Lamentazioni 2:1-22
Lamentazioni 2:1-22 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Come mai il Signore, nella sua ira, ha coperto di una nube oscura la figlia di Sion? Egli ha gettato dal cielo in terra la gloria d’Israele e non si è ricordato dello sgabello dei suoi piedi, nel giorno della sua ira! Il Signore ha distrutto senza pietà tutti i territori di Giacobbe; nella sua ira ha rovesciato, ha atterrato le fortezze della figlia di Giuda, ne ha profanato il regno e i capi. Nella sua ira ardente ha infranto tutta la potenza d’Israele; ha ritirato la propria destra in presenza del nemico. Ha consumato Giacobbe come fuoco fiammeggiante che divora tutto intorno. Ha teso il suo arco come il nemico, ha alzato la destra come un avversario e ha trucidato tutti quelli che erano più cari a vedersi; ha riversato il suo furore come un fuoco sulla tenda della figlia di Sion. Il Signore è divenuto come un nemico: ha divorato Israele, ha divorato tutti i suoi palazzi, ha distrutto le sue fortezze; ha moltiplicato alla figlia di Giuda i lamenti e i gemiti. Ha spogliato la sua capanna come un giardino, ha distrutto il luogo del suo convegno; il SIGNORE ha fatto dimenticare in Sion le feste solenni e i sabati e, nell’indignazione della sua ira, ha rigettato re e sacerdoti. Il Signore ha provato disgusto per il suo altare, ha detestato il suo santuario; ha dato i muri dei palazzi di Sion in mano ai nemici, i quali hanno alzato grida nella casa del SIGNORE come in un giorno di festa. Il SIGNORE ha deciso di distruggere le mura della figlia di Sion. Ha steso la corda, non ha ritirato la mano prima di averli distrutti; ha coperto di lutto bastioni e mura: gli uni e le altre sono distrutti. Le sue porte sono sprofondate in terra; egli ha distrutto, spezzato le sue sbarre. Il suo re e i suoi capi sono fra le nazioni; non c’è più legge, e anche i suoi profeti non ricevono più visioni dal SIGNORE. Gli anziani della figlia di Sion stanno per terra in silenzio; si sono gettati della polvere sul capo, si sono vestiti di sacchi. Le vergini di Gerusalemme curvano il capo al suolo. I miei occhi si consumano in lacrime, le mie viscere si commuovono, il mio fegato si spande in terra per il disastro della figlia del mio popolo, al pensiero dei bambini e dei lattanti che venivano meno per le piazze della città. Essi chiedevano alle loro madri: «Dov’è il pane, dov’è il vino?» Intanto venivano meno come feriti a morte nelle piazze della città ed esalavano l’ultimo respiro sul seno delle loro madri. Che ti dirò? A che ti paragonerò, o figlia di Gerusalemme? Chi troverò simile a te per consolarti, vergine figlia di Gerusalemme? Infatti la tua ferita è larga quanto il mare; chi potrà guarirti? I tuoi profeti hanno avuto per te visioni vane e illusorie; non hanno messo a nudo la tua iniquità per distogliere da te la deportazione. Le profezie che hanno fatto a tuo riguardo non erano che oracoli vani e seduttori. Tutti i passanti battono le mani al vederti; fischiano e scuotono il capo quando vedono la figlia di Gerusalemme: «È questa la città che la gente chiamava una bellezza perfetta, la gioia di tutta la terra?» Tutti i tuoi nemici aprono larga la bocca contro di te, fischiano e digrignano i denti; dicono: «L’abbiamo inghiottita! Sì, questo è il giorno che aspettavamo; ci siamo giunti, lo vediamo!» Il SIGNORE ha fatto quanto si era proposto. Ha adempiuto la parola che aveva pronunciata fin dai giorni antichi: ha distrutto senza pietà, ha fatto di te la gioia del nemico; ha esaltato la potenza dei tuoi avversari. Il loro cuore grida al Signore: «O mura della figlia di Sion, spandete lacrime come un torrente, giorno e notte! Non vi date pace, non abbiano riposo le pupille degli occhi vostri! Alzatevi, gridate di notte, al principio di ogni veglia! Spandete come acqua il vostro cuore davanti alla faccia del Signore! Alzate le mani verso di lui per la vita dei vostri bambini, che vengono meno per la fame agli angoli di tutte le strade! Guarda, SIGNORE, considera! Chi mai hai trattato così? Delle donne hanno divorato il frutto del loro grembo, i bambini che accarezzavano! Sacerdoti e profeti sono stati massacrati nel santuario del Signore! Bambini e vecchi giacciono a terra nelle vie; le mie vergini e i miei giovani sono caduti per la spada. Tu li hai uccisi nel giorno della tua ira, li hai massacrati senza pietà. Tu hai convocato, come a un giorno di festa solenne, i miei terrori da tutte le parti; nel giorno dell’ira del SIGNORE non c’è stato superstite né fuggiasco. Quelli che io avevo accarezzati e allevati, il mio nemico li ha consumati!»
