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Geremia 28:1-17

Geremia 28:1-17 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

In quello stesso anno, al principio del regno di Sedechia, re di Giuda, l’anno quarto, il quinto mese, Anania, figlio di Azzur, profeta, nativo di Gabaon, mi parlò nella casa del SIGNORE, in presenza dei sacerdoti e di tutto il popolo, dicendo: «Così parla il SIGNORE degli eserciti, Dio d’Israele: “Io spezzo il giogo del re di Babilonia. Entro due anni io farò tornare in questo luogo tutti gli arredi della casa del SIGNORE che Nabucodonosor, re di Babilonia, ha tolti da questo luogo e ha portati a Babilonia; ricondurrò in questo luogo”, dice il SIGNORE, “Ieconia, figlio di Ioiachim, re di Giuda, e tutti quelli di Giuda che sono deportati a Babilonia; perché spezzerò il giogo del re di Babilonia”». Il profeta Geremia rispose al profeta Anania in presenza dei sacerdoti e in presenza di tutto il popolo che si trovava nella casa del SIGNORE. Il profeta Geremia disse: «Amen! Così faccia il SIGNORE! Il SIGNORE mandi ad effetto ciò che tu hai profetizzato, faccia tornare da Babilonia in questo luogo gli arredi della casa del SIGNORE e tutti quelli che sono stati condotti in esilio! Però ascolta ora questa parola che io pronuncio in presenza tua e in presenza di tutto il popolo. I profeti che apparvero prima di me e prima di te, fin dai tempi antichi, profetizzarono contro molti paesi e contro grandi regni la guerra, la fame, la peste. Quanto al profeta che profetizza la pace, una volta che si sarà adempiuta la sua parola egli sarà riconosciuto come uno veramente inviato dal SIGNORE». Allora il profeta Anania prese il giogo dal collo del profeta Geremia e lo spezzò. Anania parlò in presenza di tutto il popolo e disse: «Così parla il SIGNORE: “In questo modo io spezzerò il giogo di Nabucodonosor, re di Babilonia, togliendolo dal collo di tutte le nazioni, entro lo spazio di due anni”». Il profeta Geremia se ne andò. Allora la parola del SIGNORE fu rivolta a Geremia, dopo che il profeta Anania ebbe spezzato il giogo togliendolo dal collo del profeta Geremia, e disse: «Va’ e di’ ad Anania: “Così parla il SIGNORE: ‘Tu hai spezzato un giogo di legno, ma hai fatto, invece di quello, un giogo di ferro’. Infatti così parla il SIGNORE degli eserciti, Dio d’Israele: ‘Io metto un giogo di ferro sul collo di tutte queste nazioni perché siano sottomesse a Nabucodonosor, re di Babilonia, ed esse gli saranno soggette; e gli do pure gli animali della campagna’”». Il profeta Geremia disse al profeta Anania: «Ascolta, Anania! Il SIGNORE non ti ha mandato e tu hai spinto questo popolo a confidare nella menzogna. Perciò così parla il SIGNORE: “Ecco, io ti caccio dalla faccia della terra; quest’anno morirai, perché hai parlato di ribellione contro il SIGNORE”». Il profeta Anania morì quello stesso anno, nel settimo mese.

