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Geremia 27:1-22

Geremia 27:1-22 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

Nel principio del regno di Ioiachim, figlio di Giosia, re di Giuda, questa parola fu rivolta dal SIGNORE a Geremia in questi termini: Così mi ha detto il SIGNORE: «Fatti delle catene e dei gioghi e mettiteli sul collo; poi mandali al re di Edom, al re di Moab, al re dei figli di Ammon, al re di Tiro e al re di Sidone, mediante gli ambasciatori che sono venuti a Gerusalemme da Sedechia, re di Giuda. Ordina loro che dicano ai loro signori: Così parla il SIGNORE degli eserciti, Dio d’Israele: Direte questo ai vostri signori: “Io ho fatto la terra, gli uomini e gli animali che sono sulla faccia della terra, con la mia gran potenza e con il mio braccio steso; io do la terra a chi voglio. Ora io do tutti questi paesi in mano a Nabucodonosor, re di Babilonia, mio servitore; gli do pure gli animali della campagna perché gli siano sottomessi. Tutte le nazioni saranno sottomesse a lui, a suo figlio e al figlio di suo figlio, finché giunga il tempo anche per il suo paese; allora molte nazioni e grandi re lo ridurranno in schiavitù. La nazione o il regno che non vorrà sottomettersi a lui, a Nabucodonosor re di Babilonia, e non vorrà piegare il collo sotto il giogo del re di Babilonia, quella nazione io la punirò”, dice il SIGNORE, “con la spada, con la fame, con la peste, finché io non l’abbia sterminata per mano di lui. Voi dunque non ascoltate i vostri profeti, né i vostri indovini, né i vostri sognatori, né i vostri pronosticatori, né i vostri maghi che vi dicono: ‘Non sarete sottomessi al re di Babilonia!’ Essi infatti vi profetizzano menzogna, per allontanarvi dal vostro paese, perché io vi cacci e voi periate. Ma la nazione che piegherà il suo collo sotto il giogo del re di Babilonia e gli sarà sottomessa, io la lascerò stare nel suo paese”, dice il SIGNORE, “ed essa lo coltiverà e vi abiterà”». Io parlai dunque a Sedechia, re di Giuda, secondo tutte queste parole, e dissi: «Piegate il collo sotto il giogo del re di Babilonia, sottomettetevi a lui e al suo popolo, e vivrete. Perché dovreste morire, tu e il tuo popolo, di spada, di fame e di peste, come il SIGNORE ha detto della nazione che non si lascerà sottomettere al re di Babilonia? Non date ascolto alle parole dei profeti che vi dicono: “Non sarete sottomessi al re di Babilonia!”, perché vi profetizzano menzogna. “Io infatti non li ho mandati”, dice il SIGNORE, “ma profetizzano falsamente nel mio nome perché io vi cacci e voi periate, voi e i profeti che vi profetizzano”». Parlai pure ai sacerdoti e a tutto questo popolo, e dissi: «Così parla il SIGNORE: “Non date ascolto alle parole dei vostri profeti i quali vi profetizzano, dicendo: ‘Ecco, gli arredi della casa del SIGNORE saranno tra poco riportati da Babilonia’, perché vi profetizzano menzogna. Non date loro ascolto; sottomettetevi al re di Babilonia, e vivrete. Perché questa città dovrebbe essere ridotta in desolazione? Se sono profeti, e se la parola del SIGNORE è con loro, intercedano ora presso il SIGNORE degli eserciti perché gli arredi rimasti nella casa del SIGNORE, nella casa del re di Giuda e in Gerusalemme, non vadano a Babilonia. Perché così parla il SIGNORE degli eserciti riguardo alle colonne, al Mare, alle basi e al resto degli arredi rimasti in questa città e che non furono presi da Nabucodonosor, re di Babilonia, quando deportò da Gerusalemme a Babilonia Ieconia, figlio di Ioiachim, re di Giuda, e tutti i nobili di Giuda e di Gerusalemme; così, dico, parla il SIGNORE degli eserciti, Dio d’Israele, riguardo agli arredi che rimangono nella casa del SIGNORE, nella casa del re di Giuda e in Gerusalemme: ‘Saranno portati a Babilonia, e là rimarranno finché io li cercherò’, dice il SIGNORE, ‘e li farò risalire e ritornare in questo luogo’”».

