Isaia 48:1-22
Isaia 48:1-22 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
«Ascoltate questo, casa di Giacobbe, voi che siete chiamati con il nome d’Israele e che siete usciti dalla sorgente di Giuda; voi che giurate per il nome del SIGNORE e menzionate il Dio d’Israele, ma senza sincerità; senza giustizia! Poiché prendono il loro nome dalla città santa, si appoggiano sul Dio d’Israele, che si chiama SIGNORE degli eserciti! Già anticamente io annunciai le cose verificatesi; esse uscirono dalla mia bocca, io le feci sapere; a un tratto io le effettuai, ed esse avvennero. Siccome io sapevo, Israele, che tu sei ostinato, che il tuo collo ha muscoli di ferro e che la tua fronte è di bronzo, io ti annunciai queste cose anticamente; te le feci sapere prima che avvenissero, perché tu non avessi a dire: “Le ha fatte il mio idolo, le ha ordinate la mia immagine scolpita, la mia immagine fusa”. Tu hai udito e visto tutto. Non dovreste forse testimoniarlo voi stessi? Ora io ti annuncio cose nuove, cose occulte, a te ignote. Esse vengono create ora, non risalgono ai tempi antichi; prima di oggi non ne avevi udito parlare, perché tu non abbia a dire: “Ecco, io le sapevo”. No, tu non ne hai udito nulla, non ne hai saputo nulla, nulla in passato te ne è mai venuto alle orecchie, perché sapevo che ti saresti comportato perfidamente e che ti chiami Ribelle fin dal seno materno. Per amore del mio nome io rinvierò la mia ira, e per amore della mia gloria io mi freno per non sterminarti. Ecco, io ti ho voluto affinare, ma senza ottenere argento; ti ho provato nel crogiuolo dell’afflizione. Per amore di me stesso, per amore di me stesso io voglio agire; perché infatti dovrei lasciare profanare il mio nome? Io non darò la mia gloria a un altro. «Ascoltami, Giacobbe, e tu, Israele, che io ho chiamato. Io sono; io sono il primo e sono pure l’ultimo. La mia mano ha fondato la terra, la mia destra ha spiegato i cieli; quando io li chiamo, si presentano assieme. Adunatevi tutti quanti e ascoltate! Chi di voi ha annunciato queste cose? Colui che il SIGNORE ama eseguirà il suo volere contro Babilonia, alzerà il suo braccio contro i Caldei. Io, io ho parlato, io l’ho chiamato; io l’ho fatto venire e la sua impresa riuscirà. Avvicinatevi a me, ascoltate questo: fin dal principio io non ho parlato in segreto; quando questi fatti avvenivano, io ero presente; ora, il Signore, DIO, mi manda con il suo Spirito. Così parla il SIGNORE, il tuo Redentore, il Santo d’Israele: “Io sono il SIGNORE, il tuo Dio, che ti insegna per il tuo bene, che ti guida per la via che devi seguire. Se tu fossi stato attento ai miei comandamenti, la tua pace sarebbe come un fiume, la tua giustizia come le onde del mare, la tua discendenza sarebbe come la sabbia, il frutto del tuo seno come la sabbia del mare; il suo nome non sarebbe cancellato né distrutto davanti a me”». Uscite da Babilonia, fuggite lontano dai Caldei! Con voce gioiosa annunciatelo, proclamatelo, diffondetelo fino alle estremità della terra! Dite: «Il SIGNORE ha riscattato il suo servo Giacobbe». Essi non hanno avuto sete quando egli li ha condotti attraverso i deserti; egli ha fatto scaturire per essi acqua dalla roccia; ha spaccato la roccia e ne è colata acqua. «Non c’è pace per gli empi», dice il SIGNORE.
