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Geremia 18:1-23

Geremia 18:1-23 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

Ecco la parola che fu rivolta a Geremia da parte del SIGNORE: «Àlzati, scendi in casa del vasaio, e là ti farò udire le mie parole». Allora io scesi in casa del vasaio, ed ecco, egli stava lavorando alla ruota. Il vaso che faceva si guastò, come succede all’argilla in mano al vasaio; da capo ne fece un altro come a lui parve bene di farlo. La parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini: «Casa d’Israele, non posso io fare di voi quello che fa questo vasaio?», dice il SIGNORE. «Ecco, quel che l’argilla è in mano al vasaio, voi lo siete in mano mia, casa d’Israele! A un dato momento io parlo riguardo a una nazione, riguardo a un regno, di sradicare, di abbattere, di distruggere; ma se quella nazione contro la quale ho parlato si converte dalla sua malvagità, io mi pento del male che avevo pensato di farle. In un altro momento io parlo riguardo a una nazione, a un regno, di costruire e di piantare; ma se quella nazione fa ciò che è male ai miei occhi senza dare ascolto alla mia voce, io mi pento del bene di cui avevo parlato di colmarla. «Ora parla agli uomini di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme e di’: “Così parla il SIGNORE: ‘Ecco, io preparo contro di voi del male e formo contro di voi un disegno. Si converta ora ciascuno di voi dalla sua malvagità, cambiate le vostre vie e le vostre azioni!’”. Ma costoro dicono: “È inutile; noi vogliamo camminare seguendo i nostri pensieri, vogliamo agire ciascuno seguendo la caparbietà del nostro cuore malvagio”. Perciò così parla il SIGNORE: “Chiedete dunque fra le nazioni chi ha udito tali cose! La vergine d’Israele ha fatto una cosa orribile, enorme. La neve del Libano scompare mai dalle rocce che dominano la campagna? O le acque che vengono di lontano, fresche, correnti, si asciugano mai? Eppure il mio popolo mi ha dimenticato, offre profumi agli idoli vani. Questi lo hanno fatto inciampare nelle sue vie, che erano i sentieri antichi, perché seguisse sentieri laterali, una via non appianata, e per far così del loro paese una desolazione, un oggetto di continuo scherno; talché tutti quelli che vi passano rimangono stupiti e scuotono il capo. Io li disperderò davanti al nemico, come fa il vento orientale; io volterò loro le spalle e non la faccia nel giorno della loro calamità”». Essi hanno detto: «Venite, tramiamo insidie contro Geremia; poiché la legge non verrà meno per mancanza di sacerdoti, né il consiglio per mancanza di saggi, né la parola per mancanza di profeti. Venite, attacchiamolo con la lingua e non diamo retta a nessuna delle sue parole». SIGNORE, volgi a me la tua attenzione e odi la voce dei miei avversari. Il male sarà forse reso in cambio del bene? Essi infatti hanno scavato una fossa per me. Ricòrdati come io mi sono presentato davanti a te per parlare in loro favore e per distogliere la tua ira da loro. Perciò abbandona i loro figli alla fame e dalli in balìa della spada; le loro mogli siano private di figli e rimangano vedove, i loro mariti siano feriti a morte; i loro giovani siano colpiti dalla spada in battaglia. Un grido si oda uscire dalle loro case, quando tu farai piombare su di loro all’improvviso le bande nemiche; poiché hanno scavato una fossa per catturarmi e hanno teso dei lacci ai miei piedi. Tu, SIGNORE, conosci tutti i loro disegni contro di me per farmi morire; non perdonare la loro iniquità, non cancellare il loro peccato davanti ai tuoi occhi! Siano essi abbattuti davanti a te! Agisci contro di loro nel giorno della tua ira!