Geremia 27:1-22 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

Nel principio del regno di Ioiachim, figlio di *Giosia, re di *Giuda, questa parola fu rivolta dal Signore a *Geremia in questi termini: Cosí mi ha detto il Signore: «Fatti delle catene e dei gioghi, e mettiteli sul collo; poi mandali al re di *Edom, al re di *Moab, al re dei figli di *Ammon, al re di *Tiro e al re di *Sidone, mediante gli ambasciatori che sono venuti a *Gerusalemme da *Sedechia, re di Giuda; ordina loro che dicano ai loro signori: “Cosí parla il Signore degli eserciti, Dio d'*Israele: `Direte questo ai vostri signori: Io ho fatto la terra, gli uomini e gli animali che sono sulla faccia della terra, con la mia gran potenza e con il mio braccio steso; io do la terra a chi voglio. Ora io do tutti questi paesi in mano a *Nabucodonosor, re di *Babilonia, mio servitore; gli do pure gli animali della campagna perché gli siano sottomessi. Tutte le nazioni saranno sottomesse a lui, a suo figlio e al figlio di suo figlio, finché giunga il tempo anche per il suo paese; allora molte nazioni e grandi re lo ridurranno in schiavitú. La nazione o il regno che non vorrà sottomettersi a lui, a Nabucodonosor re di Babilonia, e non vorrà piegare il collo sotto il giogo del re di Babilonia, quella nazione io la punirò, dice il Signore, con la spada, con la fame, con la peste, finché io non l'abbia sterminata per mano di lui. Voi dunque non ascoltate i vostri *profeti, né i vostri *indovini, né i vostri sognatori, né i vostri pronosticatori, né i vostri *maghi che vi dicono: “Non sarete sottomessi al re di Babilonia!” Essi infatti vi profetizzano menzogna, per allontanarvi dal vostro paese, perché io vi cacci e voi periate. Ma la nazione che piegherà il suo collo sotto il giogo del re di Babilonia e gli sarà sottomessa, io la lascerò stare nel suo paese, dice il Signore; ed essa lo coltiverà e vi abiterà´». Io parlai dunque a Sedechia, re di Giuda, secondo tutte queste parole, e dissi: «Piegate il collo sotto il giogo del re di Babilonia, sottomettetevi a lui e al suo popolo, e vivrete. Perché dovreste morire, tu e il tuo popolo, di spada, di fame e di peste, come il Signore ha detto della nazione che non si lascerà sottomettere al re di Babilonia? Non date ascolto alle parole dei profeti che vi dicono: “Non sarete sottomessi al re di Babilonia!” perché vi profetizzano menzogna. “Io infatti non li ho mandati”, dice il Signore; “ma profetizzano falsamente nel mio nome, perché io vi cacci, e voi periate: voi e i profeti che vi profetizzano”». Parlai pure ai *sacerdoti e a tutto questo popolo, e dissi: «Cosí parla il Signore: Non date ascolto alle parole dei vostri profeti i quali vi profetizzano, dicendo: “Ecco, gli arredi della casa del Signore saranno tra poco riportati da Babilonia”, perché vi profetizzano menzogna. Non date loro ascolto; sottomettetevi al re di Babilonia, e vivrete. Perché questa città dovrebbe essere ridotta in desolazione? Se sono profeti, e se la parola del Signore è con loro, intercedano ora presso il Signore degli eserciti perché gli arredi rimasti nella casa del Signore, nella casa del re di Giuda e in Gerusalemme, non vadano a Babilonia. Perché cosí parla il Signore degli eserciti riguardo alle colonne, al *mare, alle basi e al resto degli arredi rimasti in questa città, e che non furono presi da Nabucodonosor, re di Babilonia, quando deportò da Gerusalemme a Babilonia Ieconia, figlio di Ioiachim, re di Giuda, e tutti i nobili di Giuda, e di Gerusalemme; cosí, dico, parla il Signore degli eserciti, Dio d'Israele, riguardo agli arredi che rimangono nella casa del Signore, nella casa del re di Giuda e in Gerusalemme: “Saranno portati a Babilonia, e là rimarranno, finché io li cercherò”, dice il Signore, “e li farò risalire e ritornare in questo luogo”».

