Isaia 40:1-31
Isaia 40:1-31 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
«Consolate, consolate il mio popolo», dice il vostro Dio. «Parlate al cuore di Gerusalemme e proclamatele che il tempo della sua schiavitù è compiuto; che il debito della sua iniquità è pagato, che essa ha ricevuto dalla mano del SIGNORE il doppio per tutti i suoi peccati». La voce di uno grida: «Preparate nel deserto la via del SIGNORE, appianate nei luoghi aridi una strada per il nostro Dio! Ogni valle sia colmata, ogni monte e ogni colle siano abbassati; i luoghi scoscesi siano livellati, i luoghi accidentati diventino pianeggianti. Allora la gloria del SIGNORE sarà rivelata e tutti, allo stesso tempo, la vedranno; perché la bocca del SIGNORE l’ha detto». Una voce dice: «Grida!» E si risponde: «Che griderò?» «Grida che ogni carne è come l’erba e che tutta la sua grazia è come il fiore del campo. L’erba si secca, il fiore appassisce quando il soffio del SIGNORE vi passa sopra; certo, il popolo è come l’erba. L’erba si secca, il fiore appassisce, ma la parola del nostro Dio dura per sempre». Tu che porti la buona notizia a Sion, sali sopra un alto monte! Tu che porti la buona notizia a Gerusalemme, alza forte la voce! Alzala, non temere! Di’ alle città di Giuda: «Ecco il vostro Dio!» Ecco, il Signore, DIO, viene con potenza, con il suo braccio egli domina. Ecco, il suo salario è con lui, la sua ricompensa lo precede. Come un pastore, egli pascerà il suo gregge: raccoglierà gli agnelli in braccio, li porterà sul petto, condurrà le pecore che allattano. Chi ha misurato le acque nel cavo della sua mano o preso le dimensioni del cielo con il palmo? Chi ha raccolto la polvere della terra in una misura o pesato le montagne con la stadera e i colli con la bilancia? Chi ha preso le dimensioni dello Spirito del SIGNORE o chi gli è stato consigliere per insegnargli qualcosa? Chi ha egli consultato perché gli desse istruzione e gli insegnasse il sentiero della giustizia, gli impartisse la saggezza e gli facesse conoscere la via del discernimento? Ecco, le nazioni sono come una goccia che cade da un secchio, come la polvere minuta delle bilance; ecco, le isole sono come pulviscolo che vola. Il Libano non basterebbe a procurare il fuoco e i suoi animali non basterebbero per l’olocausto. Tutte le nazioni sono come nulla davanti a lui; egli le valuta meno che nulla, una vanità. A chi vorreste assomigliare Dio? Con quale immagine lo rappresentereste? Un artista fonde l’idolo, l’orafo lo ricopre d’oro e vi salda delle catenelle d’argento. Colui che la povertà costringe a offrire poco sceglie un legno che non marcisca e si procura un abile artigiano per fare un idolo che non vacilli. Ma non lo sapete? Non l’avete sentito? Non vi è stato annunciato fin dal principio? Non avete riflettuto sulla fondazione della terra? Egli è assiso sulla volta della terra, da lì gli abitanti appaiono come cavallette; egli distende i cieli come una cortina e li spiega come una tenda per abitarvi; egli riduce i prìncipi a nulla e annienta i giudici della terra; appena piantati, appena seminati, appena il loro fusto ha preso radici in terra, egli vi soffia contro e quelli inaridiscono, e l’uragano li porta via come stoppia. «A chi dunque mi vorreste assomigliare, a chi sarei io uguale?», dice il Santo. Levate gli occhi in alto e guardate: chi ha creato queste cose? Egli le fa uscire e conta il loro esercito, le chiama tutte per nome; per la grandezza del suo potere e per la potenza della sua forza, non ne manca una. Perché dici tu, Giacobbe, e perché parli così, Israele: «La mia via è occulta al SIGNORE e al mio diritto non bada il mio Dio»? Non lo sai tu? Non l’hai mai udito? Il SIGNORE è Dio eterno, il creatore degli estremi confini della terra; egli non si affatica e non si stanca; la sua intelligenza è imperscrutabile. Egli dà forza allo stanco e accresce il vigore a colui che è spossato. I giovani si affaticano e si stancano; i più forti vacillano e cadono; ma quelli che sperano nel SIGNORE acquistano nuove forze, si alzano a volo come aquile, corrono e non si stancano, camminano e non si affaticano.
