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Isaia 59:1-21

Isaia 59:1-21 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

Ecco, la mano del SIGNORE non è troppo corta per salvare, né il suo orecchio troppo duro per udire; ma le vostre iniquità vi hanno separato dal vostro Dio; i vostri peccati gli hanno fatto nascondere la faccia da voi, per non darvi più ascolto. Le vostre mani infatti sono contaminate dal sangue, le vostre dita dall’iniquità; le vostre labbra proferiscono menzogna, la vostra lingua sussurra perversità. Nessuno muove causa con giustizia, nessuno la discute con verità; si appoggiano su ciò che non è, dicono menzogne, concepiscono il male, partoriscono l’iniquità. Covano uova di serpente, tessono tele di ragno; chi mangia le loro uova muore, e dall’uovo che uno schiaccia esce fuori una vipera. Le loro tele non diventeranno vestiti, né costoro si copriranno delle loro opere; le loro opere sono opere d’iniquità, nelle loro mani vi sono atti di violenza. I loro piedi corrono al male, essi si affrettano a spargere sangue innocente; i loro pensieri sono pensieri iniqui, la desolazione e la rovina sono sulla loro strada. La via della pace non la conoscono, non c’è equità nel loro procedere; si fanno dei sentieri tortuosi, chiunque vi cammina non conosce la pace. Perciò la rettitudine è lontana da noi e non arriva fino a noi la giustizia; noi aspettiamo la luce, ma ecco le tenebre; aspettiamo il chiarore del giorno, ma camminiamo nel buio. Andiamo tastando la parete come i ciechi, andiamo a tastoni come chi non ha occhi; inciampiamo in pieno mezzogiorno come nel crepuscolo, in mezzo all’abbondanza sembriamo dei morti. Tutti quanti grugniamo come orsi, andiamo gemendo come colombe; aspettiamo la rettitudine, ma essa non viene; la salvezza, ma essa si allontana da noi. Poiché le nostre trasgressioni si sono moltiplicate davanti a te e i nostri peccati testimoniano contro di noi; sì, i nostri peccati ci stanno davanti e le nostre iniquità le conosciamo. Siamo stati ribelli al SIGNORE e lo abbiamo rinnegato, ci siamo rifiutati di seguire il nostro Dio, abbiamo parlato di oppressione e di rivolta, abbiamo concepito e meditato in cuore parole di menzogna. La rettitudine si è ritirata e la giustizia si è tenuta lontana; la verità, infatti, soccombe sulla piazza pubblica e il diritto non riesce ad avvicinarvisi. La verità è scomparsa, e chi si allontana dal male si espone a essere spogliato. Il SIGNORE ha visto, e gli è dispiaciuto che non vi sia più rettitudine; ha visto che non c’era più un uomo e si è stupito che nessuno intervenisse. Allora il suo braccio gli è venuto in aiuto, la sua giustizia lo ha sorretto; egli si è rivestito di giustizia come di una corazza, si è messo in capo l’elmo della salvezza, ha indossato gli abiti della vendetta, si è avvolto di gelosia come in un mantello. Egli renderà a ciascuno secondo le sue opere; il furore ai suoi avversari, il contraccambio ai suoi nemici; alle isole darà la loro retribuzione. Così si temerà il nome del SIGNORE dall’occidente e la sua gloria dall’oriente; quando l’avversario verrà come una fiumana, lo Spirito del SIGNORE lo metterà in fuga. «Un salvatore verrà per Sion e per quelli di Giacobbe che si convertiranno dalla loro rivolta», dice il SIGNORE. «Quanto a me», dice il SIGNORE, «questo è il patto che io stabilirò con loro: il mio Spirito che riposa su di te e le mie parole che ho messe nella tua bocca non si allontaneranno mai dalla tua bocca, né dalla bocca della tua discendenza, né dalla bocca della discendenza della tua discendenza», dice il SIGNORE, «da ora e per sempre».

