Geremia 39:13-18
Geremia 39:13-18 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Così Nebuzaradan, capo delle guardie, Nebusazban, capo degli eunuchi, Nergal-Sareser, capo dei magi, e tutti i capi del re di Babilonia mandarono a prendere Geremia e lo fecero uscire dal cortile della prigione; lo consegnarono a Ghedalia, figlio di Aicam, figlio di Safan, perché fosse condotto a casa; così egli abitò fra il popolo. La parola del SIGNORE fu rivolta a Geremia in questi termini, mentre egli era rinchiuso nel cortile della prigione: «Va’ e parla a Ebed-Melec, l’Etiope, e digli: “Così parla il SIGNORE degli eserciti, Dio d’Israele: ‘Ecco, io sto per adempiere su questa città, per il suo male e non per il suo bene, le parole che ho pronunciate, e in quel giorno esse si avvereranno in tua presenza. Ma in quel giorno io ti libererò’, dice il SIGNORE; ‘tu non sarai dato in mano agli uomini che temi; poiché, certo, io ti farò scampare e tu non cadrai per la spada. La tua vita sarà il tuo bottino, poiché hai posto la tua fiducia in me’”, dice il SIGNORE».
Geremia 39:13-18 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Cosí Nebuzaradan, capo delle guardie, Nebusazban, capo degli eunuchi, Nergal-Sareser, capo dei magi, e tutti i capi del re di Babilonia mandarono a prendere Geremia e lo fecero uscire dal *cortile della prigione; lo consegnarono a Ghedalia figlio di Aicam, figlio di Safan, perché fosse condotto a casa; cosí egli abitò fra il popolo. La parola del Signore fu rivolta a Geremia in questi termini, mentr'egli era rinchiuso nel cortile della prigione: «Va' e parla a Ebed-Melec, l'Etiope, e digli: “Cosí parla il Signore degli eserciti, Dio d'*Israele: Ecco, io sto per adempiere su questa città, per il suo male e non per il suo bene, le parole che ho pronunziate, e in quel giorno esse si avvereranno in tua presenza. Ma in quel giorno io ti libererò, dice il Signore; tu non sarai dato in mano degli uomini che temi; poiché, certo, io ti farò scampare e tu non cadrai per la spada; la tua vita sarà il tuo bottino, poiché hai posto la tua fiducia in me, dice il Signore”».
Geremia 39:13-18 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Così Nabuzaradàn si mise d'accordo con Nabusazbàn capo dei funzionari, con Nergal-Sareser capo degli indovini e con gli altri ufficiali del re di Babilonia: diede l’ordine di andare a liberare Geremia dall’atrio della prigione. Lo affidarono a Godolia, figlio di Achikàm e nipote di Safan, perché lo accompagnasse a casa sano e salvo. Così Geremia tornò a vivere tra la sua gente. Al tempo in cui Geremia si trovava ancora rinchiuso nell’atrio della prigione, il Signore l’aveva incaricato di riferire a Ebed-Melec, l’Etiope, queste parole: «Ascolta il messaggio del Signore dell'universo, Dio d'Israele: Avevo annunziato la distruzione e non il benessere per questa città. Tra poco porterò a compimento le mie minacce e tu stesso potrai vederle attuate. Ma in quel giorno io, il Signore, ti proteggerò e non ti lascerò cadere nelle mani degli uomini che ti fanno tanta paura. Sta’ tranquillo, ti salverò da una morte violenta. Avrai salva la vita perché hai avuto fiducia in me. Te lo prometto io, il Signore».
Geremia 39:13-18 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
Nebuzaradan adunque, capitano delle guardie, e Nebusazban, Rab-saris, Nergal-sareser, Rab-mag, e tutti gli altri capitani del re di Babilonia, mandarono a far trarre Geremia fuor delle corte della prigione, e lo diedero a Ghedalia, figliuolo di Ahicam, figliuolo di Safan, per condurlo fuori in casa sua. Ma egli dimorò per mezzo il popolo. Or la parola del Signore era stata indirizzata a Geremia, mentre egli era rinchiuso nella corte della prigione, dicendo: Va' e parla ad Ebed-malec Etiopo, dicendo: Così ha detto il Signor degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Ecco, io fo venire le mie parole contro a questa città, in male, e non in bene; e in quel giorno esse avverranno nella tua presenza. Ma in quel giorno io ti libererò, dice il Signore; e tu non sarai dato in man degli uomini, de' quali tu temi. Perciocchè io ti scamperò di certo, e tu non caderai per la spada; e l'anima tua ti sarà per ispoglia; conciossiachè tu ti sii confidato in me, dice il Signore.