Vangelo secondo Giovanni 2:13-25
Vangelo secondo Giovanni 2:13-25 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
La Pasqua dei Giudei era vicina, e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio quelli che vendevano buoi, pecore, colombi, e i cambiavalute seduti. Fatta una sferza di cordicelle, scacciò tutti fuori dal tempio, pecore e buoi; sparpagliò il denaro dei cambiavalute, rovesciò le tavole, e a quelli che vendevano i colombi disse: «Portate via di qui queste cose; smettete di fare della casa del Padre mio una casa di mercato». E i suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi consuma». I Giudei allora presero a dirgli: «Quale segno miracoloso ci mostri per fare queste cose?» Gesù rispose loro: «Distruggete questo tempio, e in tre giorni lo farò risorgere!» Allora i Giudei dissero: «Quarantasei anni è durata la costruzione di questo tempio e tu lo faresti risorgere in tre giorni?» Ma egli parlava del tempio del suo corpo. Quando dunque fu risorto dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che egli aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola che Gesù aveva detta. Mentre egli era in Gerusalemme, alla festa di Pasqua, molti credettero nel suo nome vedendo i segni miracolosi che egli faceva. Ma Gesù non si fidava di loro, perché conosceva tutti, e perché non aveva bisogno della testimonianza di nessuno sull’uomo, poiché egli stesso conosceva quello che era nell’uomo.
Vangelo secondo Giovanni 2:13-25 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
La Pasqua dei Giudei era vicina e Gesú salí a *Gerusalemme. Trovò nel *tempio quelli che vendevano buoi, pecore, colombi, e i cambiavalute seduti. Fatta una sferza di cordicelle, scacciò tutti fuori dal tempio, pecore e buoi; sparpagliò il denaro dei cambiavalute, rovesciò le tavole, e a quelli che vendevano i colombi disse: «Portate via di qui queste cose; smettete di fare della casa del Padre mio una casa di mercato». E i suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi consuma». I Giudei allora presero a dirgli: «Quale segno miracoloso ci mostri per fare queste cose?» Gesú rispose loro: «Distruggete questo tempio, e in tre giorni lo farò risorgere!» Allora i Giudei dissero: «Quarantasei anni è durata la costruzione di questo tempio e tu lo faresti risorgere in tre giorni?» Ma egli parlava del tempio del suo corpo. Quando dunque fu risorto dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che egli aveva detto questo; e credettero alla Scrittura e alla parola che Gesú aveva detta. Mentre egli era in Gerusalemme, alla festa di Pasqua, molti credettero nel suo nome, vedendo i segni miracolosixx che egli faceva. Ma Gesú non si fidava di loro, perché conosceva tutti e perché non aveva bisogno della testimonianza di nessuno sull'uomo, poiché egli stesso conosceva quello che era nell'uomo.
Vangelo secondo Giovanni 2:13-25 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
La festa ebraica della *Pasqua si avvicinava, e Gesù salì a Gerusalemme. Nel cortile del *Tempio trovò i mercanti che vendevano buoi, pecore e colombe. C’erano anche i cambiamonete seduti dietro ai loro banchi. Allora Gesù fece una frusta di cordicelle, scacciò tutti dal Tempio, con le pecore e i buoi, rovesciò i tavoli dei cambiamonete spargendo a terra i loro soldi. Poi si rivolse ai venditori di colombe e disse: «Portate via di qua questa roba! Non riducete a un mercato la casa di mio Padre!». Allora i suoi discepoli ricordarono la parola della *Bibbia che dice: L’ amore per la tua casa è come un fuoco che mi consuma. Intervennero alcuni capi ebrei e domandarono a Gesù: — Dacci una prova che hai l’autorità di fare queste cose. Gesù rispose: — Distruggete questo Tempio! In tre giorni lo farò risorgere. Quelli replicarono: — Ci sono voluti quarantasei anni per costruire questo Tempio, e tu in tre giorni lo farai risorgere? Ma Gesù parlava del tempio del suo corpo. Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che egli aveva detto questo, e credettero alle parole della Bibbia e a quelle di Gesù. Gesù rimase a Gerusalemme durante le feste della Pasqua. Molti videro i *miracoli che faceva e credettero in lui. Ma Gesù non si fidava di loro perché li conosceva tutti: non aveva bisogno di informazioni, perché sapeva benissimo che cosa c’è nel cuore di ogni uomo.
Vangelo secondo Giovanni 2:13-25 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
OR la pasqua de' Giudei era vicina; e Gesù salì in Gerusalemme. E trovò nel tempio coloro che vendevano buoi, e pecore, e colombi; e i cambiatori che sedevano. Ed egli, fatta una sferza di cordicelle, li cacciò tutti fuor del tempio, insieme co' buoi, e le pecore; e sparse la moneta de' cambiatori, e riversò le tavole. Ed a coloro che vendevano i colombi disse: Togliete di qui queste cose; non fate della casa del Padre mio una casa di mercato. E i suoi discepoli si ricordarono ch'egli è scritto: Lo zelo della tua casa mi ha roso. Perciò i Giudei gli fecer motto, e dissero: Che segno ci mostri, che tu fai coteste cose? Gesù rispose, e disse loro: Disfate questo tempio, e in tre giorni io lo ridirizzerò. Laonde i Giudei dissero: Questo tempio è stato edificato in quarantasei anni, e tu lo ridirizzeresti in tre giorni? Ma egli diceva del tempio del suo corpo. Quando egli adunque fu risuscitato da' morti, i suoi discepoli si ricordarono ch'egli avea lor detto questo; e credettero alla scrittura, ed alle parole che Gesù avea dette. ORA, mentre egli era in Gerusalemme nella pasqua, nella festa, molti credettero nel suo nome, veggendo i suoi miracoli ch'egli faceva. Ma Gesù non fidava loro sè stesso, perciocchè egli conosceva tutti; e perciocchè egli non avea bisogno che alcuno gli testimoniasse dell'uomo, poichè egli stesso conosceva quello ch'era nell'uomo.