Neemia 7:1-3
Neemia 7:1-3 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
«Quando le mura furono ricostruite e io ebbi messo a posto le porte, e i portinai, i cantori e i Leviti furono stabiliti nelle loro funzioni, diedi il comando di Gerusalemme ad Anania mio fratello e ad Anania, governatore della fortezza, perché era un uomo fedele e timorato di Dio più di tanti altri. E dissi loro: “Le porte di Gerusalemme non si aprano prima che il sole scotti; e mentre le guardie saranno ancora al loro posto, si chiudano e si sbarrino le porte; e si pongano a fare la guardia gli abitanti di Gerusalemme, ciascuno al suo turno e ciascuno davanti alla propria casa”.
Neemia 7:1-3 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Quando le mura furono ricostruite e io ebbi messo a posto le porte, e i portinai, i cantori e i *Leviti furono stabiliti nelle loro funzioni, diedi il comando di *Gerusalemme ad Anania mio fratello, e ad Anania governatore della fortezza, perché era un uomo fedele e timorato di Dio piú di tanti altri. E dissi loro: «Le porte di Gerusalemme non si aprano prima che il sole scotti; e mentre le guardie saranno ancora al loro posto, si chiudano e si sbarrino le porte; e si pongano a fare la guardia gli abitanti di Gerusalemme, ciascuno al suo turno e ciascuno davanti alla propria casa».
Neemia 7:1-3 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Quando le mura furono completate e le porte messe al loro posto, ripresero regolare servizio anche i portinai, i cantori e gli altri leviti. Affidai l’amministrazione di Gerusalemme a mio fratello Anàni e ad Ananìa capo della fortezza, uomo di fiducia che rispettava il Signore più di tutti. Diedi loro questi ordini: «Le porte della città devono essere aperte dopo il sorgere del sole, devono essere chiuse e sbarrate al tramonto, prima che i portinai si ritirino. Di notte devono entrare in servizio sentinelle scelte tra gli abitanti di Gerusalemme: una parte ai posti di guardia e gli altri nei dintorni della propria casa».
Neemia 7:1-3 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
Ora, dopo che le mura furono riedificate, e che io ebbi posate le reggi, e che furono costituiti i portinai, i cantori ed i Leviti ne' loro ufficii, io commisi la guardia di Gerusalemme ad Hanani, mio fratello; e ad Hanania, mastro del palazzo (conciossiachè veramente egli fosse uomo leale, e temesse Iddio più che molti altri); e dissi loro: Non apransi le porte di Gerusalemme, finchè il sole non si cominci a riscaldare; e mentre quelli che avranno fatta la guardia saranno ancora quivi presenti, serrinsi le porte, ed abbarratele voi; ed oltre a ciò, dispongansi le guardie degli abitanti di Gerusalemme, ciascuno alla sua vicenda, e ciascuno dirimpetto alla sua casa.