Geremia 27:1-22 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

Il Signore diede queste istruzioni a Geremia all’inizio del regno di Sedecia figlio di Giosia re di Giuda. Il Signore gli disse: «Procurati alcuni gioghi di legno con cinghie e mettili sulle spalle. Dovrai mandarne uno a ciascuno dei re di Edom, di Moab, di Ammon, di Tiro e di Sidone, per mezzo dei loro ambasciatori venuti a Gerusalemme per incontrare Sedecia re di Giuda. Li incaricherai anche di riferire ai loro re il messaggio che io, il Signore dell'universo, Dio d'Israele, ti affido: Io con la mia grande forza e potenza ho creato il mondo, gli uomini e gli animali che vivono sulla terra. Ebbene, io do tutto questo a chi voglio. Ora ho deciso di consegnare le vostre terre al mio servo Nabucodònosor re di Babilonia e di mettere al suo servizio perfino le bestie selvatiche. Tutte le nazioni dovranno servire lui, suo figlio e suo nipote. Poi verrà il momento in cui anche il suo regno sarà sottomesso da nazioni numerose e da re potenti. Ma per ora, se una nazione o un regno non vuole servire Nabucodònosor re di Babilonia o sottomettersi al suo giogo, io li colpirò con la spada, la carestia e la peste finché non avrò finito di metterli in suo potere. Lo dico io, il Signore. «Perciò non date retta ai vostri profeti o a quelli che pretendono di conoscere il futuro per mezzo dei sogni o evocando gli spiriti o con arti magiche. Tutti questi vogliono convincervi che non diventerete schiavi del re di Babilonia. Ma quel che essi vi annunziano è falso e così vi faranno portar via dalla vostra patria. Io infatti vi disperderò e sarete completamente sterminati. Invece, se una nazione accetta di portare sulle spalle il giogo del re di Babilonia e di servirlo, io la lascerò stare sul suo territorio: potrà coltivarlo e abitarlo. Lo dico io, il Signore». Geremia portò lo stesso messaggio anche a Sedecia re di Giuda: «Anche tu e il tuo popolo dovrete portare sulle spalle il giogo del re di Babilonia. Se accetterete di servire lui e il suo popolo, avrete salva la vita. Il Signore ha minacciato di punire la nazione che non accetta il dominio del re di Babilonia. Perché tu e il tuo popolo volete morire di spada, o di fame o di peste? Non date retta alle parole dei profeti che dicono “Non diventerete servi del re di Babilonia”. Essi vi ingannano. Il Signore stesso ha detto che non li ha mandati. Eppure continuano ad annunziare cose false a nome suo. In questo modo costringono il Signore a scacciarvi lontano e a far morire voi e i profeti che vi raccontano tutte queste storie». Geremia si rivolse poi anche ai sacerdoti e alla gente che stava attorno e riferì questo messaggio del Signore: «Non date retta alle parole dei vostri profeti. Vi promettono che gli arredi del tempio saranno presto riportati indietro da Babilonia, ma vi ingannano. Non ascoltateli! Piuttosto, sottomettetevi al re di Babilonia e avrete salva la vita. Perché volete far diventare questa città un mucchio di rovine? Se questi tali sono veramente profeti e se hanno ricevuto un messaggio del Signore, cerchino piuttosto di supplicare il Signore dell'universo. Lo preghino perché non faccia portare a Babilonia anche gli arredi rimasti nel tempio, nel palazzo del re di Giuda e nelle altre case di Gerusalemme». Perché il Signore dell'universo ha ancora qualcosa da dire a proposito delle colonne, della grande vasca di bronzo, dei carrelli e degli altri arredi preziosi rimasti in città. È vero, il re Nabucodònosor non li ha presi quando ha portato prigionieri a Babilonia Ieconia re di Giuda e figlio di Ioiakìm con i nobili di Giuda e di Gerusalemme. Però il Signore dell'universo, Dio d'Israele, a proposito degli arredi preziosi rimasti nel tempio, nel palazzo del re di Giuda e a Gerusalemme, dice così: «Anche questi oggetti saranno portati a Babilonia e resteranno là finché io non interverrò per farli riportare indietro e sistemare di nuovo in questo luogo. Ecco quel che ha detto il Signore».