Lamentazioni 2:1-22 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Come mai il Signore, nella sua ira, ha coperto di una nube oscura la figlia di *Sion? Egli ha gettato dal cielo in terra la gloria d'*Israele, e non si è ricordato dello sgabello dei suoi piedi, nel giorno della sua ira! Il Signore ha distrutto senza pietà tutti i territori di *Giacobbe; nella sua ira, ha rovesciato, ha atterrato le fortezze della figlia di *Giuda, ne ha profanato il regno e i capi. Nella sua ira ardente, ha infranto tutta la potenza d'Israele; ha ritirato la propria destra in presenza del nemico; ha consumato Giacobbe come fuoco fiammeggiante che divora tutto intorno. Ha teso il suo arco come il nemico; ha alzato la destra come un avversario; ha trucidato tutti quelli che erano piú cari a vedersi; ha riversato il suo furore come un fuoco sulla tenda della figlia di Sion. Il Signore è divenuto come un nemico; ha divorato Israele; ha divorato tutti i suoi palazzi; ha distrutto le sue fortezze; ha moltiplicato alla figlia di Giuda i lamenti e i gemiti. Ha spogliato la sua capanna come un giardino; ha distrutto il luogo del suo convegno; il Signore ha fatto dimenticare in Sion le *feste solenni e i sabati, e, nell'indignazione della sua ira, ha rigettato re e *sacerdoti. Il Signore ha provato disgusto per il suo altare; ha detestato il suo *santuario; ha dato i muri dei palazzi di Sion in mano dei nemici, i quali hanno alzato grida nella casa del Signore, come in un giorno di festa. Il Signore ha deciso di distruggere le mura della figlia di Sion; ha steso la corda, non ha ritirato la mano, prima d'averli distrutti; ha coperto di lutto bastioni e mura; gli uni e le altre sono distrutti. Le sue porte sono sprofondate in terra; egli ha distrutto, spezzato le sue sbarre; il suo re e i suoi capi sono fra le nazioni; non c'è piú legge, e anche i suoi *profeti non ricevono piú visioni dal Signore. Gli *anziani della figlia di Sion stanno per terra in silenzio; si sono gettati della polvere sul capo, si sono vestiti di sacchi; le vergini di *Gerusalemme curvano il capo al suolo. I miei occhi si consumano in lacrime, le mie viscere si commuovono, il mio fegato si spande in terra per il disastro della figlia del mio popolo, al pensiero dei bambini e dei lattanti che venivano meno per le piazze della città. Essi chiedevano alle loro madri: «Dov'è il pane, dov'è il vino?…» Intanto venivano meno come feriti a morte nelle piazze della città, ed esalavano l'ultimo respiro sul seno delle loro madri. Che ti dirò? A che ti paragonerò, o figlia di Gerusalemme? Chi troverò simile a te per consolarti, vergine figlia di Gerusalemme? Infatti la tua ferita è larga quanto il mare; chi potrà guarirti? I tuoi profeti hanno avuto per te visioni vane e illusorie; non hanno messo a nudo la tua *iniquità, per distogliere da te la deportazione; le profezie che hanno fatto a tuo riguardo non erano che oracoli vani e seduttori. Tutti i passanti battono le mani al vederti; fischiano e scuotono il capo quando vedono la figlia di Gerusalemme: «È questa la città che la gente chiamava una bellezza perfetta, la gioia di tutta la terra?» Tutti i tuoi nemici aprono larga la bocca contro di te; fischiano, digrignano i denti, dicono: «L'abbiamo inghiottita! Sí, questo è il giorno che aspettavamo; ci siamo giunti, lo vediamo!» Il Signore ha fatto quanto si era proposto; ha adempiuto la parola che aveva pronunziata fin dai giorni antichi; ha distrutto senza pietà; ha fatto di te la gioia del nemico; ha esaltato