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Geremia 17:1-27

Geremia 17:1-27 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

«Il peccato di Giuda è scritto con uno stilo di ferro, con una punta di diamante; è scolpito sulla tavola del loro cuore e sui corni dei vostri altari. Come si ricordano dei loro figli, così si ricordano dei loro altari e dei loro idoli di Astarte, presso gli alberi verdeggianti sugli alti colli. O mia montagna, che domini la campagna, io darò i tuoi beni, tutti i tuoi tesori e i tuoi alti luoghi come preda, a causa dei peccati che tu hai commessi entro tutti i tuoi confini! Tu, per tua colpa, perderai l’eredità che io ti avevo data e ti farò servire i tuoi nemici in un paese che non conosci, perché avete acceso il fuoco della mia ira, ed esso arderà per sempre». Così parla il SIGNORE: «Maledetto l’uomo che confida nell’uomo e fa della carne il suo braccio, e il cui cuore si allontana dal SIGNORE! Egli è come una tamerice nel deserto: quando giunge il bene, egli non lo vede; abita in luoghi aridi, nel deserto, in terra salata, senza abitanti. Benedetto l’uomo che confida nel SIGNORE e la cui fiducia è il SIGNORE! Egli è come un albero piantato vicino all’acqua, che distende le sue radici lungo il fiume: non si accorge quando viene la calura e il suo fogliame rimane verde; nell’anno della siccità non è in affanno e non cessa di portare frutto». Il cuore è ingannevole più di ogni altra cosa e insanabilmente maligno; chi potrà conoscerlo? «Io, il SIGNORE, che investigo il cuore, che metto alla prova le reni, per retribuire ciascuno secondo le sue vie, secondo il frutto delle sue azioni». Chi acquista ricchezze, ma non con giustizia, è come la pernice che cova uova che non ha fatte; nel bel mezzo dei suoi giorni egli deve lasciarle e quando arriva la sua fine non è che uno stolto. Trono di gloria, eccelso fin dal principio, è il luogo del nostro santuario. Speranza d’Israele, o SIGNORE, tutti quelli che ti abbandonano saranno confusi; quelli che si allontanano da te saranno iscritti sulla polvere, perché hanno abbandonato il SIGNORE, la sorgente delle acque vive. Guariscimi, SIGNORE, e sarò guarito; salvami, e sarò salvo, poiché tu sei la mia lode. Ecco, essi mi dicono: «Dov’è la parola del SIGNORE? Che essa si compia, dunque!» Quanto a me, io non mi sono rifiutato di essere loro pastore agli ordini tuoi, né ho desiderato il giorno funesto, tu lo sai; quanto è uscito dalle mie labbra è stato manifesto davanti a te. Non essere per me uno spavento; tu sei il mio rifugio nel giorno della calamità. Siano confusi i miei persecutori, non io sia confuso; siano spaventati essi, non io sia spaventato. Fa’ venire su di loro il giorno della calamità e colpiscili con doppia distruzione! Così mi ha detto il SIGNORE: «Va’ e fèrmati alla porta dei figli del popolo per la quale entrano ed escono i figli di Giuda, e a tutte le porte di Gerusalemme, e di’ loro: “Ascoltate la parola del SIGNORE, o re di Giuda, e tutto Giuda, e voi tutti gli abitanti di Gerusalemme, che entrate per queste porte! Così parla il SIGNORE: Per amore della vostra stessa vita, guardatevi dal portare qualsiasi carico e dal farlo passare per le porte di Gerusalemme in giorno di sabato; non tirate fuori dalle vostre case alcun carico e non fate alcun lavoro in giorno di sabato, ma santificate il giorno del sabato, come io comandai ai vostri padri. Essi, però, non diedero ascolto, non prestarono orecchio, ma irrigidirono il collo per non ascoltare e per non ricevere istruzione. Se voi mi ascoltate attentamente”, dice il SIGNORE, “se non fate entrare alcun carico per le porte di questa città in giorno di sabato, ma santificate il giorno del sabato e non fate in esso alcun lavoro, i re e i prìncipi che siedono sul trono di Davide entreranno per le porte di questa città su carri e su cavalli: entreranno essi, i loro prìncipi, gli uomini di Giuda, gli abitanti di Gerusalemme; e questa città sarà abitata per sempre. Dalle città di Giuda, dai luoghi circostanti di Gerusalemme, dal paese di Beniamino, dalla pianura, dal monte e dalla regione meridionale si verrà a portare olocausti, vittime, offerte, incenso e a offrire sacrifici di ringraziamento nella casa del SIGNORE. Ma se non mi date ascolto e non santificate il giorno del sabato, e non vi astenete dal portare carichi e dall’introdurne per le porte di Gerusalemme in giorno di sabato, io accenderò un fuoco alle porte della città ed esso divorerà i palazzi di Gerusalemme, e non si estinguerà”».