Geremia 28:1-17 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

In quello stesso anno, al principio del regno di *Sedechia, re di *Giuda, l'anno quarto, il quinto mese, Anania, figlio di Azzur, *profeta, nativo di Gabaon, mi parlò nella casa del Signore, in presenza dei *sacerdoti e di tutto il popolo, dicendo: «Cosí parla il Signore degli eserciti, Dio d'*Israele: “Io spezzo il giogo del re di *Babilonia. Entro due anni io farò tornare in questo luogo tutti gli arredi della casa del Signore, che *Nabucodonosor, re di Babilonia, ha tolti da questo luogo e ha portati a Babilonia; ricondurrò in questo luogo”, dice il Signore, “Ieconia, figlio di Ioiachim, re di Giuda, e tutti quelli di Giuda che sono deportati a Babilonia; perché spezzerò il giogo del re di Babilonia”». Il profeta *Geremia rispose al profeta Anania in presenza dei sacerdoti e in presenza di tutto il popolo che si trovava nella casa del Signore. Il profeta Geremia disse: «Amen! Cosí faccia il Signore! Il Signore mandi ad effetto ciò che tu hai profetizzato, faccia tornare da Babilonia in questo luogo gli arredi della casa del Signore e tutti quelli che sono stati condotti in esilio! Però, ascolta ora questa parola che io pronunzio in presenza tua e in presenza di tutto il popolo. I profeti che apparvero prima di me e prima di te, fin dai tempi antichi, profetarono contro molti paesi e contro grandi regni la guerra, la fame, la peste. Quanto al profeta che profetizza la pace, una volta che si sarà adempiuta la sua parola, egli sarà riconosciuto come uno veramente inviato dal Signore». Allora il profeta Anania prese il giogo dal collo del profeta Geremia e lo spezzò. Anania parlò in presenza di tutto il popolo, e disse: «Cosí parla il Signore: “In questo modo io spezzerò il giogo di Nabucodonosor, re di Babilonia, togliendolo dal collo di tutte le nazioni, entro lo spazio di due anni”». Il profeta Geremia se ne andò. Allora la parola del Signore fu rivolta a Geremia, dopo che il profeta Anania ebbe spezzato il giogo togliendolo dal collo del profeta Geremia, e disse: «Va', e di' ad Anania: “Cosí parla il Signore: Tu hai spezzato un giogo di legno, ma hai fatto, invece di quello, un giogo di ferro. Infatti cosí parla il Signore degli eserciti, Dio d'Israele: Io metto un giogo di ferro sul collo di tutte queste nazioni perché siano sottomesse a Nabucodonosor, re di Babilonia; ed esse gli saranno soggette; e gli do pure gli animali della campagna”». Il profeta Geremia disse al profeta Anania: «Ascolta, Anania! Il Signore non ti ha mandato e tu hai spinto questo popolo a confidare nella menzogna. Perciò, cosí parla il Signore: “Ecco, io ti caccio dalla faccia della terra; quest'anno morirai, perché hai parlato di ribellione contro il Signore”». Il profeta Anania morí quello stesso anno, nel settimo mese.

Geremia 28:1-17 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

Si era ancora all’inizio del regno di Sedecia re di Giuda, e precisamente nell’anno quarto del suo regno. Un giorno del quinto mese, il profeta Ananìa, figlio di Azzur originario di Gàbaon, incontrò Geremia nel tempio, e davanti ai sacerdoti e a tutto il popolo gli disse: «Questo è il messaggio che il Signore dell'universo, Dio d'Israele, vi fa sapere: Per me, il giogo che il re di Babilonia vi ha imposto, è già spezzato. Ancora un paio d'anni e poi farò riportare in questo tempio tutti gli arredi preziosi che il re Nabucodònosor ha preso di qui per portarseli a Babilonia. Farò ritornare anche Ieconia re di Giuda e figlio di Ioiakìm con la gente di Giuda deportata a Babilonia. Certamente, spezzerò il giogo che il re di Babilonia vi ha imposto. Ecco quel che dice il Signore!». Allora, alla presenza dei sacerdoti e della gente radunata nel tempio, il profeta Geremia rispose ad Ananìa: «Sarebbe bello! Il Signore facesse davvero così! Il Signore facesse accadere quel che tu hai annunziato! Facesse veramente ritornare da Babilonia in questo luogo tutti gli arredi del tempio e la gente deportata! Invece, ascolta bene quel che dico, a te e al popolo che sta qui: Prima di me e di te ci sono sempre stati profeti. Essi hanno annunziato guerre, disgrazie e pestilenze contro molte nazioni e regni potenti. Ma se un profeta annunzia la pace, bisogna prima aspettare che si realizzino le sue parole, per sapere se il Signore lo ha davvero incaricato». A questo punto Ananìa prese il giogo che il profeta Geremia portava ancora sulle spalle, lo fece a pezzi, e disse davanti a tutti: «Così parla il Signore: In questo modo, entro due anni, farò a pezzi il giogo che Nabucodònosor re di Babilonia ha messo sulle spalle di tutte le nazioni». Allora il profeta Geremia si allontanò. Qualche tempo dopo che Ananìa aveva fatto a pezzi il giogo di Geremia, il Signore ordinò al profeta Geremia di riferire ad Ananìa queste parole: «Questo è il messaggio del Signore: Tu hai spezzato un giogo di legno, ma io lo sostituirò con uno di ferro. Proprio così dice il Signore dell'universo, Dio d'Israele: Ho messo un giogo di ferro sulle spalle di queste nazioni per farle schiave di Nabucodònosor re di Babilonia. Ho messo al suo servizio perfino le bestie selvatiche». Poi, il profeta Geremia concluse con queste parole: «Dammi retta, Ananìa, il Signore non ti ha mandato. Sei stato tu che hai spinto questo popolo a fidarsi di cose non vere. Per questo motivo il Signore ha deciso di farti sparire da questa terra. Entro quest’anno tu morirai, perché hai spinto il popolo a ribellarsi contro il Signore». Il profeta Ananìa morì nel settimo mese di quello stesso anno.