la potenza dei tuoi avversari. Il loro cuore grida al Signore: O mura della figlia di Sion, spandete lacrime come un torrente, giorno e notte! Non vi date pace, non abbiano riposo le pupille degli occhi vostri! Alzatevi, gridate di notte, al principio di ogni *veglia! Spandete come acqua il vostro cuore davanti alla faccia del Signore! Alzate le mani verso di lui per la vita dei vostri bambini, che vengono meno per la fame agli angoli di tutte le strade! «Guarda, Signore, considera! Chi mai hai trattato cosí? Delle donne hanno divorato il frutto del loro grembo, i bambini che accarezzavano! Sacerdoti e profeti sono stati massacrati nel santuario del Signore! Bambini e vecchi giacciono a terra nelle vie; le mie vergini e i miei giovani sono caduti per la spada; tu li hai uccisi nel giorno della tua ira, li hai massacrati senza pietà. Tu hai convocato, come a un giorno di festa solenne, i miei terrori da tutte le parti; nel giorno dell'ira del Signore non c'è stato superstite né fuggiasco; quelli che io avevo accarezzati e allevati, il mio nemico li ha consumati!»
Lamentazioni 2:1-22 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Quante nubi ha addensato su Sion, la figlia, il Signore nella sua collera! Dall’alto del cielo ha gettato a terra la gloria d'Israele. Quando la sua collera si è abbattuta su Gerusalemme egli ha dimenticato che essa era lo sgabello per i suoi piedi. Il Signore ha distrutto senza pietà tutti i territori di Giacobbe, ha demolito con ira le città fortificate di Giuda, la figlia. Ha gettato a terra e ha profanato il regno e i suoi governanti. Con la sua collera ardente ha cancellato tutta la potenza d'Israele. Ha ritratto la sua mano e non ha fermato il nemico. Contro Giacobbe ha acceso un fuoco che ha divorato intorno tutto. Come un nemico ha teso il suo arco tenendo ben ferma la sua mano destra. Si è mostrato nostro avversario e ha ucciso quel che era la nostra gioia. Ha riversato la sua ira come un fuoco sulle dimore di Sion, la figlia. Il Signore è diventato un nemico, ha distrutto senza pietà Israele e tutti i suoi palazzi; ha abbattuto le sue fortezze e ha moltiplicato l’amarezza e il pianto per Giuda, la figlia. Ha ridotto la sua capanna a un giardino devastato, ha demolito il luogo dove incontrava il suo popolo. Il Signore ha fatto dimenticare in Sion le feste e il sabato. Nell’indignazione della sua collera ha ripudiato re e sacerdoti. Il Signore ha avuto disgusto per il suo altare, ha detestato il suo santuario. Ha consegnato nelle mani dei nemici le mura delle sue fortezze. Essi urlavano nel tempio come in un giorno di festa. Il Signore ha deciso di distruggere le mura di Sion, la figlia. Non smetterà di distruggere finché tutto non sarà livellato. Ha coperto di lutto torri e mura, che sono crollate. Le porte della città sono sprofondate nella terra, egli ha mandato in frantumi le loro sbarre. Il re e i governanti sono nelle mani di altri popoli. La legge di Dio non viene più insegnata, perfino i profeti non ricevono più visioni dal Signore. Gli anziani di Sion, la figlia, siedono a terra in silenzio; hanno coperto di cenere le loro teste, e hanno indossato l’abito da lutto. Le ragazze di Gerusalemme abbassano la testa verso terra. I miei occhi si consumano per il troppo pianto, le mie viscere sono sconvolte, il fegato è a pezzi di fronte alla distruzione del mio popolo e perché i lattanti e i bambini muoiono di fame nelle strade delle città. I bambini chiedono alle madri: «Dammi da mangiare! Dammi da bere!». Cadono