Isaia 59:1-21 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

Ecco, la mano del Signore non è troppo corta per salvare, né il suo orecchio troppo duro per udire; ma le vostre *iniquità vi hanno separato dal vostro Dio; i vostri peccati gli hanno fatto nascondere la faccia da voi, per non darvi piú ascolto. Le vostre mani infatti sono contaminate dal sangue, le vostre dita dall'iniquità; le vostre labbra proferiscono menzogna, la vostra lingua sussurra perversità. Nessuno muove causa con giustizia, nessuno la discute con verità; si appoggiano su ciò che non è, dicono menzogne, concepiscono il male, partoriscono l'iniquità. Covano uova di serpente, tessono tele di ragno; chi mangia le loro uova muore, e l'uovo che uno schiaccia, dà fuori una vipera. Le loro tele non diventeranno vestiti, né costoro si copriranno delle loro opere; le loro opere sono opere d'iniquità, nelle loro mani vi sono atti di violenza. I loro piedi corrono al male, essi si affrettano a spargere sangue innocente; i loro pensieri sono pensieri iniqui, la desolazione e la rovina sono sulla loro strada. La via della pace non la conoscono, non c'è equità nel loro procedere; si fanno dei sentieri tortuosi, chiunque vi cammina non conosce la pace. Perciò la rettitudine è lontana da noi, e non arriva fino a noi la giustizia; noi aspettiamo la luce, ma ecco le tenebre; aspettiamo il chiarore del giorno, ma camminiamo nel buio. Andiamo tastando la parete come i ciechi, andiamo a tastoni come chi non ha occhi; inciampiamo in pieno mezzogiorno come nel crepuscolo, in mezzo all'abbondanza sembriamo dei morti. Tutti quanti grugniamo come orsi, andiamo gemendo come colombe; aspettiamo la rettitudine, ma essa non viene; la salvezza, ma essa si allontana da noi. Poiché le nostre *trasgressioni si sono moltiplicate davanti a te e i nostri peccati testimoniano contro di noi; sí, i nostri peccati ci stanno davanti e le nostre iniquità le conosciamo. Siamo stati ribelli al Signore e l'abbiamo rinnegato, ci siamo rifiutati di seguire il nostro Dio, abbiamo parlato di oppressione e di rivolta, abbiamo concepito e meditato in cuore parole di menzogna. La rettitudine si è ritirata, e la giustizia si è tenuta lontana; la verità infatti soccombe sulla piazza pubblica, e il diritto non riesce ad avvicinarvisi; la verità è scomparsa, e chi si allontana dal male si espone a essere spogliato. Il Signore ha visto, e gli è dispiaciuto che non vi sia piú rettitudine; ha visto che non c'era piú un uomo e si è stupito che nessuno intervenisse; allora il suo braccio gli è venuto in aiuto, la sua giustizia lo ha sorretto; egli si è rivestito di giustizia come di una corazza, si è messo in capo l'elmo della salvezza, ha indossato gli abiti della vendetta, si è avvolto di gelosia come in un mantello. Egli renderà a ciascuno secondo le sue opere; il furore ai suoi avversari, il contraccambio ai suoi nemici; alle isole darà la loro retribuzione. Cosí si temerà il nome del Signore dall'occidente, e la sua gloria dall'oriente; quando l'avversario verrà come una fiumana, lo Spirito del Signore lo metterà in fuga. «Un salvatore verrà per *Sion e per quelli di *Giacobbe che si convertiranno dalla loro rivolta», dice il Signore. «Quanto a me», dice il Signore, «questo è il patto che io stabilirò con loro: il mio Spirito che riposa su di te e le mie parole che ho messe nella tua bocca non si allontaneranno mai dalla tua bocca, né dalla bocca della tua discendenza, né dalla bocca della discendenza della tua discendenza», dice il Signore, «da ora e per sempre».

Isaia 59:1-21 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

Non dovete pensare che il Signore sia così debole da non potervi salvare o così sordo da non sentirvi. In realtà sono le vostre azioni malvagie che hanno alzato una barriera tra voi e il vostro Dio. Sono le vostre colpe che gli fanno voltare la testa per non sentire le vostre preghiere. Avete commesso delitti e vi siete macchiati le mani di sangue. Aprite la bocca solamente per mentire, la vostra lingua pronunzia soltanto calunnie. In tribunale presentate denunzie ingiuste e le sostenete con testimoni falsi. Le vostre prove non sono fondate, sono invece soltanto menzogne. Concepite il desiderio di nuocere e partorire azioni malvagie. I vostri piani sono pericolosi come uova di serpenti velenosi: chi le mangia muore; tu rompi un uovo e salta fuori una vipera! Le tele che tessete sono come quelle di ragno. Non servono per vestirsi o per coprirsi, ma sono nocive. Le vostre azioni sono soltanto malvagie. Le vostre mani non fanno che danni. Vi affrettate a compiere il male, non esitate ad assassinare l’innocente. Non pensate che a commettere delitti. Dove passate seminate desolazione e rovina. Non conoscete la via della pace e sul vostro cammino non c’è la giustizia. Scegliete i sentieri tortuosi: chi li percorrerà non conoscerà mai la pace. Ora sappiamo perché Dio non vuole intervenire e non vuole salvarci. Speravamo di vedere la luce, ma camminiamo ancora nell’oscurità; aspettavamo la luce del giorno, ma brancoliamo nel buio della notte. Quando camminiamo tastiamo il muro come i ciechi, avanziamo esitanti come chi non vede. Inciampiamo a mezzogiorno come se fosse notte fonda. Stiamo bene in salute, ma siamo come morti. Ci lamentiamo con grugniti come orsi e gemiamo come colombe. Speravamo che Dio intervenisse, ma non accade nulla. Aspettavamo che ci salvasse, invece egli rimane lontano da noi. Signore, molte volte ti abbiamo disubbidito. I nostri peccati, le nostre azioni ingiuste sono davanti a noi e ci accusano. Riconosciamo i nostri errori. Noi ti abbiamo disubbidito e tradito, abbiamo rifiutato di seguirti, Signore nostro Dio. Progettiamo sempre oppressione e rivolta. L’unico nostro desiderio è di sostenere il falso. Noi scacciamo il diritto e così rimane lontana la giustizia. La verità è ostacolata, sulla piazza pubblica la giustizia non è ammessa. La buona fede è scomparsa. Chi cerca di essere onesto è spogliato di tutto. Il Signore ha visto e considera un male che non ci sia più giustizia. Ha visto con sorpresa che nessuno reagiva. Allora ha deciso di intervenire con la sua forza, sospinto dalla sua giustizia. Questa sarà la sua corazza, e la salvezza il suo elmo. Si vestirà di vendetta e il suo mantello sarà l’indignazione. Egli punirà i suoi nemici come si meritano, compirà furiose rappresaglie contro i suoi avversari, anche quelli più lontani. Il Signore arriverà come un torrente impetuoso sospinto da un forte vento, e da oriente a occidente si rispetterà la sua presenza gloriosa. Il Signore sta per venire a liberare la città di Sion e gli Israeliti che non si ribellano più a lui. Lo dichiara il Signore. Il Signore dice: «Questa è la mia alleanza con voi: ora vi affido il mio messaggio perché ve lo tramandiate per sempre e il mio spirito sarà su di voi. Non li toglierò mai né ai vostri figli né ai vostri discendenti. Lo prometto io, il Signore».