Isaia 40:1-31 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Consolate, consolate il mio popolo, dice il vostro Dio. Parlate al cuore di *Gerusalemme e proclamatele che il tempo della sua schiavitú è compiuto; che il debito della sua *iniquità è pagato, che essa ha ricevuto dalla mano del Signore il doppio per tutti i suoi peccati. La voce di uno grida: «Preparate nel deserto la via delSignore, appianate nei luoghi aridi una strada per il nostro Dio! Ogni valle sia colmata, ogni monte e ogni colle siano abbassati; i luoghi scoscesi siano livellati, i luoghi accidentati diventino pianeggianti. Allora la gloria del Signore sarà rivelata, e tutti, allo stesso tempo, la vedranno; perché la bocca del Signore l'ha detto». Una voce dice: «Grida!» E si risponde: «Che griderò?» «Grida che ogni carne è come l'erba e che tutta la sua grazia è come il fiore del campo. L'erba si secca, il fiore appassisce quando il soffio del Signore vi passa sopra; certo, il popolo è come l'erba. L'erba si secca, il fiore appassisce, ma la parola del nostro Dio dura per sempre». Tu che porti la buona notizia a *Sion, sali sopra un alto monte! Tu che porti la buona notizia a Gerusalemme, alza forte la voce! Alzala, non temere! Di' alle città di *Giuda: «Ecco il vostro Dio!» Ecco il Signore, Dio, viene con potenza, con il suo braccio egli domina. Ecco, il suo salario è con lui, la sua ricompensa lo precede. Come un pastore, egli pascerà il suo gregge: raccoglierà gli agnelli in braccio, li porterà sul petto, condurrà le pecore che allattano. Chi ha misurato le acque nel cavo della sua mano o preso le dimensioni del cielo con il palmo? Chi ha raccolto la polvere della terra in una misura o pesato le montagne con la stadera e i colli con la bilancia? Chi ha preso le dimensioni dello Spirito del Signore o chi gli è stato consigliere per insegnargli qualcosa? Chi ha egli consultato perché gli desse istruzione e gli insegnasse il sentiero della giustizia, gli impartisse la saggezza e gli facesse conoscere la via del discernimento? Ecco, le nazioni sono come una goccia che cade da un secchio, come la polvere minuta delle bilance; ecco, le isole sono come pulviscolo che vola. Il Libano non basterebbe a procurare il fuoco e i suoi animali non basterebbero per l'olocausto. Tutte le nazioni sono come nulla davanti a lui; egli le valuta meno che nulla, una vanità. A chi vorreste assomigliare Dio? Con quale immagine lo rappresentereste? Un artista fonde l'idolo, l'orafo lo ricopre d'oro e vi salda delle catenelle d'argento. Colui che la povertà costringe a offrir poco sceglie un legno che non marcisca, e si procura un abile artigiano, per fare un idolo che non vacilli. Ma non lo sapete? Non l'avete sentito? Non vi è stato annunziato fin dal principio? Non avete riflettuto sulla fondazione della terra? Egli è assiso sulla volta della terra, da lí gli abitanti appaiono come *cavallette; egli distende i cieli come una cortina e li spiega come una tenda per abitarvi; egli riduce i príncipi a nulla, e annienta i giudici della terra; appena piantati, appena seminati, appena il loro fusto ha preso radici in terra, egli vi soffia contro, e quelli inaridiscono e l'uragano li porta via come stoppia. «A chi dunque mi vorreste assomigliare, a chi sarei io uguale?» Dice il Santo. Levate gli occhi in alto e guardate: Chi ha creato queste cose? Egli le fa uscire e conta il loro esercito, le chiama tutte per nome; per la grandezza del suo potere e per la potenza della sua forza, non ne manca una. Perché dici tu, *Giacobbe e perché parli cosí, *Israele: «La mia via è occulta al Signore e al mio diritto non bada il mio Dio?» Non lo sai tu? Non l'hai mai udito? Il Signore è Dio eterno, il creatore degli estremi confini della terra; egli non si affatica e non si stanca; la sua intelligenza è imperscrutabile. Egli dà forza allo stanco e accresce il vigore a colui che è spossato. I giovani si affaticano e si stancano; i piú forti vacillano e cadono; ma quelli che sperano nel Signore acquistano nuove forze, si alzano a volo come aquile, corrono e non si stancano, camminano e non si affaticano.