Geremia 28:1-17 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

OR avvenne in quello stesso anno, nel principio del regno di Sedechia, re di Giuda, nell'anno quarto, nel quinto mese, che Anania, figliuolo di Azzur, profeta, ch'era da Gabaon, mi parlò nella Casa del Signore, nel cospetto de' sacerdoti, e di tutto il popolo, dicendo: Così ha detto il Signor degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Io ho rotto il giogo del re di Babilonia. Infra lo spazio di due anni io farò riportare in questo luogo tutti gli arredi della Casa del Signore, che Nebucadnesar, re di Babilonia, ha tolti di questo luogo, ed ha portati in Babilonia. Ed io ricondurrò, dice il Signore, in questo luogo, Geconia, figliuolo di Gioiachim, re di Giuda, e tutti que' di Giuda, che sono stati menati in cattività, e son venuti in Babilonia; perciocchè io romperò il giogo del re di Babilonia. E il profeta Geremia rispose al profeta Anania, nel cospetto de' sacerdoti, e nel cospetto di tutto il popolo, ch'era presente nella Casa del Signore, e disse: Amen; così faccia il Signore; il Signore metta ad effetto le tue parole, che tu hai profetizzate, facendo tornar di Babilonia in questo luogo gli arredi della Casa del Signore, e tutti quelli che sono stati menati in cattività. Ma pure, ascolta ora questa parola, la quale io pronunzio in presenza tua ed in presenza di tutto il popolo: I profeti che sono stati davanti a me, e davanti a te, ab antico, han profetizzato contro a molti paesi, e contro a gran regni, di guerra, e di fame, e di pestilenza. Quando la parola del profeta, che avrà profetizzato di pace, sarà avvenuta, egli sarà ricnosciuto essere il profeta che il Signore avrà mandato in verità. Ma il profeta Anania prese il giogo d'in sul collo del profeta Geremia, e lo ruppe. Ed Anania parlò nel cospetto di tutto il popolo, dicendo: Così ha detto il Signore: In questo modo romperò, infra lo spazio di due anni, il giogo di Nebucadnesar, re di Babilonia, d'in sul collo di tutte le nazioni. E il profeta Geremia se ne andò a suo cammino. E la parola del Signore fu indirizzata a Geremia, dopo che il profeta Anania ebbe rotto il giogo d'in sul collo del profeta Geremia, dicendo: Va', e parla ad Anania, dicendo: Così ha detto il Signore: Tu hai rotti i gioghi di legno; ma fattene, in luogo di quelli, degli altri di ferro. Perciocchè, così ha detto il Signor degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Io ho messo un giogo di ferro in sul collo di tutte queste nazioni; acciocchè servano a Nebucadnesar, re di Babilonia; e gli serviranno; gli ho eziandio dato fino alle fiere della campagna. Poi il profeta Geremia disse al profeta Anania: Deh! ascolta, o Anania: Il Signore non ti ha mandato, e tu hai fatto confidar questo popolo in menzogna. Perciò, così ha detto il Signore: Ecco, io ti scaccio d'in su la faccia della terra; quest'anno tu morrai; perchè tu hai parlato di ribellione contro al Signore. E il profeta Anania morì quello stesso anno, nel settimo mese.