Geremia 18:1-23 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

Ecco la parola che fu rivolta a *Geremia da parte del Signore: «Àlzati, scendi in casa del vasaio, e là ti farò udire le mie parole». Allora io scesi in casa del vasaio, ed ecco egli stava lavorando alla ruota; il vaso che faceva si guastò, come succede all'argilla in mano del vasaio; da capo ne fece un altro come a lui parve bene di farlo. La parola del Signore mi fu rivolta in questi termini: «Casa d'*Israele, non posso io far di voi quello che fa questo vasaio?» Dice il Signore. «Ecco, quel che l'argilla è in mano al vasaio, voi lo siete in mano mia, casa d'*Israele! A un dato momento io parlo riguardo a una nazione, riguardo a un regno, di sradicare, di abbattere, di distruggere; ma, se quella nazione contro la quale ho parlato, si converte dalla sua malvagità, io mi pento del male che avevo pensato di farle. In un altro momento io parlo riguardo a una nazione, a un regno, di costruire e di piantare; ma, se quella nazione fa ciò che è male ai miei occhi senza dare ascolto alla mia voce, io mi pento del bene di cui avevo parlato di colmarla. «Ora parla agli uomini di *Giuda e agli abitanti di *Gerusalemme, e di': “Cosí parla il Signore: Ecco, io preparo contro di voi del male, e formo contro di voi un disegno. Si converta ora ciascuno di voi dalla sua malvagità, cambiate le vostre vie e le vostre azioni!” Ma costoro dicono: “È inutile; noi vogliamo camminare seguendo i nostri pensieri, vogliamo agire ciascuno seguendo la caparbietà del nostro cuore malvagio”». Perciò, cosí parla il Signore: «Chiedete dunque fra le nazioni chi ha udito tali cose! La vergine d'Israele ha fatto una cosa orribile, enorme. La neve del Libano scompare mai dalle rocce che dominano la campagna? O le acque che vengono di lontano, fresche, correnti, si asciugano mai? Eppure il mio popolo mi ha dimenticato, offre profumi agli idoli vani; lo hanno fatto inciampare nelle sue vie, che erano i sentieri antichi, per seguire sentieri laterali, una via non appianata, e per far cosí del loro paese una desolazione, un oggetto di continuo scherno; talché tutti quelli che vi passano rimangono stupiti e scuotono il capo. Io li disperderò davanti al nemico, come fa il vento orientale; io volterò loro le spalle e non la faccia nel giorno della loro calamità». Essi hanno detto: «Venite, tramiamo insidie contro Geremia; poiché la legge non verrà meno per mancanza di *sacerdoti, né il consiglio per mancanza di saggi, né la parola per mancanza di *profeti. Venite, attacchiamolo con la lingua e non diamo retta a nessuna delle sue parole». Signore, volgi a me la tua attenzione e odi la voce dei miei avversari. Il male sarà forse reso in cambio del bene? Essi infatti hanno scavato una fossa per me. Ricòrdati come io mi sono presentato davanti a te per parlare in loro favore, e per distogliere la tua ira da loro. Perciò abbandona i loro figli alla fame; dalli in balia della spada; le loro mogli siano private di figli e rimangano vedove; i loro mariti siano feriti a morte; i loro giovani siano colpiti dalla spada in battaglia. Un grido si oda uscire dalle loro case, quando tu farai piombar su di loro all'improvviso le bande nemiche; poiché hanno scavato una fossa per catturarmi, e hanno teso dei lacci ai miei piedi. Tu, Signore, conosci tutti i loro disegni contro di me per farmi morire; non perdonare la loro *iniquità, non cancellare il loro peccato davanti ai tuoi occhi! Siano essi abbattuti davanti a te! Agisci contro di loro nel giorno della tua ira!

Geremia 18:1-23 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

Il Signore mi diede quest’ordine: «Presto, Geremia! Va’ giù nella bottega del vasaio e là ti farò udire la mia parola». Io mi recai dal vasaio e mi fermai a guardarlo mentre lavorava al tornio. Ma il vaso, che egli stava modellando con la creta, a un certo punto si guastò tra le sue mani. Allora il vasaio prese altra creta e fece un nuovo vaso, a suo piacere. A quel punto, il Signore mi fece udire la sua parola: «Gente d'Israele, non potrei forse comportarmi con voi come fa questo vasaio con la creta? Lo dico io, il Signore: voi siete nelle mie mani proprio come la creta nelle mani del vasaio. A volte, nei riguardi di una nazione o di un regno io vorrei sradicare, abbattere o distruggere. Ma se quella nazione smette di fare il male per il quale l’avevo minacciata, io mi pento del castigo che pensavo di mandarle. «A volte invece, nei riguardi di un’altra nazione o di un altro regno vorrei edificare e piantare. Ma se quelli compiono il male che io disapprovo, senza curarsi dei miei avvertimenti, allora io mi pento del bene che avevo promesso di far loro. «Ed ora, va’ ad annunziare alla gente di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme che io, il Signore, ho preso una decisione contro di loro e mi preparo a punirli. Esortali a rinunziare al loro comportamento malvagio, a migliorare le loro abitudini e le loro azioni. Ma essi agiranno sempre peggio e diranno: “È inutile insistere! Continueremo tutti ostinatamente a farci guidare dal nostro cuore malvagio”». Ebbene il Signore dice: «Informatevi presso i popoli stranieri se hanno mai sentito una cosa simile. Israele, la vergine, ha commesso azioni orribili! Avete mai visto la neve abbandonare le vette rocciose del Libano? Avete mai visto l’acqua abbandonare i gelidi torrenti di montagna? Invece il mio popolo mi ha dimenticato! Brucia incenso in onore di idoli inutili, che lo fanno inciampare sulla sua strada, lo fanno deviare dalla via percorsa da sempre per camminare su sentieri nemmeno tracciati. Ha ridotto la sua terra in una condizione spaventosa che strappa grida di orrore senza fine. Chi passa di lì, rimane sconvolto e scuote amaramente la testa. Davanti al nemico, io disperderò il mio popolo, come polvere sollevata dal vento orientale. Volterò loro le spalle, non li guarderò nemmeno quando saranno colpiti dalla rovina». Alcuni dissero: «Via, facciamola finita con Geremia! Avremo sempre sacerdoti per istruirci, uomini saggi per darci buoni consigli e profeti che annunziano il messaggio di Dio. Demoliamo Geremia con la diffamazione e non badiamo più a quel che dice». Allora pregai così: «Signore, guarda che cosa mi capita, senti che cosa dicono i miei nemici. In cambio del bene, si deve rendere il male? Essi mi scavano la fossa! Eppure, Signore, ti ricordi? Sono venuto a pregarti in loro favore per allontanare la tua collera. Ora però, fa’ morire di fame i loro figli, o falli passare a fil di spada. Le loro mogli restino vedove e senza figli, gli uomini muoiano di peste e i giovani siano uccisi dalla spada in battaglia. Fa’ piombare i banditi su di loro, falli urlare di spavento nelle loro case. Essi mi scavano la fossa, vogliono farmi cadere in un agguato. Ma tu, Signore, conosci tutti i progetti che essi fanno per uccidermi. Non cancellare questo loro delitto, non perdonare questo peccato. Falli crollare davanti a te, su loro riversa la tua collera».