Isaia 40:1-31 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
«Confortate, confortate il mio popolo!», dice il vostro Dio. «Fate coraggio agli abitanti di Gerusalemme, e annunziate loro: La vostra schiavitù è finita, la vostra colpa perdonata; il Signore vi ha fino in fondo fatto pagare per tutti i vostri peccati». Una voce grida: «Preparate nel deserto una via per il Signore, tracciate nella steppa una strada per il nostro Dio! Riempite le valli, spianate monti e colline. Il terreno accidentato e scosceso diventi una grande pianura. Allora il Signore manifesterà la sua presenza gloriosa e tutti potranno vederla. Il Signore stesso lo ha detto». Una voce grida: «Annunzia un messaggio!»; e io domando: «Che cosa devo annunziare?». «Annunzia che ogni uomo è come l’erba; e la sua consistenza è come il fiore del campo: secca l’erba, il fiore appassisce quando il Signore fa soffiare il vento su di essi. Sì, l’uomo è come l’erba: secca l’erba e il fiore appassisce; ma la parola del nostro Dio dura per sempre». Sali sulla cima del monte e proclama a Sion la bella notizia. Alza forte la voce! Annunzia la bella notizia a Gerusalemme, grida senza nessuna paura, di’ a tutte le città di Giuda: «Arriva il nostro Dio! Dio, il Signore, viene con tutta la sua potenza e mostra il suo dominio. Egli porta con sé, come segno di vittoria, il popolo che ha liberato. Come un pastore conduce il suo gregge: raduna con il suo braccio gli agnellini, li porta sul petto e ha cura delle pecore che partoriscono, così Dio provvede per il suo popolo». Chi può misurare con il cavo della mano l’acqua del mare o il cielo con il palmo? Chi può calcolare la quantità della polvere della terra con il secchio, o pesare le montagne e le colline con la bilancia? Chi ha guidato lo spirito del Signore e gli ha suggerito quel che deve fare? Dio non ha bisogno di consigli per sapere come agire rettamente. Nessuno è in grado di insegnargli qualcosa o di esortarlo a operare con saggezza. Per lui, i popoli sono come una goccia in un secchio, come la polvere su una bilancia: per lui le popolazioni lontane pesano meno di un granello di sabbia. Per un sacrificio degno di Dio non bastano tutti gli animali del Libano, né i suoi alberi per alimentare il fuoco. Di fronte a Dio tutti i popoli sono come un nulla, per lui non valgono niente, non sono che ombre. A chi volete paragonare Dio, con quale immagine raffigurarlo? Non è una statua che un artista modella; l’orefice la ricopre d'oro e fonde catene d'argento! Per chi non è molto ricco basta prendere un legno che non marcisce e cercare un abile artista che gli costruisca una statua ben ferma. Non lo sapete? Non lo avete sentito? Non vi è già noto fin dall’inizio? Non avete capito come è stato fondato il mondo? Dio siede sulla cupola che copre la terra, di lassù gli uomini sembrano formiche; egli distende il cielo come un velo, lo dispiega come una tenda dove abitarvi. Toglie la forza ai potenti e annienta i prìncipi della terra. Sono come pianticelle trapiantate o appena seminate; hanno piccole radici nella terra: se Dio manda il vento contro di loro essi seccano e volano via come paglia. «A chi volete paragonarmi? Chi potrebbe essere uguale a me?», domanda Dio che è santo. Alzate gli occhi e osservate: chi ha creato le stelle? Solo uno, il Forte e Potente. Egli le conosce una per una; le chiama tutte per nome e nessuna manca all’appello. Israeliti, discendenti di Giacobbe, perché continuate a ripetere: «Il Signore non conosce la nostra condizione, non si interessa delle ingiustizie che soffriamo»? Voi non sapete, non avete udito che il Signore è Dio per sempre? Egli ha creato il mondo e non si stanca mai. Nessuno può capire a fondo la sua intelligenza. Egli dà energia a chi è affaticato e rende forte il debole. Perfino i giovani si stancano, anche i più forti vacillano e cadono; ma tutti quelli che confidano nel Signore ricevono forze sempre nuove: camminano senza affannarsi, corrono senza stancarsi, volano con ali di aquila.
