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Proverbi 25:1-28

Proverbi 25:1-28 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

Ecco altri proverbi di Salomone, raccolti dalla gente di Ezechia, re di Giuda. È gloria di Dio nascondere le cose; ma la gloria dei re sta nell’investigarle. L’altezza del cielo, la profondità della terra e il cuore dei re non si possono investigare. Togli dall’argento le scorie e ne uscirà un vaso per l’artefice; togli l’empio dalla presenza del re e il suo trono sarà reso stabile dalla giustizia. Non fare il vanaglorioso in presenza del re e non occupare il posto dei grandi; poiché è meglio ti sia detto: «Sali qui», anziché essere abbassato davanti al principe che i tuoi occhi hanno visto. Non ti affrettare a intentare processi, perché alla fine tu non sappia che fare, quando il tuo prossimo ti avrà svergognato. Difendi la tua causa contro il tuo prossimo, ma non rivelare il segreto di un altro, perché chi ti ode non ti disprezzi e la tua infamia non si cancelli più. Le parole dette a tempo sono come frutti d’oro in vasi d’argento cesellato. Per un orecchio docile, chi riprende con saggezza è un anello d’oro, un ornamento d’oro fino. Il messaggero fedele, per quelli che lo mandano, è come il fresco della neve al tempo della mietitura; esso ristora il suo padrone. Nuvole e vento, ma senza pioggia; ecco l’uomo che si vanta falsamente della sua liberalità. Chi è lento all’ira piega un principe, e la lingua dolce spezza le ossa. Se trovi del miele, prendine quanto ti basta; perché, mangiandone troppo, tu non debba poi vomitarlo. Metti di rado il piede in casa del prossimo, perché egli, stufandosi di te, non abbia a odiarti. L’uomo che dichiara il falso contro il suo prossimo è un martello, una spada, una freccia acuta. La fiducia in un perfido, nel giorno della difficoltà, è un dente rotto, un piede slogato. Cantare delle canzoni a un cuore dolente è come togliersi l’abito in giorno di freddo, o mettere aceto sulla soda. Se il tuo nemico ha fame, dagli del pane da mangiare; se ha sete, dagli dell’acqua da bere; perché, così, radunerai dei carboni accesi sul suo capo, e il SIGNORE ti ricompenserà. Il vento del nord porta la pioggia, e la lingua che sparla di nascosto fa oscurare il viso. Meglio abitare sul canto di un tetto, che in una gran casa con una moglie rissosa. Una buona notizia da un paese lontano è come acqua fresca a una persona stanca e assetata. Il giusto che vacilla davanti all’empio è come una fontana torbida e una sorgente inquinata. Mangiare troppo miele, non è bene, ma scrutare le cose difficili è un onore. L’uomo che non ha autocontrollo è una città smantellata, priva di mura.

Proverbi 25:1-28 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

Ecco altri proverbi di *Salomone, raccolti dalla gente di *Ezechia, re di *Giuda. È gloria di Dio nascondere le cose; ma la gloria dei re sta nell'investigarle. L'altezza del cielo, la profondità della terra e il cuore dei re non si possono investigare. Togli dall'argento le scorie e ne uscirà un vaso per l'artefice; togli l'empio dalla presenza del re e il suo trono sarà reso stabile dalla giustizia. Non fare il vanaglorioso in presenza del re e non occupare il posto dei grandi; poiché è meglio ti sia detto: «Sali qui», anziché essere abbassato davanti al principe che i tuoi occhi hanno visto. Non ti affrettare a intentare processi, perché alla fine tu non sappia che fare, quando il tuo prossimo ti avrà svergognato. Difendi la tua causa contro il tuo prossimo, ma non rivelare il segreto di un altro, perché chi t'ode non ti disprezzi e la tua infamia non si cancelli piú. Le parole dette a tempo sono come frutti d'oro in vasi d'argento cesellato. Per un orecchio docile, chi riprende con saggezza è un anello d'oro, un ornamento d'oro fino. Il messaggero fedele, per quelli che lo mandano, è come il fresco della neve al tempo della mietitura; esso ristora il suo padrone. Nuvole e vento, ma senza pioggia; ecco l'uomo che si vanta falsamente della sua liberalità. Chi è lento all'ira piega un principe, e la lingua dolce spezza le ossa. Se trovi del miele, prendine quanto ti basta; perché, mangiandone troppo, tu non debba poi vomitarlo. Metti di rado il piede in casa del prossimo, perché egli, stufandosi di te, non abbia a odiarti. L'uomo che dichiara il falso contro il suo prossimo, è un martello, una spada, una freccia acuta. La fiducia in un perfido, nel giorno della difficoltà, è un dente rotto, un piede slogato. Cantare delle canzoni a un cuore dolente è come togliersi l'abito in giorno di freddo, o mettere aceto sulla soda. Se il tuo nemico ha fame, dagli del pane da mangiare; se ha sete, dagli dell'acqua da bere; perché, cosí, radunerai dei carboni accesi sul suo capo, e il Signore ti ricompenserà. Il vento del nord porta la pioggia, e la lingua che sparla di nascosto, fa oscurare il viso. Meglio abitare sul canto di un *tetto, che in una gran casa con una moglie rissosa. Una buona notizia da un paese lontano è come acqua fresca a una persona stanca e assetata. Il giusto che vacilla davanti all'empio, è come una fontana torbida e una sorgente inquinata. Mangiare troppo miele, non è bene, ma scrutare le cose difficili è un onore. L'uomo che non ha autocontrollo, è una città smantellata, priva di mura.