come feriti nelle piazze delle città e muoiono tra le braccia delle loro madri. Gerusalemme, figlia, non so più che cosa dire, a che cosa posso paragonarti? La tua situazione non ha confronti. Quali altri casi potrò ricordare per consolarti, Gerusalemme, vergine, figlia? La tua rovina è grande, come il mare, e nessuno potrà guarirti. I tuoi profeti hanno avuto per te in visione soltanto messaggi inutili e illusori. Non hanno smascherato le tue colpe e così non hanno cambiato la tua sorte. I loro messaggi per te sono stati solo illusioni e inganni. Gerusalemme, figlia, passano per le strade tutti quelli che applaudono alla tua rovina, fischiano e scuotono la testa alle tue spalle e dicono: «È questa la città che chiamavano bellezza perfetta e gioia di tutta la terra?». Tutti i tuoi nemici aprono la bocca per provocarti, fischiano, mostrano i denti e dicono: «L’abbiamo divorata! Questo è il giorno che aspettavamo, ora è arrivato e vogliamo godercelo!». Il Signore ha fatto come aveva stabilito, ha messo in pratica quel che aveva detto e minacciato da tanto tempo: ha distrutto senza pietà. Ha fatto gioire il nemico per la tua rovina, ha rafforzato la potenza dei tuoi avversari. Il loro cuore grida al Signore: Mura di Sion, la figlia, fate scendere le vostre lacrime come torrenti giorno e notte. Non datevi pace e non abbiano riposo le pupille dei vostri occhi. A ogni ora della notte ripeti i tuoi lamenti, spandi il tuo cuore come acqua davanti al Signore, tendi verso di lui le tue mani, supplicando per i tuoi bambini che muoiono di fame a tutti gli angoli delle strade. Guarda, Signore, guarda chi hai trattato così! Le donne sono costrette a mangiare i bambini che hanno messo al mondo e che allattano! I sacerdoti e i profeti sono assassinati nel tempio del Signore! I cadaveri di vecchi e di giovani sono ammucchiati per terra nelle strade; ragazzi e ragazze sono caduti sotto i colpi delle spade. Hai ucciso nel giorno della tua ira, hai massacrato senza pietà. Hai convocato i miei terribili vicini come a un giorno di festa. Nel giorno in cui hai sfogato la tua ira, Signore, non ci sono stati né fuggiaschi né superstiti. I figli che avevo allevato e cresciuto sono stati sterminati dal nemico.
Lamentazioni 2:1-22 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
COME ha il Signore involta, nella sua ira, la figliuola di Sion, Come di una nuvola! Come ha gettata a basso di cielo in terra la gloria d'Israele; E non si è ricordato, dello scannello de' suoi piedi, Nel giorno del suo cruccio! Il Signore ha distrutte tutte le stanze di Giacobbe, senza risparmiarle; Egli ha diroccate le fortezze della figliuola di Giuda, Nella sua indegnazione, E le ha abbattute in terra; Egli ha profanato il regno, ed i suoi principi. Egli ha troncato, nell'ardor dell'ira, tutto il corno d'Israele; Egli ha ritratta indietro la sua destra d'innanzi al nemico; E si è appreso a Giacobbe, come il fuoco di una fiamma, Ed ha divorato d'ogn'intorno. Egli ha teso il suo arco, come un nemico; La sua destra si è presentata a battaglia, a guisa di avversario, Ed ha uccisi tutti i più cari all'occhio; Egli ha sparsa la sua ira, a guisa di fuoco, Sopra il tabernacolo della figliuola di Sion. Il Signore è stato come un nemico; Egli ha distrutto Israele; Egli ha distrutti tutti i suoi palazzi, ha guaste le sue fortezze, Ed ha moltiplicato, nella figliuola di Giuda, tristizia e duolo. Ed ha tolto via con violenza il suo tabernacolo, come la capanna di un orto; Egli ha guasto il luogo della sua