Lettera di Giacomo 4:7-17
Lettera di Giacomo 4:7-17 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Sottomettetevi dunque a Dio; ma resistete al diavolo, ed egli fuggirà da voi. Avvicinatevi a Dio, ed egli si avvicinerà a voi. Pulite le vostre mani, o peccatori; e purificate i vostri cuori, o doppi d’animo! Siate afflitti, fate cordoglio e piangete! Sia il vostro riso convertito in lutto, e la vostra allegria in tristezza! Umiliatevi davanti al Signore, ed egli v’innalzerà. Non sparlate gli uni degli altri, fratelli. Chi dice male del fratello, o chi giudica il fratello, parla male della legge e giudica la legge. Ora, se tu giudichi la legge, non sei uno che la mette in pratica, ma un giudice. Uno soltanto è legislatore e giudice, colui che può salvare e perdere; ma tu chi sei, che giudichi il tuo prossimo? E ora a voi che dite: «Oggi o domani andremo nella tale città, vi staremo un anno, trafficheremo e guadagneremo»; mentre non sapete quel che succederà domani! Che cos’è infatti la vostra vita? Siete un vapore che appare per un istante e poi svanisce. Dovreste dire invece: «Se Dio vuole, saremo in vita e faremo questo o quest’altro». Invece voi vi vantate con la vostra arroganza. Un tale vanto è cattivo. Chi dunque sa fare il bene e non lo fa, commette peccato.
Lettera di Giacomo 4:7-17 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Sottomettetevi dunque a Dio; ma resistete al *diavolo, ed egli fuggirà da voi. Avvicinatevi a Dio, ed egli si avvicinerà a voi. Pulite le vostre mani, o peccatori; e purificate i vostri cuori, o doppi d'animo! Siate afflitti, fate cordoglio e piangete! Sia il vostro riso convertito in lutto, e la vostra allegria in tristezza! Umiliatevi davanti al Signore, ed egli v'innalzerà. Non sparlate gli uni degli altri, fratelli. Chi dice male del fratello, o chi giudica il fratello, parla male della legge e giudica la legge. Ora, se tu giudichi la legge, non sei uno che la mette in pratica, ma un giudice. Uno soltanto è legislatore e giudice, colui che può salvare e perdere; ma tu chi sei, che giudichi il tuo prossimo? E ora a voi che dite: «Oggi o domani andremo nella tale città, vi staremo un anno, trafficheremo e guadagneremo»; mentre non sapete quel che succederà domani! Che cos'è infatti la vostra vita? Siete un vapore che appare per un istante e poi svanisce. Dovreste dire invece: «Se Dio vuole, saremo in vita e faremo questo o quest'altro». Invece voi vi vantate con la vostra arroganza. Un tale vanto è cattivo. Chi dunque sa fare il bene e non lo fa, commette peccato.
Lettera di Giacomo 4:7-17 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Dunque sottomettetevi a Dio. Resistete invece contro il *diavolo, che fuggirà lontano da voi. Avvicinatevi a Dio, ed egli si avvicinerà a voi. Purificate le vostre mani di peccatori; santificate i vostri cuori di uomini ipocriti. Piangete sulle vostre miserie, e semmai lamentatevi di voi stessi. Le vostre risa diventino lacrime, la vostra allegria diventi tristezza. Abbassatevi davanti al Signore, ed egli vi solleverà. Fratelli, non parlate male gli uni degli altri. Chi parla male di un fratello o lo giudica, è come se parlasse male della legge di Dio e la giudicasse. Ora, se ti metti a giudicare la legge di Dio, sei uno che giudica e non sei più uno che ubbidisce alla Legge. C’è uno solo che dà la Legge agli altri e può giudicare: Dio. Egli può salvare e distruggere. Ma chi sei tu che pretendi di giudicare il tuo prossimo? Ascoltate, voi che dite: Oggi o domani andremo in quella città e ci fermeremo un anno; faremo affari e guadagneremo molto. In realtà voi non sapete cosa accadrà domani, e come sarà la vostra vita. Non siete altro che fumo; un fumo che per un po’ si vede e poi scompare. Fareste meglio a dire: Se il Signore vuole, noi vivremo e faremo questo e quest’altro. Invece continuate a vantarvi e a fare gli orgogliosi. Ma questo genere di superbia è sempre un male. Allo stesso modo, se uno sa di dovere fare il bene e non lo fa, commette peccato.
Lettera di Giacomo 4:7-17 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
Sottomettetevi adunque a Dio, contrastate al diavolo, ed egli fuggirà da voi. Appressatevi a Dio, ed egli si appresserà a voi: nettate le vostre mani o peccatori; e purificate i cuori vostri, o doppi d'animo. Siate afflitti, e fate cordoglio, e piangete; sia il vostro riso convertito in duolo, e l'allegrezza in tristizia. Umiliatevi nel cospetto del Signore, ed egli v'innalzerà. Non parlate gli uni contro agli altri, fratelli; chi parla contro al fratello, e giudica il suo fratello, parla contro alla legge, e giudica la legge; ora, se tu condanni la legge, tu non sei facitor della legge, ma giudice. V'è un solo Legislatore, il qual può salvare, e perdere; ma tu, chi sei, che tu condanni altrui? OR su, voi che dite: Oggi, o domani, andremo in tal città, ed ivi dimoreremo un anno, e mercateremo, e guadagneremo. Che non sapete ciò che sarà domani; perciocchè, qual' è la vita vostra? poich'ella è un vapore, che apparisce per un poco di tempo, e poi svanisce. Invece di dire: Se piace al Signore, e se siamo in vita, noi farem questo o quello. E pure ora voi vi vantate nelle vostre vane glorie; ogni tal vanto è cattivo. Vi è adunque peccato a colui che sa fare il bene, e non lo fa.