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Salmi 90:1-17

Salmi 90:1-17 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

Preghiera di Mosè, uomo di Dio. Signore, tu sei stato per noi un rifugio d’età in età. Prima che i monti fossero nati e che tu avessi formato la terra e l’universo, anzi, da eternità in eternità, tu sei Dio. Tu fai ritornare i mortali in polvere, dicendo: «Ritornate, figli degli uomini». Perché mille anni sono ai tuoi occhi come il giorno di ieri che è passato, come un turno di guardia di notte. Tu li porti via come in una piena; sono come un sogno. Sono come l’erba che verdeggia la mattina; la mattina essa fiorisce e verdeggia, la sera è falciata e inaridisce. Poiché siamo consumati per la tua ira e siamo atterriti per il tuo sdegno. Tu metti le nostre colpe davanti a te e i nostri peccati nascosti alla luce del tuo volto. Tutti i nostri giorni svaniscono per la tua ira; finiamo i nostri anni come un soffio. I giorni dei nostri anni arrivano a settant’anni, o, per i più forti, a ottant’anni; e quel che ne fa l’orgoglio, non è che travaglio e vanità; perché passa presto, e noi ce ne voliamo via. Chi conosce la forza della tua ira e il tuo sdegno con il timore che ti è dovuto? Insegnaci dunque a contare bene i nostri giorni, per acquistare un cuore saggio. Ritorna, SIGNORE; fino a quando? Muoviti a pietà dei tuoi servi. Saziaci al mattino della tua grazia e noi esulteremo, gioiremo tutti i nostri giorni. Rallegraci in proporzione dei giorni che ci hai afflitti e degli anni che abbiamo sofferto tribolazione. Si manifesti la tua opera ai tuoi servi e la tua gloria ai loro figli. La grazia del Signore nostro Dio sia sopra di noi, e rendi stabile l’opera delle nostre mani; sì, l’opera delle nostre mani rendila stabile.

Salmi 90:1-17 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

Preghiera di *Mosè, uomo di Dio.Signore, tu sei stato per noi un rifugio d'età in età. Prima che i monti fossero nati e che tu avessi formato la terra e l'universo, anzi, da eternità in eternità, tu sei Dio. Tu fai ritornare i mortali in polvere, dicendo: «Ritornate, figli degli uomini». Perché mille anni sono ai tuoi occhi come il giorno di ieri ch'è passato, come un turno di guardia di notte. Tu li porti via come in una piena; sono come un sogno. Son come l'erba che verdeggia la mattina; la mattina essa fiorisce e verdeggia, la sera è falciata e inaridisce. Poiché siamo consumati per la tua ira e siamo atterriti per il tuo sdegno. Tu metti le nostre colpe davanti a te e i nostri peccati nascosti alla luce del tuo volto. Tutti i nostri giorni svaniscono per la tua ira; finiamo i nostri anni come un soffio. I giorni dei nostri anni arrivano a settant'anni; o, per i piú forti, a ottant'anni; e quel che ne fa l'orgoglio, non è che travaglio e vanità; perché passa presto, e noi ce ne voliam via. Chi conosce la forza della tua ira e il tuo sdegno con il timore che t'è dovuto? Insegnaci dunque a contar bene i nostri giorni, per acquistare un cuore saggio. Ritorna, Signore; fino a quando? Muoviti a pietà dei tuoi servi. Saziaci al mattino della tua grazia, e noi esulteremo, gioiremo tutti i nostri giorni. Rallegraci in proporzione dei giorni che ci hai afflitti e degli anni che abbiamo sofferto tribolazione. Si manifesti la tua opera ai tuoi servi e la tua gloria ai loro figli. La grazia del Signore nostro Dio sia sopra di noi, e rendi stabile l'opera delle nostre mani; sí, l'opera delle nostre mani rendila stabile.

Salmi 90:1-17 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

Signore, a memoria d'uomo tu sei stato il nostro rifugio. Esistevi prima che sorgessero i monti, prima che nascesse la terra: o Dio, tu rimani per sempre! Tu fai tornare l’uomo alla polvere, e gli dici: «Ritorna com’eri!». Per te mille anni sono come un giorno, come il giorno di ieri che è passato, come un turno di guardia, la notte. Tu metti fine alla nostra vita: passa come sogno al mattino, come erba che all’alba germoglia e fiorisce, alla sera già appassisce e dissecca. Siamo consumati dalla tua ira, la tua collera ci incute terrore. Tu conosci tutte le nostre colpe, scopri i nostri peccati segreti. Al tuo furore i nostri giorni scompaiono, i nostri anni svaniscono come un soffio. La nostra vita dura settant’anni, ottanta, se tutto va bene; ma il nostro agitarci è fatica e dolore, la vita passa presto e noi voliamo via! Chi conosce la forza della tua ira e con giusto timore comprende il tuo sdegno? Facci capire che abbiamo i giorni contati, allora troveremo la vera saggezza. Signore, fino a quando sarai adirato? Torna ad avere pietà di noi, tuoi servi! Ogni mattina saziaci del tuo amore e i nostri giorni passeranno nel canto e nella gioia. Ridonaci tempi felici pari ai giorni in cui ci hai afflitti e agli anni tristi che abbiamo vissuto. I nostri occhi vedano le tue opere e i nostri figli conoscano la tua grandezza. Sia con noi la bontà del Signore, nostro Dio: egli dia forza all’opera delle nostre mani, faccia riuscire ogni nostra fatica!

Salmi 90:1-17 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

O SIGNORE, tu ci sei stato un abitacolo In ogni età. Avanti che i monti fosser nati, E che tu avessi formata la terra ed il mondo; Anzi ab eterno in eterno tu sei Dio. Tu fai ritornar l'uomo in polvere, E dici: Ritornate, o figliuoli degli uomini. Perciocchè mille anni sono appo te Come il giorno d'ieri, quando è passato; O come una vegghia nella notte. Tu porti via gli uomini, come per una piena d'acque; Essi non sono altro che un sogno; Son come l'erba che si rinnovella la mattina. La mattina ella fiorisce e si rinnovella; E la sera è segata e si secca. Perciocchè noi veniam meno per la tua ira; E siam conturbati per lo tuo cruccio. Tu metti davanti a te le nostre iniquità, E i nostri peccati occulti alla luce della tua faccia. Conciossiachè tutti i nostri giorni dichinino per la tua ira; Noi abbiam forniti gli anni nostri così presto come una parola. I giorni de' nostri anni, in alcuni non sono che settant'anni; E in altri, se ve ne sono di maggiori forze, che ottant'anni; Ed anche il fiore di quelli non è altro che travaglio e vanità; Perciocchè di subito è riciso, e noi ce ne voliam via. Chi conosce la forza della tua ira, E la tua indegnazione, secondo che devi esser temuto? Insegnaci adunque a contare i nostri dì; Acciocchè acquistiamo un cuor savio. Rivolgiti, Signore; infino a quando? E sii rappacificato inverso i tuoi servitori. Saziaci ogni mattina della tua benignità; Acciocchè giubiliamo, e ci rallegriamo tutti i dì nostri. Rallegraci, al par de' giorni che tu ci hai affliti; Degli anni che abbiamo sentito il male. Apparisca l'opera tua verso i tuoi servitori, E la tua gloria verso i lor figliuoli. E sia il piacevole sguardo del Signore Iddio nostro sopra noi; E addirizza, o Signore, sopra noi l'opera delle nostre mani.