Geremia 50:1-8
Geremia 50:1-8 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Ecco la parola che il SIGNORE pronunciò riguardo a Babilonia, riguardo al paese dei Caldei, per mezzo del profeta Geremia: «Annunciatelo fra le nazioni, proclamatelo, issate una bandiera, proclamatelo, non tenetelo nascosto! Dite: “Babilonia è presa! Bel è coperto di vergogna, Merodac è infranto! Le sue immagini sono coperte di vergogna; i suoi idoli, infranti!” Infatti dal settentrione marcia contro di lei una nazione che ne ridurrà il paese in un deserto e non vi sarà più nessuno che abiti in lei; uomini e bestie fuggiranno, se ne andranno. In quei giorni, in quel tempo», dice il SIGNORE, «i figli d’Israele e i figli di Giuda torneranno insieme; cammineranno piangendo, cercheranno il SIGNORE, il loro Dio. Domanderanno qual è la via di Sion, volgeranno le loro facce in direzione d’essa e diranno: “Venite, unitevi al SIGNORE con un patto eterno, che non si dimentichi più!” Il mio popolo era un gregge di pecore smarrite; i loro pastori le avevano sviate sui monti dell’infedeltà; esse andavano di monte in colle, avevano dimenticato il luogo del loro riposo. Tutti quelli che le trovavano, le divoravano; i loro nemici dicevano: “Noi non siamo colpevoli, poiché essi hanno peccato contro il SIGNORE! Territorio di giustizia e speranza dei loro padri è il SIGNORE”. Fuggite di mezzo a Babilonia, uscite dal paese dei Caldei, siate come dei capri davanti al gregge!
Geremia 50:1-8 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Ecco la parola che il Signore pronunziò riguardo a *Babilonia, riguardo al paese dei *Caldei, per mezzo del *profeta *Geremia: «Annunziatelo fra le nazioni, proclamatelo, issate una bandiera, proclamatelo, non tenetelo nascosto! Dite: “Babilonia è presa! *Bel è coperto di vergogna, Merodac è infranto! Le sue immagini sono coperte di vergogna; i suoi idoli, infranti!” Infatti dal settentrione marcia contro di lei una nazione che ne ridurrà il paese in un deserto e non vi sarà piú nessuno che abiti in lei; uomini e bestie fuggiranno, se ne andranno. In quei giorni, in quel tempo», dice il Signore, «i figli d'*Israele e i figli di *Giuda torneranno insieme; cammineranno piangendo, cercheranno il Signore, il loro Dio. Domanderanno qual è la via di *Sion, volgeranno le loro facce in direzione d'essa, e diranno: “Venite, unitevi al Signore con un patto eterno, che non si dimentichi piú!” Il mio popolo era un gregge di pecore smarrite; i loro pastori le avevano sviate sui monti dell'infedeltà; esse andavano di monte in colle, avevano dimenticato il luogo del loro riposo. Tutti quelli che le trovavano, le divoravano; i loro nemici dicevano: “Noi non siamo colpevoli, poiché essi hanno peccato contro il Signore! Territorio di giustizia e speranza dei loro padri è il Signore”. Fuggite di mezzo a Babilonia, uscite dal paese dei Caldei, siate come dei capri davanti al gregge!
Geremia 50:1-8 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Il Signore affidò al profeta Geremia questo messaggio che riguarda la città di Babilonia e il territorio dei Babilonesi. «Da’ la notizia alle nazioni, fallo sapere con il segnale stabilito, non nascondere nulla e annunzia: Babilonia è stata conquistata! Il suo dio e signore, Marduc, è stato frantumato in modo vergognoso, i suoi idoli ripugnanti sono distrutti e calpestati. Contro Babilonia è venuto dal nord un popolo che ridurrà la sua regione in un deserto dove nessuno potrà più abitare: uomini e animali fuggiranno lontano». «Quando queste cose accadranno — dice il Signore — la gente d'Israele e di Giuda tornerà insieme verso la sua terra. Cammineranno piangendo e cercheranno me, il Signore, loro Dio. Domanderanno la strada per Sion, la mèta del loro viaggio, e diranno: “Venite, stringiamo con il Signore un’alleanza per sempre e non dimentichiamola più”. Il mio popolo era come un gregge sperduto, sviato sui monti dai suoi pastori e poi abbandonato a se stesso. Le pecore andavano da un monte all’altro e avevano dimenticato il proprio ovile. Chiunque le trovava le poteva sbranare. I loro nemici dicevano: “Non siamo colpevoli a trattarli così! Essi hanno peccato contro il Signore che era la vera ricchezza e la speranza dei loro antenati”. Fuggite da Babilonia e dalla regione dei Babilonesi, abbandonate subito questo paese, siate i primi, come i capri davanti al gregge!
Geremia 50:1-8 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
LA parola che il Signore pronunziò contro a Babilonia, contro al paese de' Caldei, per lo profeta Geremia. Annunziate fra le genti, e bandite, ed alzate la bandiera; banditelo, nol celate; dite: Babilonia è stata presa, Bel è confuso, Merodac è rotto in pezzi; le sue immagini sono confuse, i suoi idoli son rotti in pezzi. Perciocchè una nazione è salita contro a lei dal Settentrione, la quale metterà il paese di quella in desolazione, e non vi sarà più alcuno che abiti in lei; uomini, e bestie si son dileguati, se ne sono andati via. In que' giorni, ed in quel tempo, dice il Signore, i figliuoli d'Israele, ed i figliuoli di Giuda verranno, tutti insieme, e andranno piangendo, e ricercheranno il Signore Iddio loro. Domanderanno di Sion; per la via avranno volte là le facce; diranno: Venite, e congiungetevi al Signore per un patto eterno, che giammai non si dimentichi. Il mio popolo è stato a guisa di pecore smarrite; i lor pastori le hanno fatte andare errando, le han traviate su per li monti; sono andate di monte in colle, hanno dimenticata la lor mandra. Tutti coloro che le hanno trovate le han divorate; e i lor nemici hanno detto: Noi non saremo colpevoli di misfatto; conciossiachè abbiano peccato contro al Signore, abitacolo di giustizia, e contro al Signore, speranza de' lor padri. Fuggite del mezzo di Babilonia, ed uscite del paese de' Caldei; e siate come becchi dinanzi alla greggia.