Geremia 17:1-27 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

«Il peccato di *Giuda è scritto con uno stilo di ferro, con una punta di diamante; è scolpito sulla tavola del loro cuore e sui corni dei vostri altari. Come si ricordano dei loro figli, cosí si ricordano dei loro altari e dei loro idoli di *Astarte presso gli alberi verdeggianti sugli alti colli. O mia montagna che domini la campagna, io darò i tuoi beni, tutti i tuoi tesori, e i tuoi alti luoghi come preda, a causa dei peccati che tu hai commessi entro tutti i tuoi confini! Tu, per tua colpa, perderai l'eredità che io ti avevo data; e ti farò servire i tuoi nemici, in un paese che non conosci, perché avete acceso il fuoco della mia ira, ed esso arderà per sempre». Cosí parla il Signore: «Maledetto l'uomo che confida nell'uomo e fa della carne il suo braccio, e il cui cuore si allontana dal Signore! Egli è come una tamerice nel deserto: quando giunge il bene, egli non lo vede; abita in luoghi aridi, nel deserto, in terra salata, senza abitanti. Benedetto l'uomo che confida nel Signore, e la cui fiducia è il Signore! Egli è come un albero piantato vicino all'acqua, che distende le sue radici lungo il fiume; non si accorge quando viene la calura e il suo fogliame rimane verde; nell'anno della siccità non è in affanno e non cessa di portar frutto». Il cuore è ingannevole piú di ogni altra cosa, e insanabilmente maligno; chi potrà conoscerlo? «Io, il Signore, che investigo il cuore, che metto alla prova le reni, per retribuire ciascuno secondo le sue vie, secondo il frutto delle sue azioni». Chi acquista ricchezze, ma non con giustizia, è come la pernice che cova uova che non ha fatte; nel bel mezzo dei suoi giorni egli deve lasciarle; quando arriva la sua fine, non è che uno stolto. Trono di gloria, eccelso fin dal principio, è il luogo del nostro *santuario. Speranza d'*Israele, o Signore, tutti quelli che ti abbandonano saranno confusi; quelli che si allontanano da te saranno iscritti sulla polvere, perché hanno abbandonato il Signore, la sorgente delle acque vive. Guariscimi, Signore, e sarò guarito; salvami, e sarò salvo; poiché tu sei la mia lode. Ecco, essi mi dicono: «Dov'è la parola del Signore? che essa si compia, dunque!» Quanto a me, io non mi sono rifiutato di essere loro pastore agli ordini tuoi, né ho desiderato il giorno funesto, tu lo sai; quanto è uscito dalle mie labbra è stato manifesto davanti a te. Non essere per me uno spavento; tu sei il mio rifugio nel giorno della calamità. Siano confusi i miei persecutori; non io sia confuso; siano spaventati essi, non io sia spaventato; fa' venire su di loro il giorno della calamità e colpiscili con doppia distruzione! Cosí mi ha detto il Signore: «Va' e férmati alla porta dei figli del popolo per la quale entrano ed escono i figli di Giuda, e a tutte le porte di *Gerusalemme, e di' loro: “Ascoltate la parola del Signore, o re di Giuda, e tutto Giuda, e voi tutti gli abitanti di Gerusalemme, che entrate per queste