Logo YouVersion
Icona Cerca

Salmi 81:1-16

Salmi 81:1-16 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

Al direttore del coro. Sulla ghittea. Salmo di Asaf. Cantate con gioia a Dio, nostra forza; mandate grida di esultanza al Dio di Giacobbe. Intonate un salmo e fate risuonare il tamburello, l’arpa melodiosa, insieme alla cetra. Suonate la tromba alla nuova luna, alla luna piena, al giorno della nostra festa. Poiché questo è uno statuto per Israele, una legge del Dio di Giacobbe. Egli lo stabilì come una testimonianza di Giuseppe, quando uscì contro il paese d’Egitto. Io udii allora un linguaggio che non conoscevo: «O Israele, io ho sottratto le tue spalle ai pesi; le tue mani hanno lasciato le ceste. Nell’angoscia gridasti a me e io ti liberai; ti risposi nascosto in mezzo ai tuoni, ti misi alla prova presso le acque di Meriba. [Pausa] Ascolta, popolo mio, e io ti ammonirò; o Israele, se tu mi ascoltassi! Non ci sia in mezzo a te nessun dio straniero e non adorare un dio estraneo. Io sono il SIGNORE, il Dio tuo, che ti fece risalire dal paese d’Egitto; apri la tua bocca, e io la riempirò. Ma il mio popolo non ha ascoltato la mia voce, Israele non mi ha ubbidito. Perciò li abbandonai alla durezza del loro cuore, perché camminassero secondo i loro piani. Oh, se il mio popolo volesse ascoltarmi, se Israele volesse camminare nelle mie vie! Subito umilierei i loro nemici e rivolgerei la mia mano contro i loro avversari. Quelli che odiano il SIGNORE striscerebbero davanti a lui e la loro sorte sarebbe decisa per sempre. Io nutrirei Israele con fior di frumento e lo sazierei di miele che stilla dalla roccia».

Salmi 81:1-16 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

Al direttore del coro. Sulla ghittea. Salmo di *Asaf.Cantate con gioia a Dio, nostra forza; mandate grida di esultanza al Dio di *Giacobbe. Intonate un salmo e fate risonare il tamburello, l'arpa melodiosa, insieme alla cetra. Sonate la tromba alla nuova luna, alla luna piena, al giorno della nostra *festa. Poiché questo è uno statuto per *Israele, una legge del Dio di Giacobbe. Egli lo stabilí come una testimonianza di *Giuseppe, quando uscí contro il paese d'Egitto. Io udii allora un linguaggio che non conoscevo: «O Israele, io ho sottratto le tue spalle ai pesi; le tue mani han lasciato le ceste. Nell'angoscia gridasti a me e io ti liberai; ti risposi nascosto in mezzo ai tuoni, ti misi alla prova presso le acque di Meriba. [Pausa] Ascolta, popolo mio, e io ti ammonirò; o Israele, se tu mi ascoltassi! Non ci sia in mezzo a te nessun dio straniero, e non adorare un dio estraneo. Io sono il Signore, il Dio tuo, che ti fece risalire dal paese d'Egitto; apri la tua bocca, e io la riempirò. Ma il mio popolo non ha ascoltato la mia voce, Israele non mi ha ubbidito. Perciò li abbandonai alla durezza del loro cuore, perché camminassero secondo i loro piani. Oh, se il mio popolo volesse ascoltarmi, se Israele volesse camminar nelle mie vie! Subito umilierei i loro nemici e rivolgerei la mia mano contro i loro avversari. Quelli che odiano il Signore striscerebbero davanti a lui, e la loro sorte sarebbe decisa per sempre. Io nutrirei Israele con fior di frumento e lo sazierei di miele che stilla dalla roccia».

Salmi 81:1-16 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

CANTATE lietamente a Dio nostra forza; Date grida di allegrezza all'Iddio di Giacobbe. Prendete a salmeggiare, ed aggiugnetevi il tamburo, La cetera dilettevole, col saltero. Sonate colla tromba alle calendi, Nella nuova luna, al giorno della nostra festa. Perciocchè questo è uno statuto dato ad Israele, Una legge dell'Iddio di Giacobbe. Egli lo costituì per una testimonianza in Giuseppe, Dopo ch'egli fu uscito fuori contro al paese di Egitto; Allora che io udii un linguaggio che io non intendeva. Io ho ritratte, dice Iddio, le sue spalle da' pesi; Le sue mani si son dipartite dalle corbe. O popol mio, tu gridasti essendo in distretta, ed io te ne trassi fuori; Io ti risposi, stando nel nascondimento del tuono; Io ti provai alle acque di Meriba. (Sela.) Io ti dissi: Ascolta, popol mio, ed io ti farò le mie protestazioni; O Israele, attendessi tu pure a me! Non siavi fra te alcun dio strano, E non adorare alcun dio forestiere. Io sono il Signore Iddio tuo, che ti ho tratto fuor del paese di Egitto; Allarga pur la tua bocca, ed io l'empierò. Ma il mio popolo non ha atteso alla mia voce; Ed Israele non mi ha acconsentito. Onde io li ho abbandonati alla durezza del cuor loro; Acciocchè camminino secondo i lor consigli. Oh! avesse pure ubbidito il mio popolo, E fosse Israele camminato nelle mie vie! Io avrei in uno stante abbattuti i lor nemici, Ed avrei rivolta la mia mano contro a' loro avversari. Quelli che odiano il Signore si sarebbero infinti inverso loro; E il tempo loro sarebbe durato in perpetuo. E Iddio li avrebbe cibati di grascia di frumento; E dalla roccia, dice egli, io ti avrei satollato di miele.