che egli, mediante la sofferenza, rendesse perfetto Gesù, il capo che li guida verso la salvezza. Infatti, tutti hanno un unico Padre: sia Gesù che purifica gli uomini dai peccati, sia gli uomini che da lui vengono purificati. Per questo Gesù non si vergogna di chiamarli fratelli.
Lettera agli Ebrei 2:10-11 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
Perciocchè, egli era convenevole a colui, per cagion di cui, e per cui son tutte le cose, di consacrare per sofferenze il principe della salute di molti figliuoli, i quali egli avea da addurre a gloria. Perciocchè, e colui che santifica, e coloro che son santificati son tutti d'uno; per la qual cagione egli non si vergogna di chiamarli fratelli, dicendo