Lettera di Giacomo 3:9-12
Lettera di Giacomo 3:9-12 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Con essa benediciamo il Signore e Padre; e con essa malediciamo gli uomini che sono fatti a somiglianza di Dio. Dalla medesima bocca escono benedizioni e maledizioni. Fratelli miei, non deve essere così. La sorgente getta forse dalla medesima apertura il dolce e l’amaro? Può forse, fratelli miei, un fico produrre olive, o una vite fichi? Neppure una sorgente salata può dare acqua dolce.
Lettera di Giacomo 3:9-12 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Con essa benediciamo il Signore e Padre; e con essa malediciamo gli uomini che sono fatti a somiglianza di Dio. Dalla medesima bocca escono benedizioni e maledizioni. Fratelli miei, non dev'essere cosí. La sorgente getta forse dalla medesima apertura il dolce e l'amaro? Può forse, fratelli miei, un fico produrre olive, o una vite fichi? Neppure una sorgente salata può dare acqua dolce.
Lettera di Giacomo 3:9-12 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Noi usiamo la lingua per lodare il Signore che è nostro Padre, ma anche per maledire gli uomini che Dio ha fatto simili a sé. Dalla stessa bocca escono parole di preghiera e parole di maledizione. Fratelli, questo non deve avvenire. Forse che da una stessa fonte può uscire insieme acqua buona e acqua amara? No! Nessun albero di fichi produce olive, e nessuna vite produce fichi. Così una sorgente d'acqua salata non può dare acqua da bere.
Lettera di Giacomo 3:9-12 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
Per essa benediciamo Iddio e Padre; e per essa malediciamo gli uomini, che son fatti alla simiglianza di Dio. D'una medesima bocca procede benedizione e maledizione. Non bisogna, fratelli miei, che queste cose si facciano in questa maniera. La fonte sgorga ella da una medesima buca il dolce e l'amaro? Può, fratelli miei, un fico fare ulive, o una vite fichi? così niuna fonte può gettare acqua salsa, e dolce.