Proverbi 25:1-28 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

Ecco altri proverbi di Salomone raccolti dagli scrivani di Ezechia, re di Giuda. È grandezza per Dio agire nel mistero; grande quel re che indaga e scopre. Alto è il cielo, profonda la terra, insondabile il cuore del re. Togli le scorie dall’argento, e l’orafo ne farà un bel vaso. Allontana gli empi dal re e il suo governo sarà più saldo e più giusto. Non darti arie davanti al re, non metterti nei posti d'onore: meglio sentirti dire: «Prendi un posto migliore!». piuttosto che essere umiliato davanti a uno più importante. Non aver troppa fretta di riferire al giudice quel che hai visto. Altrimenti cosa farai, alla fine, se un altro testimone proverà che ti sei sbagliato? Discuti la tua causa col tuo avversario, senza rivelare le confidenze degli altri. Altrimenti perdi la fiducia di quelli che ascoltano e il tuo discredito sarebbe irreparabile. Una parola detta a tempo giusto è come un disegno d'oro su un vassoio d'argento; il rimprovero di un saggio per chi ascolta docilmente è come anello d'oro o collana preziosa. Come il fresco della neve al tempo della mietitura è un messaggero fedele per chi lo manda: conforta l’animo del suo padrone. Nuvole e vento senza una goccia di pioggia: tale è chi promette regali e non li fa. Con la pazienza si persuade anche un governante, lingua tenera spezza anche le ossa. Se trovi miele mangiane il necessario; se ne mangi troppo, dovrai vomitarlo. Non andar troppo spesso in casa di un amico, perché non si stanchi e gli diventi antipatico. Un’accusa falsa contro il prossimo è come una mazza, una spada o una freccia appuntita. Fidarsi di un traditore nel momento del pericolo è come masticare con un dente cariato e camminare con un piede slogato. Cantare allegre canzoni a uno che soffre è come togliergli il mantello in un giorno di freddo o mettergli aceto su una piaga viva. Se il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare; se ha sete, dagli da bere. Così lo farai arrossire di vergogna e il Signore ti ricompenserà. Il vento del nord porta la pioggia, la lingua pettegola porta la collera. Meglio abitare in un angolo del tetto che vivere in casa con una moglie litigiosa. Acqua fresca per una gola assetata è una buona notizia da un paese lontano. Il giusto che vacilla davanti al malvagio è come una sorgente inquinata, fontana che si intorbida. Troppo miele e troppe lodi sono indigesti. Città indifesa e senza mura è l’uomo che non sa dominarsi.

Proverbi 25:1-28 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

QUESTE ancora son sentenze di Salomone, le quali gli uomini di Ezechia, re di Giuda, raccolsero. La gloria di Dio è di celar la cosa; Ma la gloria dei re è d'investigare la cosa. L'altezza del cielo, e la profondità della terra, E il cuor dei re, non si possono investigare. Togli le schiume dell'argento, E ne riuscirà un vaso all'orafo. Rimuovi l'empio d'innanzi al re, E il trono di esso sarà stabilito con giustizia. Non fare il vanaglorioso in presenza del re, E non istar nel luogo de' grandi; Perciocchè val maglio che ti si dica: Sali qua; Che se tu fossi abbassato davanti al principe, Che gli occhi tuoi hanno veduto. Non uscir subitamente alla contesa; Che talora alla fin d'essa tu non faccia qualche cosa, Quando il tuo prossimo ti avrà fatta vergogna. Dibatti la tua lite col tuo prossimo; Ma non palesare il segreto di un altro; Che talora chi ti ode non ti vituperi, E che la tua infamia non possa essere riparata. La parola detta in modi convenevoli È simile a pomi d'oro tra figure d'argento. Il savio riprenditore ad un orecchio ubbidiente È un monile d'oro, ed un ornamento d'oro finissimo. Il messo fedele è, a quelli che lo mandano, Come il fresco della neve in giorno di ricolta; E ristora l'anima de' suoi padroni. L'uomo che si gloria falsamente di liberalità È simile alle nuvole, ed al vento senza pioggia. Il principe si piega con sofferenza, E la lingua dolce rompe le ossa. Se tu trovi del miele, mangiane quanto ti basta; Che talora, se tu te ne satolli, tu nol vomiti fuori. Metti di rado il piè in casa del tuo prossimo; Che talora egli non si sazii di te, e ti odii. Un uomo che dice falsa testimonianza contro al suo prossimo È come un martello, una spada, ed una saetta acuta. La confidanza che si pone nel disleale è, in giorno di afflizione, Un dente rotto, ed un piè dislogato. Chi canta canzoni presso di un cuor dolente È come chi si toglie la vesta d'addosso in giorno di freddo, E come l'aceto sopra il nitro. Se colui che ti odia ha fame, dagli da mangiar del pane; E se ha sete, dagli da bere dell'acqua; Perciocchè così tu gli metterai delle brace in su la testa; E il Signore te ne farà la retribuzione. Il vento settentrionale dissipa la pioggia; E il viso sdegnoso la lingua che sparla di nascosto. Meglio vale abitare sopra il canto di un tetto, Che con una moglie rissosa in casa comune. Una buona novella di lontan paese È come acqua fresca alla persona stanca ed assetata. Il giusto che vacilla davanti all'empio, È una fonte calpestata, ed una vena d'acque guasta. Il mangiar troppo miele non è bene, E l'investigar colui che è la gloria degli uomini è cosa gloriosa. L'uomo, il cui animo non ha ritegno alcuno, È una città sfasciata, senza mura.