porte! Cosí parla il Signore: Per amore della vostra stessa vita, guardatevi dal portare nessun carico e dal farlo passare per le porte di Gerusalemme, in giorno di sabato; non tirate fuori dalle vostre case nessun carico e non fate nessun lavoro in giorno di sabato; ma santificate il giorno del sabato, come io comandai ai vostri padri. Essi, però, non diedero ascolto, non prestarono orecchio, ma irrigidirono il collo per non ascoltare, e per non ricevere istruzione. Se voi mi ascoltate attentamente, dice il Signore, se non fate entrare nessun carico per le porte di questa città in giorno di sabato, ma santificate il giorno del sabato e non fate in esso nessun lavoro, i re e i príncipi che siedono sul trono di *Davide entreranno per le porte di questa città su carri e su cavalli: entreranno essi, i loro príncipi, gli uomini di Giuda, gli abitanti di Gerusalemme; e questa città sarà abitata per sempre. Dalle città di Giuda, dai luoghi circostanti di Gerusalemme, dal paese di *Beniamino, dalla pianura, dal monte e dalla *regione meridionale, si verrà a portare olocausti, vittime, offerte, incenso, e a offrire sacrifici di ringraziamento nella casa del Signore. Ma, se non mi date ascolto e non santificate il giorno del sabato e non vi astenete dal portare carichi e dall'introdurne per le porte di Gerusalemme in giorno di sabato, io accenderò un fuoco alle porte della città, ed esso divorerà i palazzi di Gerusalemme, e non si estinguerà”».

Geremia 17:1-27 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

Il peccato del popolo di Giuda è scritto con uno scalpello di ferro, è inciso nei loro cuori e sugli angoli sporgenti dei loro altari con una punta di diamante. Così i loro figli si ricorderanno sempre dei loro altari e dei pali sacri, piantati presso gli alberi verdi, sulle colline elevate, sui monti e in aperta campagna. Popolo di Giuda, farò saccheggiare dai nemici le tue ricchezze e i tuoi tesori per i peccati commessi nei luoghi di culto degli dèi, sparsi in tutto il tuo territorio. Tu dovrai restituire la terra che ti avevo dato. Ti renderò schiavo dei tuoi nemici in una regione che non conosci, perché mi hai provocato e la mia ira è come un fuoco che non si spegne mai. Il Signore dice: «Maledetto chi si allontana da me, perché ha fiducia nell’uomo e conta soltanto su mezzi umani. Costui sarà come un rovo che cresce nel deserto, in una terra arida, piena di sale, dove è impossibile vivere: non gli accadrà mai nulla di buono. Ma io benedico chi ha fiducia in me e cerca in me la sua sicurezza. Egli sarà come un albero trapiantato vicino a un fiume che stende le sue radici fino all’acqua. Non dovrà temere quando viene il caldo, perché le sue foglie resteranno verdi. Neppure un anno di siccità gli farà danno: continuerà a produrre i suoi frutti. Il cuore dell'uomo inganna più di ogni altra cosa: è incorreggibile. Chi può comprenderlo? Ma io, il Signore, scruto i sentimenti e i pensieri segreti dell'uomo. Così posso trattare ciascuno secondo la sua