Isaia 48:1-22 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
«Ascoltate questo, casa di *Giacobbe, voi che siete chiamati con il nome d'*Israele e che siete usciti dalla sorgente di *Giuda; voi che giurate per il nome del Signore e menzionate il Dio d'Israele, ma senza sincerità; senza giustizia! Poiché prendono il loro nome dalla città santa, si appoggiano sul Dio d'Israele, che si chiama Signore degli eserciti! Già anticamente io annunziai le cose verificatesi; esse uscirono dalla mia bocca, io le feci sapere; a un tratto io le effettuai, ed esse avvennero. Siccome io sapevo, Israele, che tu sei ostinato, che il tuo collo ha muscoli di ferro e che la tua fronte è di bronzo, io ti annunziai queste cose anticamente; te le feci sapere prima che avvenissero, perché tu non avessi a dire: “Le ha fatte il mio idolo, le ha ordinate la mia immagine scolpita, la mia immagine fusa”. Tu hai udito e visto tutto. Non dovreste forse testimoniarlo voi stessi? Ora io ti annunzio cose nuove, cose occulte, a te ignote. Esse vengono create ora, non risalgono ai tempi antichi; prima di oggi, non ne avevi udito parlare, perché tu non abbia a dire: “Ecco, io le sapevo”. No, tu non ne hai udito nulla, non ne hai saputo nulla, nulla in passato te ne è mai venuto alle orecchie, perché sapevo che ti saresti comportato perfidamente e che ti chiami Ribelle fin dal seno materno. Per amore del mio nome io rinvierò la mia ira, e per amor della mia gloria io mi freno per non sterminarti. Ecco, io ti ho voluto affinare, ma senza ottenere argento; ti ho provato nel crogiuolo dell'afflizione. Per amor di me stesso, per amor di me stesso io voglio agire; perché infatti dovrei lasciare profanare il mio nome? Io non darò la mia gloria a un altro. «Ascoltami, Giacobbe, e tu, Israele, che io ho chiamato. Io sono; io sono il primo e sono pure l'ultimo. La mia mano ha fondato la terra, la mia destra ha spiegato i cieli; quando io li chiamo, si presentano assieme. Adunatevi tutti quanti e ascoltate! Chi di voi ha annunziato queste cose? Colui che il Signore ama eseguirà il suo volere contro *Babilonia, alzerà il suo braccio contro i *Caldei. Io, io ho parlato, io l'ho chiamato; io l'ho fatto venire e la sua impresa riuscirà. Avvicinatevi a me, ascoltate questo: Fin dal principio io non ho parlato in segreto; quando questi fatti avvenivano, io ero presente; ora, il Signore, Dio, mi manda con il suo Spirito. Cosí parla il Signore, il tuo redentore, il Santo d'Israele: Io sono il Signore, il tuo Dio, che t'insegna per il tuo bene, che ti guida per la via che devi seguire. Se tu fossi stato attento ai miei comandamenti la tua pace sarebbe come un fiume, la tua giustizia, come le onde del mare, la tua discendenza sarebbe come la sabbia, il frutto del tuo seno come la sabbia del mare; il suo nome non sarebbe cancellato né distrutto davanti a me». Uscite da Babilonia, fuggite lontano dai Caldei! Con voce gioiosa, annunziatelo, proclamatelo, diffondetelo fino alle estremità della terra! Dite: «Il Signore ha riscattato il suo servo Giacobbe». Essi non hanno avuto sete quando egli li ha condotti attraverso i deserti; egli ha fatto scaturire per essi acqua dalla roccia; ha spaccato la roccia e ne è colata acqua. «Non c'è pace per gli empi», dice il Signore.
Isaia 48:1-22 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
«Ascoltate, discendenti di Giacobbe, voi che vi gloriate del nome d'Israele, e che risalite fino a Giuda: voi giurate nel nome del Signore, e invocate il Dio d'Israele ma senza serietà e sincerità. Voi ci tenete a farvi chiamare: “Abitanti della Città Santa”, e vi appoggiate sul Dio d'Israele, il cui nome è: “Signore dell'universo”. Ascoltate dunque quel che vi dico: da tempo avevo annunziato quanto è accaduto; lo avevo promesso e ve lo avevo fatto sapere. Appena sono intervenuto tutto si è compiuto. Sapevo che eravate come un popolo ostinato, dalla testa dura come il ferro, dalla fronte resistente come il bronzo: per questo mi sono preoccupato di annunziarvelo per tempo. Ve l’ho detto prima che accadesse per non sentirvi poi dire: “È opera del nostro idolo, è il nostro dio di legno o di bronzo che ha deciso così!”. Avete sentito quel che avevo predetto e ora siete testimoni che si è realizzato. Ebbene, da questo momento, vi annunzio cose nuove, che tenevo nascoste, e di cui voi non avete idea. Non si tratta di cose antiche, ma di quel che ora accadrà. Prima d'ora, mai ne avete sentito parlare. Così non potrete dire che lo sapevate già. No, non lo avete mai sentito, né voluto sapere, non ci avete mai fatto attenzione. Vi ho sempre conosciuti come ribelli! Da quando siete nati, siete chiamati sleali. Ma siccome io sono Dio, per amore del mio nome trattengo la mia collera. Per il mio onore vi risparmio e rinunzio a eliminarvi. Vi ho messi alla prova non del fuoco, come si fa con l’argento, ma vi ho provati con la sofferenza. Se ho agito così, l’ho fatto solo per me; non posso sopportare che il mio nome venga disonorato. Non voglio cedere ad altri la mia gloria». Dice il Signore: «Ascoltami ora, Israele, popolo di Giacobbe, che io ho chiamato. Io sono lo stesso sempre, sono il primo e anche l’ultimo. Con le stesse mie mani ho posto le fondamenta della terra e ho disteso il cielo. Basta che io li chiami ed essi si presentano. Radunatevi assieme e ascoltatemi tutti! Nessuno di voi ha predetto i miei piani! Ho un amico che porterà a compimento i miei progetti su Babilonia e farà conoscere ai suoi abitanti la mia potenza. Io solo ho parlato; anzi ho chiamato quest’uomo e l’ho fatto venire. Riuscirà in tutte le sue imprese». Avvicinatevi a me e ascoltate: fin dall’inizio ho parlato apertamente. Ero presente fin dal principio di questi avvenimenti. E ora è Dio, il Signore che mi manda e mi dà il suo spirito. Il Signore, tuo salvatore, il Santo d'Israele ti assicura: «Io, il Signore, sono il tuo Dio. Sono io che ti faccio sapere quel che ti potrà servire; sono io che ti faccio camminare sulla strada che devi seguire. Perché non hai ascoltato quello che ti ho comandato? Avresti ricevuto un fiume di benedizioni, la salvezza ti sarebbe arrivata come le onde del mare! I tuoi discendenti sarebbero numerosi come i granelli di sabbia sulla spiaggia del mare, i loro nomi non avrebbero rischiato di sparire dalla mia presenza!». Uscite da Babilonia, affrettatevi a partire! Con grida di gioia portate la bella notizia fino alle estremità della terra, annunziatela, diffondetela e dite: «Il Signore ha salvato Israele, suo servo». Lo conduce nel deserto e il popolo non soffre la sete. Dio fa scaturire per lui acqua, spacca la roccia e l’acqua scorre. Ma queste benedizioni non sono per i malvagi, dice il Signore.