Geremia 18:1-23 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

LA parola che fu dal Signore indirizzata a Geremia, dicendo: Levati, e scendi in casa di un vasellaio, e quivi ti farò intender le mie parole. Io adunque scesi in casa di un vasellaio, ed ecco, egli faceva il suo lavorio in su la ruota. E il vasello ch'egli faceva si guastò, come l'argilla suol guastarsi in man del vasellaio; ed egli da capo ne fece un altro vasello, come a lui vasellaio parve bene di fare. Allora la parola del Signore mi fu indirizzata dicendo: Non posso io fare a voi, o casa d'Israele, come ha fatto questo vasellaio? dice il Signore; ecco, siccome l'argilla è in man del vasellaio, così voi, o casa d'Israele, siete in mano mia. In uno stante io parlerò contro ad una nazione, o contro ad un regno, per divellere, per diroccare, e per distruggere. Ma se quella nazione, contro alla quale io avrò parlato, si converte dalla sua malvagità, io altresì mi pentirò del male che io avea pensato di farle. In uno stante parimente, parlerò in favore di una nazione, o di un regno, per piantare, e per edificare. Ma se quel regno, o nazione fa quel che mi dispiace, non ascoltando la mia voce, io altresì mi pentirò del bene che io avea detto di fargli. Ora dunque, parla pure agli uomini di Giuda, ed agli abitanti di Gerusalemme, dicendo: Così ha detto il Signore: Ecco, io formo contro a voi del male, e penso de' pensieri contro a voi; convertasi ora ciascun di voi dalla sua via malvagia, ed ammendate le vostre vie, ed i vostri fatti. Ed essi dissero: Non vi è rimedio; perciocchè noi andremo dietro a' nostri pensieri, e faremo ciascuno secondo la durezza del cuor suo malvagio. Perciò, così ha detto il Signore: Deh! domandate fra le genti; chi ha mai udite cotali cose? la vergine d'Israele ha fatta una cosa molto brutta. Lascerebbesi per lo sasso di un campo il nevoso Libano? abbandonerebbersi le acque pellegrine, fresche, e correnti? Conciossiachè il mio popolo mi abbia dimenticato, ed abbia fatti profumi a ciò che non è che vanità; e sia stato fatto intopparsi nelle sue vie, ch'erano sentieri antichi, per camminar per li sentieri di un cammino non appianato; per mettere il lor paese in desolazione, e in zufolo, in perpetuo; onde chiunque passerà per esso stupirà, e scoterà la testa. Io li dispergerò dinanzi al nemico, a guisa di vento orientale; io mostrerò loro la coppa, e non la faccia, nel giorno della lor calamità. Ed essi hanno detto: Venite, e facciamo delle macchinazioni contro a Geremia; perciocchè la Legge non verrà giammai meno dal sacerote, nè il consiglio dal savio, nè la parola dal profeta; venite, e percotiamolo con la lingua e non attendiamo a tutte le sue parole. O Signore, attendi a me, ed ascolta la voce di quelli che contendono meco. Devesi rendere mal per bene? conciossiachè essi abbiano cavata una fossa all'anima mia. Ricordati che io mi son presentato dinanzi a te, per parlare in favor loro, per istornar l'ira tua da loro. Perciò, abbandona i lor figliuoli alla fame, e falli cader per la spada; e sieno le lor mogli orbate di figliuoli, e vedove; e sieno i loro uomini uccisi, e morti; e sieno i lor giovani percossi dalla spada nella battaglia. Sieno udite le strida dalle case loro, quando in uno stante tu avrai fatte venir sopra loro delle schiere; perciocchè hanno cavata una fossa, per prendermi; ed hanno di nascosto tesi de' lacci a' miei piedi. Ma tu, o Signore, conosci tutto il lor consiglio contro a me, che è di farmi morire; non fare il purgamento della loro iniquità, e non iscancellare il lor peccato dal tuo cospetto; anzi sieno traboccati davanti a te; opera contro a loro nel tempo della tua ira.