condotta in base al risultato delle sue azioni». Chi accumula ricchezze in modo disonesto è come un uccello che cova uova non sue: a metà della vita le perderà e alla fine resterà senza niente, come uno stolto. Il nostro tempio santo è come un trono splendente collocato in alto fin dalle origini. Signore, tu sei la speranza d'Israele: chi ti abbandona è destinato al fallimento! Quelli che si allontanano da te spariranno come nomi scritti nella polvere perché hanno abbandonato te, il Signore, la sorgente di acqua viva. Signore, solo tu puoi guarirmi, solo tu puoi salvarmi. Tu mi hai sempre dato un motivo per lodarti! La gente mi dice: «Dove sono finite le parole del Signore? Si realizzino, una buona volta!». Io non ho insistito per essere un tuo profeta, non ho desiderato che venisse il giorno del castigo. Signore, tu lo sai, ho sempre parlato apertamente con te. Non mettermi paura anche tu: tu sei l’unico mio rifugio quando mi trovo in pericolo. Copri di ridicolo quelli che mi perseguitano, ma risparmia me; riempi di paura loro, non me. Fa’ cadere su di loro tutte le disgrazie, distruggili completamente. Il Signore mi diede quest’ordine: «Geremia, va’ a metterti vicino alla porta di Gerusalemme chiamata porta dei Figli del popolo, dalla quale passano i re di Giuda per entrare e uscire dalla città. Poi va’ vicino a tutte le altre porte lungo le mura. A tutti quelli che le attraversano, re di Giuda, abitanti di Giuda e di Gerusalemme, dirai di ascoltare le mie parole. Dirai così: Se ci tenete alla vostra vita, non trasportate nessun peso nel giorno di sabato, non fate passare niente attraverso le porte di Gerusalemme. Non portate nessun peso fuori delle vostre case in giorno di sabato e non fate nessun lavoro. Il sabato lo dovete dedicare tutto a me, come ho comandato ai vostri antenati. Essi non mi hanno ascoltato, non hanno prestato attenzione. Anzi si sono intestarditi a non ubbidirmi e a rifiutare i miei insegnamenti. «Ma voi, dice il Signore, ascoltatemi bene: non fate passare nessun peso attraverso le porte di questa città in un giorno di sabato; invece, dedicate a me questo giorno e astenetevi da ogni lavoro. Allora i re e i principi che siedono sul trono di Davide entreranno liberamente attraverso le porte di questa città. Vi passeranno sui carri o a cavallo con i loro ufficiali, insieme alla gente di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme, perché la città sarà sempre abitata. La gente verrà dalle città di Giuda e dai dintorni di Gerusalemme, dal territorio di Beniamino, dalla regione della Sefela, dalle montagne e dal Negheb. Tutti porteranno qualcosa al mio tempio: sacrifici da bruciare completamente o in parte, offerte di grano o di incenso, sacrifici di lode. Ma voi dovrete ascoltarmi e dedicare a me il giorno di sabato senza trasportare pesi e introdurli attraverso le porte di Gerusalemme. Se non lo farete, darò fuoco alle porte della città e le fiamme bruceranno i suoi bei palazzi. Nessuno potrà spegnere l’incendio».