Isaia 59:1-21 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

ECCO, la mano del Signore non è raccorciata, per non poter salvare; e la sua orecchia non è aggravata, per non potere udire. Ma le vostre iniquità sono quelle che han fatta separazione tra voi e l'Iddio vostro; e i vostri peccati han fatta nasconder la sua faccia da voi, per non ascoltare. Conciossiachè le vostre mani sieno contaminate di sangue, e le vostre dita d'iniquità; e le vostre labbra hanno proferita falsità, la vostra lingua ha ragionata perversità. Non vi è niuno che gridi per la giustizia, nè che litighi per la verità; si confidano in cose di nulla, e parlano falsità; concepiscono perversità, e partoriscono iniquità. Fanno spicciare uova d'aspido, e tessono tele di ragnoli; chi avrà mangiato delle loro uova ne morrà; e schiacciandosene alcuno, ne scoppierà una vipera. Le lor tele non saranno da vestimenti, ed eglino stessi non si copriranno del lor lavoro; il lor lavoro è lavoro d'iniquità, e vi sono opere di violenza nelle lor mani. I lor piedi corrono al male, e si affrettano per andare a spandere il sangue innocente; i lor pensieri son pensieri d'iniquità; nelle loro strade vi è guastamento e ruina. Non conoscono il cammino della pace, e nelle lor vie non vi è alcuna dirittura; si hanno distorti i lor sentieri; chiunque cammina per essi non sa che cosa sia pace. Perciò, il giudicio si è allontanato da noi, e la giustizia non ci ha aggiunti; noi abbiamo aspettata luce, ed ecco tenebre; splendore, ed ecco camminiamo in caligine. Noi siamo andati brancolando intorno alla parete, come ciechi; siamo andati brancolando, come quelli che non hanno occhi; noi ci siamo intoppati nel mezzodì, come in sul vespro; noi siamo stati in luoghi ermi e solitari, come morti. Noi tutti fremiamo come orsi, e gemiamo continuamente come colombe; abbiamo aspettato il giudicio, e non ve n'è punto; la salute, ed ella si dilunga da noi. Perciocchè i nostri misfatti son moltiplicati dinanzi a te, ed i nostri peccati testificano contro a noi; conciossiachè i nostri misfatti sieno appo noi, e noi conosciamo le nostre iniquità; che sono: prevaricare, e mentire contro al Signore, e trarsi indietro dall'Iddio nostro; parlar di oppressione, e di rivolta; concepire, e ragionar col cuore parole di falsità. Perciò, il giudicio si è tratto indietro, e la giustizia si è fermata lontano; perciocchè la verità è caduta nella piazza, e la dirittura non è potuta entrare. E la verità è mancata, e chi si ritrae dal male è stato in preda. Or il Signore ha veduto questo, e gli è dispiaciuto che non vi era dirittura alcuna. E veduto che non vi era uomo alcuno, e maravigliatosi che non vi era alcuno che s'interponesse, il suo braccio gli ha operata salute, e la sua giustizia l'ha sostenuto. E si è vestito di giustizia a guisa di corazza, e l'elmo della salute è stato sopra il suo capo; e, per vestimento, egli si è vestito degli abiti di vendetta, e si è ammantato di gelosia a guisa di ammanto; come per far retribuzioni, come per rendere ira a' suoi nemici, retribuzione a' suoi avversari; per render la ricompensa alle isole. Laonde il Nome del Signore sarà temuto dal Ponente, e la sua gloria dal Levante; perciocchè il nemico verrà a guisa di fiume; ma lo Spirito del Signore leverà lo stendardo contro a lui. E il Redentore verrà a Sion, ed a quelli di Giacobbe che si convertiranno da' misfatti, dice il Signore. E quant'è a me, dice il Signore, questo sarà il mio patto che io farò con loro: Il mio Spirito, che è sopra te, e le mie parole che io ho messe nella tua bocca, non si partiranno giammai dalla tua bocca, nè dalla bocca della tua progenie, nè dalla bocca della progenie della tua progenie, da ora fino in eterno, ha detto il Signore.