Geremia 27:1-22 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

NEL principio del regno di Gioiachim, figliuolo di Giosia, re di Giuda, questa parola fu dal Signore indirizzata a Geremia, dicendo: Così mi ha detto il Signore: Fatti dei legami, e de' gioghi; e mettiti gli uni in sul collo. E manda gli altri al re di Edom, ed al re di Moab, ed al re de' figliuoli di Ammon, ed al re di Tiro, ed al re di Sidon, per gli ambasciatori che verranno in Gerusalemme, a Sedechia, re di Giuda. E ingiungi loro che dicano a' lor signori: Così ha detto il Signor degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Dite così a' vostri signori: Io ho fatta la terra, gli uomini, e le bestie che sono sopra la faccia della terra, con la mia gran potenza, e col mio braccio disteso; e do quella a cui mi piace. Ed ora io ho dati tutti questi paesi in man di Nebucadnesar, re di Babilonia, mio servitore; e gli ho dato eziandio fino alle bestie delle campagna, acciocchè gli servano. E tutte le nazioni serviranno a lui, ed al suo figliuolo, ed al figliuolo del suo figliuolo, finchè venga ancora il tempo del suo paese; ed allora nazioni possenti, e re grandi, ridurranno ancora lui in servitù. E se alcuna gente, o regno, non vuol servirgli, cioè, a Nebucadnesar, re di Babilonia, e non vuol sottoporre il collo al giogo del re di Babilonia; io farò punizione di quella gente, dice il Signore, con la spada, e con la fame, e con la pestilenza, finchè io li abbia consumati per mano di esso. Voi adunque non ascoltate i vostri profeti, nè i vostri indovini, nè i vostri sognatori, nè i vostri pronosticatori, nè i vostri incantatori, che vi dicono: Voi non servirete al re di Babilonia; perciocchè essi vi profetizzano menzogna, per dilungarvi d'in su la vostra terra; e acciocchè io vi scacci, e periate. Ma la gente, che sottoporrà il collo al giogo del re di Babilonia, e gli servirà, io la lascerò sopra la sua terra, dice il Signore; ed ella la lavorerà, ed abiterà in essa. Io parlai ancora a Sedechia, re di Giuda, secondo tutte quelle parole, dicendo: Sottoponete il vostro collo al giogo del re di Babilonia, e servite a lui, ed al suo popolo, e voi viverete. Perchè morreste, tu e il tuo popolo, per la spada, per la fame, e per la pestilenza, come il Signore ha pronunziato contro alla gente che non servirà al re di Babilonia? E non ascoltate le parole de' profeti che vi dicono: Voi non servirete al re di Babilonia; perciocchè essi vi profetizzano menzogna. Conciossiachè io non li abbia mandati, dice il Signore; ma profetizzano in Nome mio falsamente; acciocchè io vi scacci, e periate, voi e i profeti che vi profetizzano. Io parlai eziandio a' sacerdoti, ed a tutto questo popolo, dicendo: Così ha detto il Signore: Non attendete alle parole de' vostri profeti che vi profetizzano, dicendo: Ecco, ora prestamente saranno riportati di Babilonia gli arredi della Casa del Signore; perciocchè essi vi profetizzano menzogna. Non li ascoltate; servite al re di Babilonia, e voi viverete; perchè sarebbe questa città messa in desolazione? Che se pure eglino son profeti, e se la parola del Signore è appo loro, intercedano ora appo il Signor degli eserciti, che quegli arredi che son rimasti nella Casa del Signore, e nella casa del re di Giuda, e in Gerusalemme, non vadano in Babilonia. Perciocchè il Signor degli eserciti ha detto così delle colonne, del mare, e de' basamenti, e del rimanente degli arredi, che son restati in questa città; i quali Nebucadnesar, re di Babilonia, non prese, quando menò in cattività Geconia, figliuolo di Gioiachim, re di Giuda, di Gerusalemme in Babilonia, insieme con tutti i nobili di Giuda, e di Gerusalemme; così, dico, ha detto il Signor degli eserciti, l'Iddio d'Israele, degli arredi, che son rimasti nella Casa del Signore, e nella casa del re di Giuda, ed in Gerusalemme: Saranno portati in Babilonia, e quivi resteranno, infino al giorno che io li visiterò, dice il Signore; poi li trarrò di là, e li farò riportare in questo luogo.