Geremia 17:1-27 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

Il peccato di Giuda è scritto con uno stile di ferro, con una punta di diamante; egli è scolpito in su la tavola del lor cuore, e nelle corna de' vostri altari. Il ricordarsi de'loro altari, e de' lor boschi, presso agli alberi verdeggianti, sopra gli alti colli, è loro come il ricordarsi de' lor propri figliuoli. O montanaro, scendi nella campagna; io darò in preda le tue facoltà, e tutti i tuoi tesori; i tuoi alti luoghi son pieni di peccato, in tutti i tuoi confini. E tu, e quelli che sono fra te, lascerete vacar la vostra eredità, la quale io vi avea data, essendone cacciati fuori; ed io ti farò servire a' tuoi nemici, nel paese che tu non è conosci; perciocchè voi avete acceso un fuoco nella mia ira, il quale arderà in perpetuo. Così ha detto il Signore: Maledetto sia l'uomo che si confida nell'uomo, e mette la carne per suo braccio, e il cui cuore si ritrae dal Signore. Egli sarà come un tamerice in una piaggia; e quando il bene verrà, egli nol vedrà; ed abiterà nel deserto, in luoghi aridi, in terra di salsuggine, e disabitata. Benedetto sia l'uomo che si confida nel Signore, e la cui confidanza è il Signore. Egli sarà come un albero piantato presso alle acque, e che stende le sue radici lungo un ruscello; e quando viene l'arsura, egli non la sente; anzi le sue fronde verdeggiano; e nell'anno della secchezza non se ne affanna, e non resta di far frutto. Il cuor dell'uomo è frodolente sopra ogni altra cosa, ed insanabile; chi lo conoscerà? Io, il Signore, che investigo i cuori, che provo le reni; e ciò, per rendere a ciascuno la retribuzione secondo le sue vie, secondo il frutto de' suoi fatti. Chi acquista delle ricchezze, e non dirittamente, è come la pernice, che cova l'uova che non ha fatte; egli le lascerà al mezzo de' suoi dì, ed alla fine sarà trovato stolto. Il luogo del nostro santuario è un trono di gloria, un luogo eccelso fin dal principio. O Signore, speranza d'Israele, tutti quelli che ti lasciano saran confusi; e quelli che si rivoltano indietro da me saranno scritti nella terra; perciocchè hanno abbandonata la fonte delle acque vive, il Signore. Sanami, Signore, ed io sarò sanato; salvami, ed io sarò salvato; perciocchè tu sei la mia lode. Ecco, costoro mi dicono: Dove è la parola del Signore? venga pur ora. Ora, quant'è a me, io non ho fatta maggiore istanza dietro a te, che si convenga ad un pastore; e non ho desiderato il giorno del male insanabile; tu il sai, ciò che è uscito delle mie labbra è stato nel tuo cospetto. Non essermi in ispavento; tu sei la mia speranza, e rifugio, nel giorno dell'avversità. Sieno confusi i miei persecutori, e non io; sieno spaventati, e non io; fa' venire sopra loro il giorno del male, e rompili di doppia rottura. COSÌ mi ha detto il Signore: Va', e fermati alla porta de' figliuoli del popolo, per la quale entrano ed escono i re di Giuda; ed a tutte le porte di Gerusalemme, e di' loro: Ascoltate la parola del Signore, re di Giuda, e tutto Giuda, e voi, tutti gli abitanti di Gerusalemme, ch'entrate per queste porte. Così ha detto il Signore: Guardatevi, sopra le anime vostre, di portare alcun carico, nè di farlo passare per le porte di Gerusalemme, nel giorno del sabato; e non traete fuor delle vostre case alcun carico, nè fate opera alcuna nei giorno del sabato; ma santificate il giorno del sabato, come io comandai a' padri vostri. Ma essi non ascoltarono, e non porsero il loro orecchio; anzi indurarono il lor collo per non ascoltare, e per non ricever correzione. Ed avverrà, se pur mi ascoltate, dice il Signore, per non fare entrare alcun carico per le porte di questa città nel giorno del sabato, e per santificare il giorno del sabato, per non fare in esso alcun lavoro; che i re ed i principi che seggono sopra il trono di Davide, montati sopra carri e cavalli; i re, dico, e i lor principi, gli uomini di Giuda, e gli abitanti di Gerusalemme, entreranno per le porte di questa città; e questa città sarà abitata in perpetuo. E si verrà dalle città di Giuda, e da' luoghi circonvicini di Gerusalemme, e dal paese di Beniamino, e dal piano, e dal monte, e dalla parte meridionale, portando olocausti e sacrificii, ed offerte, ed incenso; portando ancora offerte da render grazie, alla Casa del Signore. Ma, se non mi ascoltate, per santificare il giorno del sabato, e per non portare alcun carico, e per non entrar con esso per le porte di Gerusalemme, nel giorno del sabato, io accenderò un fuoco nelle sue porte, il quale consumerà i palazzi di Gerusalemme, e non si spegnerà.