Isaia 48:1-22 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
ASCOLTATE questo, o casa di Giacobbe, che siete nominati del nome d'Israele, e siete usciti delle acque di Giuda; che giurate per lo Nome del Signore, e mentovate l'Iddio d'Israele; benchè non in verità, nè in giustizia. Perciocchè essi si nominano della città santa, si appoggiano sopra l'Iddio d'Israele, il cui Nome è: Il Signor degli eserciti. Io annunziai già ab antico le cose di prima, e quelle uscirono della mia bocca, ed io le feci intendere; poi di subito le ho fatte, e sono avvenute. Perciocchè io so che tu sei indurato, e che il tuo collo è un nerbo di ferro, e che la tua fronte è di rame. Perciò ti annunziai quelle cose già anticamente; io te le feci intendere, avanti che fossero avvenute; che talora tu non dicessi: Il mio idolo le ha fatte, e la mia scultura, e la mia statua di getto le ha ordinate. Tu hai udite tutte queste cose, considerale; e non le annunziereste voi? da ora io ti ho fatte intendere cose nuove, e riserbate, le quali tu non sapevi. Ora sono state create, e non ab antico, nè avanti questo giorno; e tu non ne avevi udito nulla; che talora tu non dica: Ecco, io le sapeva. Tu non le hai nè udite, nè sapute; ed anche in alcun tempo non ti è stato aperto l'orecchio; perciocchè io sapeva che del tutto tu ti porteresti dislealmente, e che tu sei chiamato: Prevaricator fin dal ventre. Per amor del mio Nome, io rallenterò la mia ira; e per amor della mia lode, io mi ratterrò inverso te, per non distruggerti. Ecco, io ti ho posto al cimento, ma non già come l'argento; io ti ho affinato nel fornello dell'afflizione. Per amor di me stesso, per amor di me stesso, io farò questo; perciocchè, come sarebbe profanato il mio Nome? ed io non darò la mia gloria ad alcun altro. Ascoltami, o Giacobbe, e tu, o Israele, che sei chiamato da me. Io son desso; io sono il primo; io sono anche l'ultimo. La mia mano ha eziandio fondata la terra, e la mia destra ha misurati i cieli col palmo; quando io li chiamo, tutti quanti compariscono. Voi tutti, adunatevi, ed ascoltate: Chi, d'infra coloro, ha annunziate queste cose? Il Signore ha amato colui; egli metterà ad esecuzione la sua volontà contro a Babilonia, e il suo braccio sopra i Caldei. Io, io ho parlato, ed anche l'ho chiamato; io l'ho fatto venire, e le sue imprese son prosperate. Accostatevi a me, ed ascoltate questo; dal principio io non ho parlato di nascosto; dal tempo che la cosa è stata io vi sono stato; ed ora il Signore Iddio, e il suo Spirito, mi ha mandato. Così ha detto il Signore, il tuo Redentore, il Santo d'Israele: Io sono il Signore Iddio tuo, che ti ammaestro per util tuo, che ti guido per la via, per la quale tu devi camminare. Oh avessi tu pure atteso a' miei comandamenti! la tua pace sarebbe stata come un fiume, e la tua giustizia come le onde del mare. E la tua progenie sarebbe stata come la rena, e quelli che sarebbero usciti delle tue interiora come la ghiaia di quello; il suo nome non sarebbe stato sterminato, nè spento dal mio cospetto. Uscite di Babilonia, fuggitevene dai Caldei, con voce di giubilo; annunziate, bandite questo; datene fuori voce fino alle estremità della terra; dite: Il Signore ha riscattato Giacobbe, suo servitore. Ed essi non hanno avuto sete, mentre egli li ha condotti per li deserti; egli ha fatta loro stillar dell'acqua dalla roccia; egli ha fesso il sasso, e ne è colata dell'acqua. Non vi è alcuna pace per gli empi, ha detto il Signore.