raunanza; Il Signore ha fatto dimenticare in Sion festa solenne, e sabato; Ed ha rigettato, nell'indegnazione della sua ira, re e sacerdote. Il Signore ha gettato via il suo altare, ha distrutto il suo santuario, Ha messe in man de' nemici le mura de' palazzi di Gerusalemme; Essi hanno messe grida nella Casa del Signore, Come si soleva fare a' dì delle solennità. Il Signore ha pensato di guastar le mura della figliula di Sion, Egli ha steso il regolo, e non ha rimossa la sua mano da dissipare; Ed ha distrutti ripari, e mura; Tutte quante languiscono. Le porte di essa sono affondate in terra; Egli ha disfatte, e spezzate le sue sbarre; Il suo re ed i suoi principi sono fra le genti; la Legge non è più, I profeti di essa eziandio non hanno trovata alcuna visione Da parte del Signore. Gli anziani della figliuola di Sion seggono in terra, e tacciono; Si son messa della polvere sopra il capo, Si son cinti di sacchi; Le vergini di Gerusalemme bassano il capo in terra. Gli occhi mi si son consumati di lagrimare, le mie interiora si son conturbate, Il mio fegato si è versato in terra, Per lo fiaccamento della figliuola del mio popolo, Quando i fanciulli, ed i bambini di poppa spasimavano Per le piazze della città. E dicevano alle madri loro: Dove vi è del frumento e del vino? E svenivano, come un ferito per le strade della città, E l'anima loro si versava nel seno delle madri loro. Con che ti scongiurerò? a che ti assomiglierò, figliuola di Gerusalemme? A che ti agguaglierò, per consolarti, Vergine, figliuola di Sion? Conciossiachè il tuo fiaccamento sia grande come il mare: chi ti medicherà? I tuoi profeti ti han vedute visioni di vanità, e di cose scempie; E non hanno scoperta la tua iniquità, Per ritrarti di cattività, E ti hanno veduti carichi di vanità, e traviamenti. Ogni viandante si è battuto a palme per te; Ha zufolato, e ha scosso il capo contro alla figliuola di Gerusalemme, Dicendo: È questa quella città, che diceva esser compiuta in bellezza, La gioia di tutta la terra? Tutti i tuoi nemici hanno aperta la lor bocca contro a te; Hanno zufolato, e digrignati i denti; Hanno detto; Noi l'abbiamo inghiottita; Questo è pur quel giorno che noi aspettavamo, Noi l'abbiam trovato, noi l'abbiam veduto. Il Signore ha fatto ciò ch'egli avea divisato; Egli ha adempiuta la sua parola, ch'egli avea ordinata già anticamente; Egli ha distrutto, senza risparmiare; Ed ha rallegrato di te il nemico, ed ha innalzato il corno de' tuoi avversari. Il cuor loro ha gridato al Signore: O muro della figliuola di Sion, spandi lagrime giorno e notte, A guisa di torrente; non darti posa alcuna; La pupilla dell'occhio tuo non resti. Levati, grida di notte, al principio delle vegghie delle guardie; Spandi il cuor tuo, come acqua, davanti alla faccia del Signore; Alza le tue mani a lui, per l'anima de' tuoi piccoli fanciulli, Che spasimano di fame, ad ogni capo di strada. Vedi, Signore, e riguarda a cui tu hai giammai fatto così; Conviensi che le donne mangino il lor frutto, I bambini ch'esse allevano? Conviensi che nel santuario del Signore sieno uccisi sacerdoti e profeti? Fanciulli e vecchi son giaciuti per terra in su le strade; Le mie vergini, ed i miei giovani son caduti per la spada; Tu hai ucciso nel giorno della tua ira, Tu hai ammazzato, tu non hai risparmiato. Tu hai chiamati, d'ogn'intorno, i miei spaventi, Come ad un giorno di solennità; E nel giorno dell'ira del Signore, niuno si è salvato, nè è scampato; Il mio nemico ha consumati quelli che io aveva allevati, e cresciuti.