Isaia 40:1-31 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
CONSOLATE, consolate il mio popolo, dirà il vostro Dio. Parlate al cuor di Gerusalemme, e predicatele che il suo termine è compiuto, che la sua iniquità è quietata; perchè ella ha ricevuto dalla mano del Signore il castigo di tutti i suoi peccati al doppio. Vi è una voce d'uno che grida: Acconciate nel deserto la via del Signore, addirizzate per la solitudine la strada all'Iddio nostro. Ogni valle sia alzata, ed ogni monte e colle sia abbassato; e sieno i luoghi distorti ridirizzati, e i luoghi erti ridotti in pianura. E la gloria del Signore si manifesterà, ed ogni carne la vedrà; perciocchè la bocca del Signore ha parlato. Vi è una voce che dice: Grida. Ed è stato detto: Che griderò? Grida, che ogni carne è fieno, e che tutto il bene ch'ella fa è come un fiore della campagna. Il fieno si secca, il fiore si appassa, quando lo Spirito del Signore vi soffia contra; in verità il popolo non è altro che fieno. Il fieno si secca, il fiore si appassa; ma la parola di Dio dimora in eterno. O Sion, che rechi le buone novelle, sali sopra un alto monte; o Gerusalemme, che rechi le buone novelle, alza di forza la tua voce; alzala, non temere; di' alle città di Giuda: Ecco l'Iddio vostro. Ecco, il Signore Iddio verrà contro al forte, e il suo braccio lo signoreggerà; ecco, la sua mercede è con lui, e la sua opera è dinanzi alla sua faccia. Egli pasturerà la sua greggia, a guisa di pastore; egli si accoglierà gli agnelli in braccio, e li torrà in seno; egli condurrà pian piano le pregne. CHI ha misurate le acque col pugno, e chi ha fatto il conto dello spazio del cielo con la spanna, ed ha compresa la polvere della terra in una misura, ed ha pesati i monti con la stadera, e i colli con la bilancia? Chi ha addirizzato lo Spirito del Signore? o chi è stato suo consigliere, e chi gli ha insegnata alcuna cosa? Con chi si è egli consigliato, e chi l'ha avvisato, o chi l'ha ammaestrato nel sentier del giudicio? e chi gli ha insegnata scienza, o mostrata la via degl'intendimenti? Ecco, le genti sono come una gocciola della secchia, e son reputate come la polvere minuta delle bilance; ecco, egli può trasportar le isole di luogo in luogo, come polvere minuta. E il Libano non basterebbe per lo fuoco, e le bestie che sono in quello non basterebbero per l'olocausto. Tutte le genti sono come un niente nel suo cospetto; son da lui reputate men di nulla, e per una vanità. Ed a cui assomigliereste Iddio, e qual sembianza gli adattereste? Il fabbro fonde la scultura, e l'orafo vi distende su l'oro, da coprirla; e le fonde de' cancelli di argento. Colui che fa povera offerta sceglie un legno che non intarli; egli si cerca un artefice industrioso, per formargli una scultura che non si muove. Non avete voi alcun conoscimento? non ascoltate voi? la cosa non vi è ella stata dichiarata fin dal principio? non intendete voi come la terra è stata fondata? Egli è quel che siede sopra il globo della terra, ed a cui gli abitanti di essa sono come locuste; che stende i cieli come una tela, e li tende come una tenda da abitare; che riduce i principi a niente, e fa che i rettori della terra son come una cosa vana; come se non fossero pure stati piantati, nè pur seminati, o che il lor ceppo non fosse pure stato radicato in terra; sol che soffi contro a loro, si seccano, e il turbo li porta via come stoppia. A cui dunque mi assomigliereste? o a cui sarei io agguagliato? dice il Santo. Levate ad alto gli occhi vostri, e vedete; chi ha create quelle cose? chi fa uscire l'esercito loro a conto? chi le chiama tutte per nome, per la grandezza della sua forza, e, perciocchè egli è potente in virtù, senza che ne manchi pure una? Perchè diresti, o Giacobbe; e perchè, o Israele, parleresti così: La mia via è occulta al Signore, e la mia ragione non viene più davanti all'Iddio mio? Non sai tu, non hai tu udito? Il Signore è l'Iddio eterno, che ha create le estremità della terra; egli non si stanca, e non si affatica; il suo intendimento è infinito. Egli dà forza allo stanco, ed accresce vigore a chi è senza forze. I giovani si stancano, e si affaticano; e i più scelti giovani traboccano, e cadono. Ma quelli che sperano nel Signore acquistano del continuo nuove forze; salgono con l'ale, come l'aquile; corrono, e non si affaticano; camminano, e non si stancano.